L'autostrada Torino-Milano sarà la più moderna d'Italia

L'autostrada Torino-Milano sarà la più moderna d'Italia Con il raddoppio dell'attuale carreggiata L'autostrada Torino-Milano sarà la più moderna d'Italia I lavori in corso illustrati all'Assemblea della Società - Già entro quest'anno il nuovo tracciato sarà percorribile quasi tutto - Prevista una spesa di quindici miliardi - Rinuncia al contributo dello Stato, perché le condizioni erano più gravose di quelle chieste alle altre autostrade In un salone dell'Unione Industriale si è svolta ieri mattina l'assemblea ordinaria degli azionisti della Società Autostrada Torino-Milano. In gran numero essi hanno ascoltato la lettura della relazione del consiglio d'amministrazione per l'esercizio chiuso il 31-12-1960, fatta, dal suo presidente conte col. Leone Valperga di Masino, e quella dei sindaci fatta dal loro presidente dott. Roberto Petrosino, designato dal Ministero del Tesoro. L'assemblea le ha approvate entrambe all'unanimità, insieme col bilancio al 31-12-1960 Del consiglio d'amministrazione erano presenti, col presidente Leone Valperga di Masino, gli amministratori avvocato Giovanni Agnelli, dottor Giuseppe Alpino, ing. Vittorio Bpnadè Bottino, ing. Rambaldo Bruschi, gr. uff. Mario Converso, dott. Giovanni Costa, rag. Camillo Ghiglione, ingegner Giovanni Nasi, avv. Ora zio Quaglia, conte Oreste Rivetti di Valcervo. Col presidente dott. Roberto Petrosino erano presentì i sindaci dottor Mario Berna, rag. Carlo Bozzc-la, dott. Cesare Rolando, e i supplenti dott. Alvise Benalli e prof, rag Ettore Calcagno. Era pure intervenuto il direttori» dell'Autostrada, ing. Ugo Po*zo. All'inizio della discussione è stato rivolto un particolare saluto al consigliere' gr. uff Luigi Gajal de la Chenaye. assente per malattia, e fra vive acclamazioni l'assemblea ha deciso di fargli giungere un fervido telegramma augurale. Il presidente Valperga di Masino ha cominciato la relazione tracciando un vasto quadro dell'attuale situazione nel settore autostradale e dei trafori. Nel '60 l'autostrada del Sole si è slanciata oltre Firenze verso Roma Sono entrate in esercizio la Milano-Serravalle, la Torino-Ivrea, la Brescia-Verona. Sono in fase avanzata i raddoppi della Genova-Serravalle. della Milano Bergamo, della Padova-Mestre, della Firenze-Mare. Notevolmente progrediti sono i trafori del Bianco e del Gran San Bernardo. E' in progetto l'artèria autostradale che collegherà Savona alla Francia, lunga 124 km., larga 18 metri, con due carreggiate di m. 7,50. ciascuna a due corsie, che non mancherà di portare maggiore sviluppo alla SavonaCeva - (Fossanas_Ca_rmagnolB Torino). La Torino-Milano non poteva tardare oltre il suo raddoppio, per adeguarsi a un traffico in progressivo, rapido aumento. Dai 50 mila veicoli del 1932 si è passati ai 325 mila dell'anno successivo, e poi via via 432 mila nel '34. 452 mila nel '35 Si è già a 618 mila nel '38; viene poi la logica contrazione durante la guerra La ripresa si ha con un milione 96 mila nel '47; si va a un milione 852 mila nel '50; si balza a tre milioni 515 mila nel '55; e infine si giunge, con un inarrestab èqstsnptm1TrcdsgqvsaflfssddgtpMdsaiddc•PaectzdccplmncpIsèptnclfniccclztmgdle Incremento, a""cinque"mìifo- t™■sfsdni 168 m:la veicoli transitat nei due sensi nel corso del I960. c:n una media giornalie ra di circa 14 mila veicoli Ma. è ststo rilevato ieri in assemblea, arrivata ultima, la nuova Torino-Milano sarà la prima, come modernità, come efficienza, come rapidità di lavori Già entro quest'anno sarà percorribile nella quasi totalità del tracciato Inaugurati l'anno scorso ; primi c:nque chilometri, il resto del lungo nastro è stato appaltato in venti lotti, e vi si lavora giorno e notte «E' un solo cantiere lungo centoventidue chilometri » ha detto con fervore il presidente A lavori ultimati, la TorinoMilano sarà più larga, e quindi più comoda e veloce e sicura, dell'autostrada del Sole Avri due carreggiate di dieci metri con uno spartitraffico di quattro, e due banchine late rali d'un metro Larghezza 'sccomplessiva. ventisei metri (due in più delie altre, che sono larahe ventiquattro) Ogni carreggiata sera divisa in tre corsie, una di sosta, una di trans:to normale e una di sorpasso. Ma si è già provveduto alle esigenze d'un futuro non molto lontano. Le tre corsie allora saranno destinate una alla marcia degli autocarri, una a quella delle vetture e una ai sorpasso, e all'esterno sarà ricavata una quarta corsia per !a sosta, con un ulteriore allargamento dell'arteria Il preventivo del'a spesa è di | quindici miliardi Un vivo elogio è stato fatto da vari azionisti intervenuti nella discussione, non soltanto al Consiglio d'amministrazione e al suo presidente.-ma-In. modo particolare all'ing. Vittorio Bonadè Bottino, direttore della Divisione costruzioni e impianti della Fiat, coordinatore di tutte le attività del raddoppio Il bilancio comunicato dal presidente Valperga di Masino può esser sintetizzato in un utile di 151 milioni 616 mila lire, pur avendo aumentato gli immobili e impianti di circa 650 milioni, con conseguente appesantimento delle necessità d'ammortamento. Come per l'anno scorso, il dividendo è stato del 6 % sul valore nominale delle azioni (seimila lire), pari cioè a 360 lire per azione, che verranno versate agli azionisti a cominciare dal prossimo 26 aprile Dalla discussione è emerso un particolare che ha impressionato l'assemblea. Benché i lavori siano stati iniziati, non è ancora chiaramente definito quali siano i rapporti fra la società proprietaria e lo Stato. E' risultato infatti all'assemblea che la società ha rinunziato al contributo statale previsto dalle leggi vigenti, ottenendo invece un prolungamento della concessione fino al 1999. Non si comprende perché la Torino - Milano abbia dovuto rinunziare, per il raddoppio, al contributo statale d'un" terzo della spesa, in cambio del discutibile vantaggio del prolungamento della concessione per quarantanni invece che per venticinque. Ma pare che non sia tutto qui. Pare infatti che altre condizioni di concessione fatte all'autostrada Torino-Milano siano più pesanti di quelle fatte a tutte le altre autostrade La discussione non è stata sviluppata nei particolari, ma dalle dichiarazioni del presidente è risultato che nori si è giunti a una conclusione delle trattative, perché le condizioni poste dallo Stato alla TorinoMilano sono meno favorevoli di quelle fatte ad altre autostrade. Alla Napoli-Pompei ». alla Padova-Mestre lo Stato infatti ha concesso per il raddoppio-ll contributo d'un terzo della spesa. Ci si chiede perché all'autostrada Torino-Mila¬ no, che ha dovuto rinunziare al contributo statale, debbano esser chieste ulteriori condizioni particolarmente sfavorevoli. L'assemblea non ha mancato di rilevare che, nell'anno del Centenario, il Piemonte deve constatare tale . onerosa diversità di trattamento. Giuseppe Faraci