Meno industrie Usa in Europa per ridurre le uscite di oro

Meno industrie Usa in Europa per ridurre le uscite di oro Meno industrie Usa in Europa per ridurre le uscite di oro Ogni Impianto all'estero provoca un trasferimento di capitali e una perdita per la bilancia commerciale - Allo studio una riconversione dell'agricoltura e di altri settori per ristabilire l'equilibrio fra domanda e offerta (.Vostro sci-visto pai ttcolare) Parigi, 27 marzo. Sono In grado gli Stati Uniti di conservare sia IL livello di benessere raggiunto all'interno, che le sovvenzioni all'agricoltura, le spese militari, gli aiuti all'estero e l'uscita di capitali privati? Il deficit della loro bilancia dei pagamenti e le perdite d'oro registrati negli ultimi tre anni hanno risposto: no. Il presidente Kennedy, al contrario, ha risposto: sì, ed ha preso i primi provvedimenti per risolvere tale situazione. Le misure che ha annunciato sembrano corrette — osserva André Intel, che ha iniziato su « Le Monde » una serie di articoli sulla situazione economi¬ ca degli Stati Uniti — ma vaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiii no varamente al fondo del prò blema? Nella concorrenza internazionale gli Stati Uniti conservano numerosi vantaggi, grazie alla loro struttura industriale e alla organizzazione commerciale. Essi sono ancora la prima potenza economica e finanziaria nel mondo, ma non occupano più una posizione di monopolio, e Ano ad ora non hanno adattato la loro politica interna ed estera alla nuova situazione. La esistenza di gravi squilibri è dimostrala dal deficit della bilancia dei pagamenti, che In tre anni è salito a 11 miliardi di dollari. Il deficit della bilancia del pagamenti degli Stati Uniti è dovuto alle somme prestate, Investite o donate all'estero dal governo o dai privati americani, ed il miglioramento che si è avuto nel 1960 per la bilancia commerciale non è stato sufficiente a ridurlo, poiché contemporaneamente molti stranieri avevano ritirato i loro investimenti a breve termine. Il protezionismo doganale non è una soluzione del problema,'e in questo Kennedy è stato esplicito: è invece da favorire, anche se con qualche riserva, l'espansione delle esportazioni. Ma la più importante revisione all'attuale politica economica, riguarda il movimento di capitali americani verso l'estero, che deve essere ridotto nonostante il piano di aluti al paesi sottosviluppati. Ciò può essere ottenuto cessando di incoraggiare la creazione di industrie americane nei paesi europei, favorita negli ultimi anni dalle prospettive del Mercato comune, per godere 1 vantaggi di più bassi costi di produzione. Un'Industria americana costruita all'estero, significa, infatti, come conseguenza immediata, tre cose: 1) un'importazione americana In più; 2) un'esportazione americana in meno; 3) un trasferimento di capitali per la sua costruzione. All'emigrazione Industriale americana verso l'Europa, quindi, devono sostituirsi nuove forme di collaborazione. I problemi interni non sono meno gravi, e riguardano soprattutto l'eccesso di capacita produttiva di alcuni settori in dustriali, la concorrenza spinta all'estremo e la conseguente riduzione del profitti. L'unico modo per conciliare tale situazione con 11 programma di Kennedy in materia di previdenza sociale, di salari, di servizi pubblici e di aluti all'agricoltura, senza per questo correre il rischio di un'inflazione, è quello di una lenta e prudente riconversione industriale e agricola, che adegui l'eccesso di capacità produttiva ai bisogni pubblici e che ristabilisca In ogni settore l'equilibrio fra domanda e offerta. r. a.

Persone citate: André Intel, Kennedy

Luoghi citati: Europa, Parigi, Stati Uniti, Usa