La guida e il vice parroco tornano incolumi dalla scalata al Cervino

La guida e il vice parroco tornano incolumi dalla scalata al Cervino La guida e il vice parroco tornano incolumi dalla scalata al Cervino Il loro ritardo aveva fatto temere una disgrazia - Ricognizione di 4 alpinisti italiani sulla parete « nord » (Nostro servizio particolare) Cervinia, 18 marzo. (g. p.) La guida Giovanni Ottin, di 45 anni, e il vice-parroco di Valtournanche, il ventisettenne Ettore Milliery, sono ritornati nel primo pomeriggio di oggi al Breuil, 'dopo aver sca- lato il Cervino per la normalevia italiana. Non si tratta di una « prima ascensione». maIV invernale » italiana del Cer- vino riveste sempre caratteredi impresa alpinistica di ecce-zione. I due scalatori avevano raggiunto la vetta a mezzogiorno di ieri e, dopo una sosta di venti minuti, erano stati visti riprendere la via del ritorno. Verso le 14,30 venivano scorti sul passaggio detto « della Cravatta - e il fatto aveva Indotto a pensare che sarebbero scesi a Cervinia in serata. Ottln e don Milliery, invece, erano stati attesi inutilmente sino a mezzanotte. Il forte ritardo aveva fatto temere il peggio ad un , gruppo di amici, fra i quali il {secondo vice-parroco di Val|t°urnanche, don Bagnod. j Stamane, alle luci dell'alba mentre un gruppo di guide già si preparava a partire per raggiungere i due alpinisti — le pareti del monte venivano scrutate con attenzione, per mezzo di potenti cannocchiali. Finalmente, alle 8 e un quarto, le apprensioni svanivano: la guida e il vice-parroco si trovava no alla capanna «Luigi Ame deo », a 3890 metri, sulla cresta di sud-ovest del Cervino, do ve probabilmente avevano pernottato. Restava ancora il timore che il ritardo e -il non previsto pernottamento in rifugio fossero dovuti alle poco buone condizioni fisiche di uno del due -scalatori. Per la verità, nessun segnale di allarme era stato esposto davanti alla capanna, ma il fatto che uno solo degli alpinisti fosse stato visto entrare ed uscire più volte dal rifugio, aveva indotto a pensare che l'altro avesse sofferto nella discesa o fosse rimasto leggermente contuso dalla caduta di. sassi. Poco dopo mezzogiorno, però, Giovanni Ottin e il vice-parroco arrivavano a Cervinia, in perfette condizioni fisiche. La discesa era stata ostacolata da lastroni di neve che avevano ritardato la marcia di ritorno ed avevano costretto 1 due alpinisti a pernottare alla capanna « Luigi Amedeo ». Mentre Ottin e Milliery scalavano la parete italiana, un gruppo di quattro alpinisti Merendi, Lazzarino, Taldo ed Alippi — aveva lascialo il Plateau Rosa e si era diretto alla Ibase svizzera del Cervino. Il 1 loro scopo era quello di effet mare una ricognizione sulla] parete nord che non è mai stata scalata d'inverno e solo trequattro volte durante l'estate. I quattro alpinisti sono già sulla via del ritorno e sono attesi al Breuil in serata. Ettore Milliery, il viceparroco di Valtournanche

Luoghi citati: Breuil, Valtournanche