Sposa di 24 anni in attesa d'un bambino va al cinema e muore d'un male misterioso

Sposa di 24 anni in attesa d'un bambino va al cinema e muore d'un male misterioso All'improvviso ha mentito dolori ali9addome e alla testa Sposa di 24 anni in attesa d'un bambino va al cinema e muore d'un male misterioso La Procura della Repubblica ha ordinato l'autopsia - Un'altra donna va a telefonare e si accascia fulminata - Un bimbo di 3 anni in fin di vita per ustioni: si è rovesciato addosso una pentola di acqua bollente Una sposa di 24 anni e deceduta in poche ore per una causa non ancora precisa. Maria Alblero, nativa di Oavarzére, si era sposata il 24 luulio scorso con d'operaio della Fiat Antonio Bossotto. 1 due coniugi abitavano un alloggetto di due camere al piano terreno di via Petrarca 26; nella stessa casa abita pure la madre del marito, Luigia Cantamessa. La giovane sposa era in attesa di un bimbo: il lieto evento era previsto per la fine di giugno. Le sue condizioni erano ottime. Domenica pomeriggio gli sposi erano rimasti in casa, dove avevano ricevuto la visita di due amici- e della signora Canlainessa clic per la nuora era piena di premure e di configli. Dopo cena, alle 20, i due giovani avevano deciso di recarsi al cinema. Erano andati, in «Vespa», al «Moderno», in corso Dante, distante non più di un chilometro» Hanno assistito allo spettacolo e alle 23 sono tornali a casa. Un'ora dopo la Alblero Ma lamentato un acuto dolore all'addome e un forte male di testa. Il marito ha chiamato il medico della mutua. Questi doveva correre al capezzale di-un infermo grave ed ha consigliato di rivolgersi al pronto soccorso della Mail. Di qui è subito partilo un medico di guardia e, dopo aver visitato la donna, ha ordinato il suo ricovero all'ospedale Sant'Anna. Allo ore due, la sposa, accompagnata dalla madre. è stata portata all'ospedale dove le .'• «tata praticata una iniezione di jCdativi. Lo stato dell'ammalata non appariva allarmante. Alle 3,45 l'infermiera, nel giro di controllo, notava che il respiro della giovane sposa si era fatto pesante. Resasi conto della gravità della situazione, richiamava il medico di guardia. Questi constatava che purtroppo era già in coma. Pochi minuti dopo, alle 4, 1 Albiero è deceduta senza avere ripreso conoscenza. Lunedi mattina, verso le 11, è stata comunicata al commissariato della Barriera di Nizza, la notizia della morte della giovano sposa e il commissario dottor Isaia ha avvertito la Procura della Repubblica. Il magistrato ha ordinato che la salma della sventurata venisse portata all'Istituto di medicina legale per un ri- scontro diagnostico. Il risultato di questo esame non è ancora noto. • — La signora Rina Ferro di 44 anni, abitante in via Rivara 14, occupata presso una tintostiroria, Ieri alle 17,45 faceva ritorno alla propria abitazione anzitempo perché indisposta. Suonava all'uscio di una vicina, la signora Fides Piccolo, por chiederle il termometro. Dopo un quarto d'ora glielo restituiva e la pregava di lasciarla entrare per telefonare a un medico. Quando stava per alzare il telefono, la Ferro si portava una mano al cuore e mormorava: «Sto male ». La Piccolo la faceva sedere su un divano, poi mandava la figlia a chiamare altri - icini. La Ferro veniva soccorsa, ma perdeva i sensi. Accorreva una ambulanza della Croce Verde che la portava al Maria Vittoria; qui la donna giungeva cadavere. Poco tempo fa la Ferro era stata costretta ad abbandonare il lavoro per una quindicina di giorni a causa di acutissimi dolori di capo. Lascia una figlia di 10 anni, Dorotca, che è ospite di un collegio nei pressi di Torino. — Un bimbo di due anni si è ustionato in modo gravissimo tirandosi addosso la pentola con la minestra bollente. Il dramma è avvenuto fulmineo, sotto gli oc chi della madre, in un alloggio di corso San Maurizio 19 ove abita una famiglia originaria di Foggia, da sette mesi immigrata a Torino. Il padre. Armando Di Maio, di 31 anno, decoratore presso la ditta Scaglio di Mirafiori era al lavoro. Al momento dell'Infortunio, avvenuto poco prima delle 13 di ieri, c'erano in casa soltanto la madre Lucia Colecchla in Di Maio, col più piccolo dei tre figli Oreste, che compirà tre anni alla fine del prossimo agosto. Gli altri bambini, Carlo di quasi 4 anni e Ida, di sei, erano andati nell'alloggio di una vicina. La signora Di Maio aveva preparato la minestra, pastina in brodo, per se e per i figli, e l'aveva tolta bollente dal gas deponendola sulla tavola già apparecchiata. Il piccolo Oreste, che giocava tranquillamente nella cucina-tinello, si Inerpicò proprio in quel momento su una delle sedie, rizzandosi con 1 piedi su uno dei listelli di legno che uniscono le « gambe » della seggiola. D'un tratto si accorse di perdere l'equilibrio e di cadere all'indietro. Con un gesto istintivo si afferrò all'oggetto più vicino, che era proprio la pentola della minestra. Prima che la madre potesse fa< re un solo gesto per intervenire il bambino cadde trascinando nel la raduta la pentola. Il liquido bollente lo investi, bruciandolo orribilmente, su tutta la parte destra del corpo. La madre, disperata, lo afferrò In braccio, sce se a precipizio le scale e si fece portare con un'auto al pronto soccorso del Maria Adelaide. ] medici hanno constatato che purtroppo le ustioni sono molto estese: il bimbo è rimasto bruciato al viso, al torace, al braccio ed alla spalla destra, alla coscia. La prognosi è riservata. • Maria Albiero Il piccolo Oreste Di mamma

Persone citate: Albiero, Antonio Bossotto, Armando Di Maio, Di Maio, Fides Piccolo, Lucia Colecchla, Luigia Cantamessa, Maria Albiero, Rina Ferro

Luoghi citati: Nizza, Torino