Defilippis attacca ma cade nel finale e l'olandese Geldermans vince a Mondovì

Defilippis attacca ma cade nel finale e l'olandese Geldermans vince a Mondovì Defilippis attacca ma cade nel finale e l'olandese Geldermans vince a Mondovì Veloce e ricca di emozioni la prima tappa della Mentone-Roma ciclistica - Il torinese, primo sui colli di San Bartolomeo e di Nava, in ritardo all'arrivo - Oggi 260 km. di pianura da S. Vittoria d'Alba a Reggio Emilia (Dal nostro inviato speciale) Mondovì, 20 marzo. Un altro straniero su un traguardo italiano, oggi a Mondovì, dove finiva la prima tappa della Mcntoric-Roma. E* giunto solo, davanti.agli altri, un olandese, un olandese lungo, magro, allampanato, ed ha avuto uji momento di notorietà sabato scorso, quando è fuggito sulla salita finale della Milano-Sanremo insieme a Poulidor, che doveva poi vincere, e ad Annacrt. Geldermans è nato in un sobborgo di Amsterdam, ha 2$ anni, gareggia per una casa francese ed è un buon atleta, dal momento che vanta al suo attivo un Giro di Germania, una Uogi-Bastognc-Liegi e parecchi onorevoli piazzamenti. Oggi, con uno scatto prepotente, ha sorpreso il gruppo dei migliori quando già Mondovì •erte in vista. Il suo tentativo sembrava senza speranza ed invece il ragazzo ha tenuto duro sino in fondo, infliggendo un distacco di 16" ad una pattuglia di 19 concorrenti, pattuglia che comprendeva tutte le figure di maggiore evidenza, ad eccezione di Defilippis, di Bahamontes, di Maser e di Graczyk. Il Campione d'Italia si è affacciato sul viale dove si giudicava l'arrivo con un ritardo di l'i" c stavolta può davvero prendersela con la cattiva sorte; Nino per l'intera /nomata si è messo in luce con lo slancio e la generosità dei periodi di vena, poi, dopo aver patito un attimo di disattenzione, già aveva ripreso contatto, 'quando, per lo scarto improvviso d'una macchina, è ruzzolato per terra; il traguardo ormai si trovava così ricino che l'inseguimento non è riuscito che a limitare i danni del nuovo colpo della sfortuna. Peccato, perché il torinese avrebbe meritato oggi di raggiungere il bersaglio. Defilippis, che, alla vigilia della competizione, non aveva nascosto il suo malu7ìiorc di dover scendere in campo mentre invece avrebbe preferito starsene quieto a casa, a curare il suo ginocchio malconcio, é stato il vero animatore della tappa ed è entrato vigorosamente in scena sulle rampe del colle di S. Bartolomeo, allorché era al comando un gruppetto composto da Catalano, Zoppas, Fabbri, PorteH e Canciani. Defiilippis si scrollò di dosso il plotone ed acchiappò in un batter d'occhi i fuggitivi. Si concesse un boccone di fiato, poi, partì ancora pigiando con energia sui pedali e restò solo, mentre nel gruppo Nencini si dava attivamente da fare per organizzare il più forsennato degli inseguimenti. Defilippis, nonostante la reazione che il suo gesto di sfida aveva suscitato, conservò sulla vetta un lieve vantaggio c soltanto fungo la discesa Brugnami e Fallarini giunsero nella sua scia, per venire nuovamente staccati allorché la strada prese ancora a salire sugli ampi tornanti del Col di Nava. Niente da fare, contro il Campione d'Italia; Nino accelerò l'andatura e, in cima, lo accolse la festosa ovazione d'un pubblico abbastanza folto, quasi stupito di assistere ad una prodezza da parte di un atleta di casa. Gli avversari, però non si erano rassegtiati, ed il peso della caccia lo aveva sostenuto per buona parte Carlesi, che transitava, con Simpson e Trapé, a 45", mentre Rostollan veniva a 1', Ronchini e Brugnaml seguivano a l'OS" ed una pattuglia dei più, forti arrancava a l'io". Mondovì era troppo distante — circa 70 chilometri — perché l'episodio giungesse a buon fine se sostenuto da un uomo solo, ?«a oliando furono insieme Defilippis, Carlesi, Simpson, Trapé, Rostollan, Ronchini e Brugnami si ebbe la sensazione che la gara fosse entrata nella fase risolutiva, e bello sarebbe, francamente, stato se il gruppetto fosse riuscito ad arrivare sino al traguardo, dando una impostazione chiara al futuro della competizione. Dietro, tra gli uomini che s'erano lasciati staccare, figurava però Ncncini ed il toscano, putito nell'orgoglio, si lanciò in una caccia spietata, condotta a medie sensazionali. Davanti, nessuno si faceva pregare per tirare la sua parte, ma, alle spalle dei sette, il ritmo che il toscano aveva impresso alla corsa era davvero impressionante. La lotta durò sì e no 10 chilometri, poi al comando, il piccolo plotone che funzionava da battistrada si vide costretto ad arrendersi, e così ai trovarono insieme, dal più al meno in 35-40 atleti, tra i quali non mancava nessuno dei più famosi. Il cammino andava a saliscendi, ogni lieve rampa, ogni tratto in discesa era teatro di qualche allungo di chi guardava se proprio non fosse possibile sfuggire allo stretto controllo con il quale gli assi si sorvegliavano l'un l'altro. Si trattò sempre di episodi di povero rilievo, sino a hesegno, dove Ncncini volle provare a rendere la pariglia a Defilippis e balzò come una furia, trascinandosi a ruota Battistini, Carlesi, Gaul e Simpson. Il gruppo si trovò distante cento metri e la situazione non cambiò per parecchi minuti, tanto da far ritenere che il quintetto filasse ormai verso il trionfo. Ma bastò un'incertezza per fare svanire il sogno, il. plotone si riformò compatto. Ed allora colse al volo l'occasione Geldermans. Se ne andò via a 50 all'ora, la reazione altrui servi semplicemente a scindere in due gruppi gli inseguitori. Defilippis rimase nella seconda frazione, ma si riprese e si riportò sulla prima, scivolò però a terra urtando sull'asfalto u:ia caviglia. Geldermans, stringendo i denti, conservò un soffio di vantaggio, l'ordine di arrivo vi indica i nari disfacevi. Insomma, la Mentone-Roma ha avuto un ottimo avvìo, la tappa di oggi, con il suo svolgimento molto movimentato, è andata al di là delle previsioni, per ottimistiche che fossero C'è la fondata speranza che quest'atmosfera allegramente battagliera continui anchc per il futuro a cominciare da domani, pur se in proposito esiste qualche dubbio: la Santa Vittoria d'Alba-Rcggio Emilia è lunga infatti ben ìlio chilometri ed è tutta in pianura, senza nemmeno una salitella che fornisca l'occasione per scatenare la lotta. Gigi Boccacini OBDINE D'ABBIVO: 1. Geldermans, 164 chilometri, 4 ore 37'16", media 35,480; 2. Carlesi, a 16"; 3. Ciampi; 4. Trapé; 5. Simpson; 6. De Bruyne; 7. Anquetll; 8. Massignan; 9. Battistinl; 10. Fallarini; 11. Ncncini; 12. Minetto; 13. Brugnaml; M. Costalunga; 15. Ronchini; 16. Casati; 17. Coletto; 18. Gaul; 19. Franceschetto; 20. Adorni, tutti con il tempo di Carlesi; 21. Defilippis, a l'02"; 22. Casodl, a l'il".