I cento di Asti

I cento di Asti 1 giovani aspiti de "f>a Stampa,, dai quattro angoli dei Piemonte I cento di Asti Le aspirazioni degli studenti che ieri hanno visitato i luoghi storici del Risorgimento - Sono ragazzi e ragazze sui 14 anni - Uno di essi, paralizzato dalla polio, accompagnato da due vigili urbani Cento studenti di Asti sono venuti a Torino, ospiti de La Stampa, per visitare i luoghi storici del Risorgimento e le realizzazioni in corso per 11 Centenario del '61. Sono ragazzi sui quattordici anni, frequentano le terze classi della scuola media e dell'avviamento. Là loro visita ci ha offerto l'occasione di un interessante e gradito incontro umano, ci ha aiutati a capire un poco l'animo dei giovani. Abitano nella città o in paesi della provincia talvolta assai lontani, ed alcuni compiono ogni giorno notevoli sacrifici per recarsi alle lezioni. Sui cento astigiani, più di dieci non avevano mai visto Torino. Angelo Penna è fra quei dieci. E' orfano di padre, la madre è cameriera presso un medico. Da sette anni Angelo è paralizzato alle gambe in seguito alla poliomielite. Non ha una carrozzella e tutte le mattine lo portano dal collegio, dove vive, alla scuola. Il tragitto è lungo e faticoso. « Mi rincresce di essere dì peso ai compagni che mi aiutano » dice. Ma appare sereno, ha accettato con forza la malattia e la incapacità assoluta al movimento. Ieri, quando i pullman sono giunti davanti alla sede del nostro giornale, due vigili -urbani che prestavano servizio di onore lo hanno preso sulle braccia: si è stretto ad essi come a due vecchi amici. Nelle successive tappe della gita i vigili, Capra e Cambossi, hanno avuto premurose' cure dì lui. E* un bel fanciullo, dal volto espressivo e intelligente. Va all'avviamento commerciale ed è molto bravo negli studi. Nutre un profondo affetto per l'insegnante di lettere, prof. Pescarmona, il quale, mutilato di guerra, lo comprende e lo segue al pari dì un figlio. Nei componimenti il ragazzo dimostra sempre la sua gratitudine, « so che il professore è tanto buono con me, mi perdona se sbaglio, ed io gli voglio bene come se fosse mio padre ». Angelo ama la matematica e l'italiano, legge volentieri. Se gli si domanda che cosa vorrebbe fare da grande, subito risponde: l'avvocato. Ma capisce che non gli è possìbile e spera, con gli esami di integrazione « di di ventare almeno ragioniere ». Le aspirazioni di questi ado lescenti sono quasi tutte con crete. Walter Capra, allievo di terza all'avviamento industria le, ha i genitori a Boglietto di Costigliole ed è ospite in un collegio dì Asti: vuol crescere in fretta per fare il mestiere che più gli piace, il perito meccanico. Anche Renato Oddone intende diventare perito; ha il padre contadino e la madre manda avanti un negozio di commestibili a Grana Monferrato; U. ragazza parte ogni mattina alle 5,45 per recarsi ad Asti e torna a casa ella sera alle 18. Di tutto ciò che ha vi. sto Ieri a Torino, preferisce il palazzo della Mostra del Lavoro. Renato Giachero ha la famiglila a Serralunga, all'alba sale sulla corriera e rientra in paese alle 18. Il suo sogno è di diventare operaio alla Fiat Ermenegildo Cerreto, orfano di madre, con il padre agri coltore, abita a Callianetto. Al paese frequentò la sesta e la settima classe post-elementare, poi andò In città e si iscrisse alla prima classe di awiamen to, perdendo i due anni. Gli rincresce di averli persi; «se fossi ministro — dice — farei una scuola unica per tutti»; La campagna non lo attira, è tentato a scegliere il mestiere del disegnatore. Uno studente di terza media, Paolo Fiori, figlio di un maggiore dell'Esercito che insegna alla Scuola di applicazione a Torino, ha già scelto: andrà al liceo scientifico, diverrà ingegnere (ma l'edificio che più lo ha colpito ieri è un monumento d'arte, Palazzo Carignano). Fra le ragazze, Ermelinda Damiano è anch'essa una costante viaggiatrice: da Rocchetta Tanaro dove risiede prende la corriera la mattina alle 7 e torna al tramonto. Frequenta l'avviamento commerciale e, benché il padre sìa contadino, ha intenzione dì studiare da ragioniere. Come Te- ■ resa Avidano, pure studentessa di avviamento, che abita ad Asti (il Duomo l'ha impressionata di più). Nada Zoppi, invece, ha deciso di iscrìversi al liceo classico; fa ìa terza media, il padre è insegnante elementare. Legge libri di avventure e conosce Vittorio Alfieri («Alfieri è quello che h.scritto "La vita", e come è bella ta parte in cui raconta di avere mangiato l'erba!...»). I cento astigiani hanno vissuto una giornata intensa • tutti sostengono che è stata ricca di emozioni indimenticabili. Accompagnati dal Provveditore agli studi di Asti, prof. Bologna, dai presidi della media prof. Rustichelli • dell'avviamento prof. Erbetta,, da guide dell'Ente provinciale del Turismo e da redattori de La Stampa, hanno percorso la città: da Palazzo Carignano — ove li ha ricevuti il prof. Cognasso, direttore della Mostra storica del Risorgimento — a Palazzo Madama, dal Duomo alla cappella della Sindone, dalle Torri Palatine alla Cittadella. In Municipio 11 Sindaco avv. Peyron ha accolto il gruppo con grande cordialità ed ha stretto, per tutti, la mano ad Angelo Penna commosso fino alle lacrime. In risposta ad un ringraziamento del Provveditore agli studi, che esprimeva la gratitudine alla direzione de La Stampa per l'iniziativa che consente ai giovani di visitare i luoghi in cui un secolo fa nacque l'Italia, l'avv Peyron ha detto: «La Stampa ha veramente acquistato una nuova benemerenza con queste nobili iniziative. Asti, da cui venite, è una città gloriosa che ha contribuito con il suo sangue all'unità della Patria ed ha dato i natali ad un antesignano del Risorgimento: Vittorio Alfieri. Siate orgogliosi della'nobiltà della vostra cittadinanza ». Dopo la colazione al Circolo' della stampa gli studenti hanno ascoltato il noto baritono del «Metropolitan» Giuseppe Valdengo (accompagnato al piano dal Maestro Mario Braggio) che ha cantato arie patriottiche ed una gustosa canzonetta, « Ciao Turin », alla quale tutti si sono uniti in coro. Poi la vìsita è proseguita in corso Polonia ai cantieri ed agli edifici delle imponenti mostre del '61 ed alla basilica di Superga. g. n. (n. d. r.) € Specchio dei tempi » ha subito preso sotto la sua protezione Angelo Penna, così duramente colpito dal destino. Egli ha bisogno di aiuto e di solidarietà. Provvederemo, intanto, ad offrirgli una carrozzella affinché possa muoversi con maggiore indipendenza. |l gioioso ritorno degli studenti di Asti ospiti de «La Stampa» dalla visita alla Basilica di. Superga iiiiimiiiiii iiiiiiiiiitiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinHitiiiiiii uiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiùitiiii