La Callas e Onassis irritati con i fotografi si scagliano in auto contro le loro vetture

La Callas e Onassis irritati con i fotografi si scagliano in auto contro le loro vetture Pe fico lo sa gimoama ali' uscii a eii un tristo a* auto a Parigi La Callas e Onassis irritati con i fotografi si scagliano in auto contro le loro vetture Erano a bordo di una potente automobile del peso di oltre tre tonnellate: quasi schiacciata l'utilitaria di alcuni reporters - Pare che ai volante sedesse la cantante - Un'agenzia di stampa non si accontenta dei danni e denuncia il miliardario alla magistratura (Nostro servizio particolare) Parigi, 1 aprile. Onassis ha dichiarato guerra ai giornalisti e un'agenzia di stampa parigina ha incaricato il suo avvocato di denunciare all'autorità giudiziaria il miliardario, accusato di servirsi della sua potente automobile come di un carro armato contro quelle, più modeste, dei fotografi. | L'ostilità della Callas e di Onassis nei confronti della stampa non è una novità. Abbiamo riferito gli incidenti che si svolsero una settimana fa quando la celebre coppia andò a visitare il castello dell'architetto Fernand Pouillon, in carcere per truffa, messo in vendita per 150 milioni di vecchi franchi; si sa oggi che quegli incidenti erano stati preceduti da altri, specialmente il Z.'i marzo. Quella sera, dinanzi a un albergo, parecchi fotografi aspettavano tranquillamente, in tre automobili, che la Callas uscisse: facevano il loro mestiere. Alle £1,10 l'automobile di Onassis arrivò guidata dall'autista e si fermò i pochi minuti indispensabili per dar tempo alla cantante di attraversare il marciapiede e di entrare nella macchina dove l'armatore l'aspettava: l'auto partì e quelle dei fotografi la seguirono. Poco dopo la macchina dell'armatore si fermò, Onassis ne scese per primo e corse a insultare i fotografi mentre la sua compagna entrava rapidamente in un ristorante ove egli la seguì I fotografi, ostinati, aspettarono con pazienza l'uscita, che avvenne a mezzanotte e mezzo. La cena doveva essere sta ta ottima poiché la coppia sembrava allegrissimo : Onassis porgeva la mano alla Callas per aiutarla a salire nell'automobile mentre l'orchestrina del ristorante, che aveva avuto una lauta mancia, era schierata sul marciapiede e suonava una canzone tzigana. Probabilmente per ordine di Onassis, che voleva far perdere le sue tracce ai giornalisti, la macchina partì a tutta velocità decisa a distaccare i fotografi, ma i semafori non lo permettevano e dopo una corsa di parecchi chilometri l'auto del miliardario aveva ancor sempre a pochi metri quelle dei suoi inseguitori. Avvenne allora che la macchina di Onassis, lanciata a tutta velocità in un rettilineo, frenò improvvisamente con 1 », speranza evidente che le altre non potessero fare altrettanto e andassero a-urtarla: i conduttori delle macchine che venivano subito dopo, invece, riuscirono a sterzare, passando dì stretta misura accanto all'automobile dell'armatore ferma in mezzo alla strada, e andarono a fermarsi a un centinaio di metri. In quel momento fu dato, probabilmente, all'autista l'ordine di attaccare: il macchinone (oltre tre tonnellate) dell'armatore greco partì di nuovo a tutta velocità in direzione della prima automobile nemica ferma lungo il marciapiede e l'investì, danneggiandola seriamente: quasi la schiacciò, dicono i fotografi. Costoro si rifugiarono dietro gli alberi per proteggersi: il macchinone riprese invece la strada per andare contro le altre automobili. Una di queste, che si trovava a circa dieci metri, fu urtata senza eccessiva violenza, probabilmente perché al carro d'assalto era mancato' lo slancio necessario: esso perciò indietreggiò e si scagliò di nuovo contro la macchina per colpirla meglio, allorché il suo proprietario gli si mise risolutamente davanti e non si mosse sebbene vedesse il macchinone corrergli addosso. Questo si fermò ad un metro: pare che al volante ci fosse la Callas, la quale emise.un urlo selvaggio e ripartì, forse cercando la terza auto dei fotografi che però era scomparsa. Le assicurazioni del miliardario pagheranno i danni materiali, ma wfa agenzia di stampa, cui appartengono alcuni dei ■ fotografi che furono minacciati, ritiene che non sia sufficiente e che il denaro non deve dare a chi lo possiede il diritto di fare tutto quello che vuole. Chiesto il parere del suo legale, ha perciò deciso di presentare una denuncia. 1. m.

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