Saragat: «L'attuale governo non ha alcuna alternativa» di Michele Tito

Saragat: «L'attuale governo non ha alcuna alternativa» Relazione al Gomitato centrale del pedi Saragat: «L'attuale governo non ha alcuna alternativa» "Qualsiasi spostamento rischierebbe di precipitare il Paese nel caos" - Un elogio a Fanfani e Moro "I risultali del congresso del psi sono stati ona delusione" - Possibili in Sicilia nuove elezioni (Dal nostro corrispondente) Roma, 15 aprile. Nella sua relazione al Comitato centrale socialdemocratico, l'on. Saragat ha insistito sulla necessità di mantenere in vita l'attuale governo Ano alle elezioni presidenziali (aprile 1962) e, possibilmente, fino alle elezioni politiche. Non esistono alternative, mancano altre vie d'uscita: bisogna perciò «stare molto attenti a toccare l'ingranaggio governativo >. L'attuale governo non è. per Saragat di centro-sinistra, ma rappresenta una soluzione di emergenza: un elemento favorevole è che alla presidenza del Consiglio sia un uomo « che sotto molti aspetti è vicino ai socialdemocratici >, come è positivo il fatto che la segreteria democristiana sia in mano all'on. Moro, uomo onesto, responsabile, profondamente cattolico, sociale e democratico. Il leader socialdemocratico ha confermato cosi che la stabilità della situazione politica poggia sul mantenimento della < linea continua > MoioFanfani. E' la linea che garantisce, al di là delle contingenze, il mantenimento delle prospettive di centro-sinistra Il che dovrebbe significare che per i socialdemocratici l'azione sotterranea che alcune correnti democristiane stanno in questi giorni intensificando per indebolire la posizione dell'on. Moro interessa tutto lo schieramento della maggioranza governativa. L'avvertimento dovrebbe essere chiaro. < Qualsiasi spostamento nella segreterìa de¬ mocristiana e nell'equilibrio governativo — ha detto Saragat — rischierebbe di far cadere il paese nel caos». Gli obiettivi del Psdi rimangono quelli del perseguimento di una politica dì centro-sinistra: per questa politica alcuni considerano che lo strumento più adatto sia 11 rafforzamento del Psdi, altri guardano al Psi. I risultati del congresso di Milano sono stati una «delusione», perché, nonostante gli sforzi di Nenni, « è molto difficile considerarci disponibile il partito socialista. Bisogna perciò battersi per il rafforzamento del Psdi, fare in modo che alle prossime elezioni esso porti alla Camera quaranta deputati e possa dar vita con la de ad una maggioranza sicura. Sulla base di questa relazione si svolge il dibattito. Saragat dispone d'una larghissima maggioranza, il suo punto di vista, cosi, prevarrà senza difficoltà. Non è tuttavia escluso che su quel che è stato chiamato il « modo di trattare » i socialisti la risoluzione finale risulti meno rigida della relazione di Saragat. E' su questo punto specìfico che il gruppo maggioritario che fa capo a Saragat tradisce alcune zone di perplessità: alcuni non ritengono che quella dell'intransigenza assoluta suggerita da Saragat sis la tattica migliore da seguire. Alcuni interventi di amici di Saragat, come quello dell'on Bucalossl, hanno criticato questa impostazione. Merita che venga rilevato un accenno di carattere personale nella relazione di, Saragat: il segretario del psdi ha confermato il proprio impegno di dedicare tutto se stesso alla causa della difesa del partito, « senza compromessi di sorta per finì estranei all'interesse del partito». E' sembrato ad alcuni che Saragat abbia inteso cosi smentire la voce su una sua candidatura alla Presidenza della Repubblica, candidatura che avrebbe scarse possibilità ' dì successo senza l'appoggio socialista Altro tema: la Sicilia. E' facile immaginare le reazioni che si sono avute oggi dopo la rinuncia dell'on. Alessi a formare il governo regionale: il pessimismo è praticamente comune a tutti i settori politici. Nessuno vede come si possa sbrogliare la ; matassa.. ritorna di attualità la voce su nuove elezioni nell'Isola ma non si nasconde un vero e proprio sgomento di fronte alla complessità e alla pericolosità dell'operazione di scioglimento dell'attuale Assemblea regionale. La de di Palermo si è pronunciata stasera per una Giunta monocolore; l'on. Nenni propone di nuovo, sul\'Avanti di domani, una maggioranza che vada dai democristiani ai socialisti e aggiunge che sul valore di questa maggioranza, che, rifiutata, « rischierebbe di costare assai caro all'Italia », il psi « sollecita il giudizio delle popolazioni siciliane » Michele Tito

Luoghi citati: Italia, Milano, Palermo, Roma, Sicilia