La battaglici dei grandi magazzini si è iniziata in Francia con esito incerto

La battaglici dei grandi magazzini si è iniziata in Francia con esito incerto Un'offensiva senza precedenti contro le piccole botteghe La battaglici dei grandi magazzini si è iniziata in Francia con esito incerto Due o tremila "Super-markets", sostenuti da un capitale di almeno 500 miliardi di franchi, dovrebbero sorgere in tutto il paese Il governo Ir incoraggia per risanare il commercio antiquato - Ma essi debbono battere prima la concorrenza dei "Centres Ledere": questo "franco tiratore" della distribuzione, con le sue modeste baracche di vendita, può praticare prezzi molto bassi (Dal nostro corrispondente) Parigi, 13 aprile. Nel corso delle due ultime settimane, alla Borsa di Partili si 6 assistito all'impennata di un titolo, che generalmente è estraneo alle' speculazioni e non subisce quasi miti variazioni sensibili. Si tratta delle azioni di Mono* prix,.'urto'ilei grandi magazi Zini francesi dove si venda di tutto, tipo « Galeries Lafayétte » e c Bon Marche ». Eppure, nessuna congiuntura commerciala sembra indicare che gli affari di Monoprix abbiano assunto ad un tratto uno sviluppo tale da giustificare l'improvvisa richiesta dei risparmiatori, che ha fatto aumentare la quotazione del titolo. Lo sbalzo è in/atti dovuto ad una voce, che non si sa ancora come sia stata diffusa e, per quanto possa considerarsi sicura, non ha ancora avuto IIIIIIIIIIItlllllllllllllllllllllllMllllllllilllllllllll conferma ufficiale negli ambienti finanziari. La voce riguarda il progetto di creare in Francia da due a tremila Super-markets di tipo americano, nei quali gli avventori si servono da sé dei prodotti, che sono esposti già impacchettati, e li pagano quando passano davanti alla, cassa uscendo dal negozio. Enormi capitali, valutati 500 miliardi di vecchi franchi, sono richiesti per l'attuazione di questo progetto, fortemente incoraggiato e sostenuto dal governo francese; al finanziamento parteciperanno alcune delle maggiori imprese commerciali di Francia, oltre alla Banca di Indocina, alla Compagnia del Canale di Suez e ad altri istituti di credito. Ma ciò che ha emozionato gli operatori di Borsa è che al centro dell'iniziativa si trova' Monoprix, destinata a diventare così il nucleo della più grossa azienda di commercio francese. L'appoggio del governo alla creazione dei Super-markets è dovuto alla persuasione che essi regolarizzeranno la distribuzione dei prodotti, resa assurda dai troppi intermediari che si frappongono ora fra la produzione e il consumo. Con i loro prezzi determinati razionalmente, i Super-markets elimineranno fatalmentele migliaia di piccoli commercianti che, con i loro sistemi antiquati, non saranno in grado di sostenere la concorrenza del grande complesso di distribuzione a catena, quando questo si sarà installato anche in ogni centro minore. La realizzazione di questa iniziativa avrà anche sensibile ripercussioni sociali e politiche, perché segnerà la scomparsa di un ceto che ha avuto finora una parte considerevole nella vita francese: il ceto, tanto per intendersi, dei poujadlstes. Quello di Pierre Poujade è stato un fenomeno transitorio, le cui fortune hanno avuto una stagione molto breve; ma, sotto un nome o sotto un altro, il poujadismo è sempre esistito in Francia. ■ Conservatore e patriottardo, costituisce una forza politica reale non soltanto fra l'elettorato delle province, ma anche nei grandi centri urbani, dove, tuttavia, è in minoranza di'fronte alle masse operaie. Protetto da una certa indipendenza economica, che è la conseguenza di un sistema distributivo antiquato e parassitario, ha esercitato un peso determinante sulle sorti della Quarta Repubblica, della quale ha paralizzato ogni iniziativa, condannandola all'immobilismo e, finalmente, provocandone la caduta. Con l'andata del generale De Gaulle al potere, questo ceto retrogrado ha perduto ogni consistenza come forza politica e sarà di certo un progresso per il paese se ora i Super-markets lo cancelleranno definitivamente dalla geografia sociale della Francia. Se non che, per poter dare il via al loro piano, gli ideatori dei Super-markets francesi hanno bisogno di sbarazzarsi di un pericoloso concorrente che, se non venisse jjiminato, minaccerebbe Hi far fallire la loro gigantesca impresa: l'uomo così temuto'è Edouard Ledere, l'uomo che, con mezzi irrisori, improvviso qualche anno fa un sistema rudimentale di vendita diretta dal produttore al consumatore, sistema che ebbe subito uno straordinario successo, tanto che ora 175 « Centres Ledere » prosperano in ogni parte della Francia. Per combattere Ledere, che iniziò il suo esperimento in-una baracca di-tavole a Landerneau, nel sionistere, il gruppo che fa capo a Monoprix ha impiantato al principio del mese, proprio a Landerneau, che è una località di appena 13.000 abitanti, un lussuoso Supermarket, in un modernissimo palazzo di cristallo e di metallo cromato, in cui una pioggia di luci e di musichette allegre inonda i prodotti avvolti nel cellophane. La battaglia dei prezzi è incominciata subito. Il Super-market di Landerneau è organizzato, rifornito, diretto e gestito dal Monoprix di Brest, che gli ha dato in prestito le sue venditrici e il suo vice-direttore. L'offensiva contro il centro Ledere .vi viene condotta senza tener conto delle forti perdite, perché a Landerneau Edouard Ledere ha l'azienda-pilota, dalla quale regola il sistema dei suoi magazzini: colpirlo in quella località potrebbe mettere in crisi tutta la sua organizzazione. La strategia del Monoprix, che ha ben altra potenza del suo avversario, sembrerebbe dunque destinata a una vittoria sicura e molto rapida. Se non che, e fin dal pri¬ IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUIIIIll minciano anzi a mettere in dubbio che essi possano praticare -un ribasso reale persino sui vrezzi praticati dai piccoli bottegai. L'installazione di un grande magazzino costa intorno ai S00 milioni di franchi da ammortizzare in sei o sette anni. Fra interessi e quota di ammortamento, bisogna dunque mettere in bilancio circa 45 milioni. Ci sono poi le spese di propaganda, personale, ecc. per un'altra trentina di milioni. Con una vendita prevista in 600 milioni all'anno, il Super-market ha dunque bisogno di guadagnare almeno il 15% sul prezzo dei prodotti per chiudere il proprio bilancio in pareggio. Edouard Ledere, invece, non fa pubblicità, non paga il personale, che si contenta di una percentuale minima sul totale delle vendite, e non ha spese di ammortamento perché per i suoi « Centres » basta qualche scaffale in misere baracche di legno. Per la sua organizzazione, anche un sovrapprezzo irrisorio dell'uno per cento costituisce un utile effettivo. Così, la battaglia che sembrava decisa prima ancora di essere . incominciata, si presenta quanto mai incerta: potrebbe darsi che gli operatori della Borsa di Parigi abbiano fatto un calcolo sbagliato. Sandro Volta llllilllllUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIII mo mese di battaglia, le cose incominciano già ad apparire sotto un aspetto alquanto diverso. I 40 < Centres Ledere»,che funzionano nei piccoli centri del Finistère, hanno immediatamente contrattaccato con un ribasso generale dei prezzi, che sottrae la clientela'locale al Super-market di Landerneau. Con spese generali irrisorie, Ledere può rendere senza rimetterci a prezzo di costo, mentre per seguirlo su questa strada, il Super-market, che ha spese generali enormi, va incontro a fortissime perdite. Il gruppo finanziario cui fa capo il progetto dei Super-markets può naturalmente affrontare tali perdite, purché però abbia la prospettiva di sbarazzarsi un giorno o l'altro di Ledere, per poter finalmente iniziare un lavoro redditizio. Ma se Edouard Ledere dovesse resistere? Trentatré Supermarkets esistono già in Francia ed i loro bilanci sono rovinosi. Coloro che li finanziano non possono naturalmente fare a meno di chiedersi che cosa accadrà, continuando questa concorrenza spietata, quando i Super-markets saranno due o tremila. E' certo, infatti, che i Super-markets, impiantati con un lusso che contrasta con "i « Centres Ledere », non saranno in grado di continuare all'infinito la politica dei prezzi praticata dal loro concorrente e molti inco¬ lllllllllllllllllllll llllllllllllllillllllllllllllll

Persone citate: De Gaulle, Edouard Ledere, Mono, Pierre Poujade, Sandro Volta, Zini