Cervo, paese da salvare
Cervo, paese da salvare — LETTERE AL DIRETTORE ^ Cervo, paese da salvare E' uno dei centri più antichi, belli e riposanti della Riviera ligure Occorre difenderlo dalle costruzioni abusive e dalla falsa "modernità" Signor Direttore, Sorge insistente un dubbio: i nostri cari belli antichi borghi,''perduta e dimenticata ormai la loro vetusta storia, resteranno abbandonati e negletti, nascosti come inutili cose dietro i nuovi casamenti che si accatastano baldanzosamente in primo piano? Il dubbio, l'allarme d'oggi è dedicato a quel paese di sogno ch'è Cervo Ligure, il medievale borgo non molto discosto dalla città d'Imperia; incantevole raggruppamento di architetture magicamente disposte con sapiente ordinato disordine, non sappiamo se casuale oppur no, sul dorso della collinetta non lontana dal mare. La via Aurelia si anoda rispettosa qui, fra il mare ed il piede della collinetta, formando la piazzetta da cui si gode, guardando verso l'altura, il quadro stupendo Ma il quadro, ch'è già stato recentemente violentato e tagliato (una sopraelevazione è avvenuta superando il limite imposto dall'autorità), minaccia d'esserlo ancora di più. Ecco là a destra, infatti, un casamento bianco che, ne sono certo, non c'era e che ora interrompe volgarmente la già possente discesa verticale dello spigolo di contorno del bastione. Ecco qualche pavimentazione un po' ti-qppo cittadina, nel borgo alto, e qualche pericoloso apparecchio « novità » per l'illuminazione stradale, e ancora qualche falda di tetto, dove la vecchia caratteristica ardesia ha ceduto il posto alle petulanti tegole rosse. Ancora nulla di assolutamente irreparabile nel complesso, ma non è forse più utile l'allarme gridato in tempo che il pianto sul tutto definitivamente perduto? Qui le cose perdute sono ancora limitate di numero, ma occorre aprire gli occhi su queste malintese idee riguardanti « la civiltà che deve avanzare anche nei borghi abbandonati », il cui < avanzare » va analizzato con molta cautela. Avanzi pure, e di corsa, se si tratta di acquedotto, rete di fognatura, e impianti per rifornire case e strade di luce elettrica. Avanzi il servizio d'igiene per la cura delle persone, la lotta contro mosche e zanzare e quant'altro deve essere fatto oggi per la vita civile. Però fermiamoci jn tempo, quando il concetto di civiltà vien distorto per commettere guasti al carattere architettonico e paesistico dei luoghi cosi preziosamente storici e rispettati financo (ed è proprio il caso di Cervo Ligure) dai diavoli che dirigono i terremoti, allorquando paesi assai vicini a questo ebbero la malasorte d'essere completamente distrutti. Località ieri veramente scartata e con poche possibilità di rinascita, il paese è oggi notevolmente frequentato da turisti, molti dei quali han preso o vorrebbero prendervi stabile dimora, grazie alla sua pace, alla sua serenità. Faccio voti che la famosa « civiltà che avanza » non abbia a sopprimere e soffocare questa bèlla pace con strida di altoparlanti, trionfo del veloce turismo dopolavoristico meno redditizio, ottimo sistema per garantire la precipitosa fuga del sicuro turismo tendente alla dimora stabile. Arch. Aldo Morbelli Cervo Ligure, aprile.
Persone citate: Aldo Morbelli
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