Evoluzione della tecnica e del lavoro

Evoluzione della tecnica e del lavoro Evoluzione della tecnica e del lavoro La "giornata,, del Rotary sul progresso raggiunto nelle fabbriche d'oggi - Un confronto tra salari e prezzi nel 1914 e nel 1960 Si è svolta ieri, nel salone dell'Unione Industriale, la Giornata Rotariana 1961 dedicata al « Progresso tecnologico ed elevazione sociale >. In mattinata sono state svolte quattro relazioni, dal dottor Guido Pugliaro, dal prof. Ernesto Lama, dal dott. Carlo Livi e dal dott. Angelo Dragone, sulla «diffusione della cultura». Nel pomeriggio il tema generale era «l'Influenza della tecnologia moderna ». L'ing. Pasquali, parlando su « orari, metodi ed ambienti di lavoro» ha ricordato che sino al 1904 l'orario medio di lavoro era di 12 ore al giorno: nel 1907 di 10 con 300 giornate lavorative all'anno. Con la fine della prima guerra mondiale l'orario normale divenne di 48 ore settimanali. Oggi si riscontrano le prime concessioni di orario ridotto a 44 ore settimanali, mentre le giornate lavorative sono passate a 270 e in certi casi anche a 230 all'anno. Le richieste di scendere al di sotto delle 8 ore giornaliere e delle 48 settimanali si basano sul fatto che all'operaio è in genere richiesto un minore sforzo fisico rispetto a un tempo, ma una maggiore attenzione che porta ad un aumento sensibile delle malattie nervose. 11 progressivo attuarsi delle riduzioni di orario fa sorgere il problema dell'impiego del tempo libero. Il lavoratore potrà dedicarsi di più alla famiglia, allo studio, allo sport, alle attività associative. Talune forme di impiego del tempo libero tornano ad influire sull'attività produttiva: le industrie sin qui considerate di lusso ed operanti nel campo dei divertimenti, degli sports, libri, viaggi, ecc. sono destinate a svilupparsi sempre di più. Anche l'urbanistica è influenzata dal progresso tecno- logico perché il maggior tempo libero favorirà il decentramento dalle città II prof. Zignoll del. Politecnico tta esaminato Ininfluenza dei procedimenti automatizzati ». Il lavoratore, già liberato gradualmente dalla fatica fisica muscolare grazie alle macchine del primo novecento, con l'avvento dell'automatismo sarà liberato da mansioni che richiedono, con la monotona ripetizione di movimenti, l'utilizzazione meno elevata dell'intelligenza. L'operaio dell'era elettronica dovrà usare la sua intelligenza a fini più alti: dovrà concepire la macchina, costruirla, sorvegliarla, infonderle le necessarie conoscenze, e intervenire nei casi eccezionali Tutto ciò implica una più alta qualificazione, una più lunga preparazione, una cultura superiore all'attuale. Se facciamo un confronto tra I costi dei beni di consumo del 1914 e del 1960 — ha detto l'oratore — troviamo che i salari medi a Torino sono aumentati 1000 volte, mentre il costo della vita e aumentato soltanto 296 volte, il costo del pane 350 volte, sto del burro 345 volte, il del cemento 250 volte e il delle auto utilitarie 110 il cocosto costo volte

Persone citate: Angelo Dragone, Carlo Livi, Ernesto Lama, Guido Pugliaro

Luoghi citati: Torino