Partano i difensori al processo Zefilippo

Partano i difensori al processo Zefilippo Partano i difensori al processo Zefilippo Chiesta l'assoluzione per i genitori delle reclute - La posizione del maggiore imputato (Dal nostro inviato speciale) Aorta, 16 marzo. Questo processo va un po' per le lunghe, non in conseguenza della sua complessità, ormai del tutto dipanata, ma per il numero degli Imputati, ognuno del quali, si può dire, un caso a sé, da sviscerare isolatamente. C'è tuttavia anche una tési generale, ed è questa: Alfredo Zefilippo, ragioniere aggiunto al Consiglio leva di Aosta, non è stato c corrotto \ dal venticinque genitori ansiosi di ricevere per 1 loro figli una disposizione di esonero o di congedo anticipato, cui presumibilmente avevano diritto. Quindi non possono essere accusati di corruzione. Essi hanno dato del danaro (quando ne hanno dato) dietro >a certezza «morale* che questo mezzo fosse un lubrificante lecito per far «correre » la burocrazia, la quale a sua discolpa non potrebbe sostenere di essere rapidissima. La pubblica accusa ha affermato che la disorganizzazione accentuata dell'Ufficio leva di Aosta non autorizzava Io Zefilippo ad approfittarne per agire In senso contrario alle leggi ed al suoi doveri; ma questa disorganizzazione aveva pur messo in ansia molte famiglie di reclute, che cercarono di rimediare alla ventura, confortate dalla sicurezza di restare nell'ambito dei buoni costumi. Sia dunque riconosciuta la buona fede laddove il peccato sembra indubbio; dove 11 dubbio sussiste, o par che sussista, la stessa, buona fede dovrebbe essere' determinante per l'assoluzione. E' su per giù in tal senso che hanno parlato per i loro protetti gli avvocati Oberto, Malagutti, Siggla, Camino, Salza, 1 quali poi nei casi di assoluzione piena già chiesti dalla pubblica accusa si sono limitati a ribadire i motivi della loro Innocenza. Più arduo era il compito di difesa per il principale imputato, il titolare dell'Intero garbuglio, Alfredo Zefilippo. Finora è stato scaricato tutto sulla sua bisaccia. E* l!aw, Siegìa che si assume il compito di alleggerirgliela un po', Egli poggia soprattutto su argomenti di carattere giuridico, n suo protetto., è colpevole, egli non ha mai tentato di negarlo;' anzi, all'elenco delle sue colpe ne ha aggiunte persino di inconsistenti. Egli è Imputabile di corruzione, non c'è dubbio. Che i corruttori fossero sicuri di non corrompere conta poco nel suoi confronti. C'è però una « corruzione propria», quella per cui il corruttore dice: « Ti dò tanto se fai questo»; e una «corruzione impropria», quella per cui il corruttore dice: « Ti faccio questo regalo perché hai fatto questo ». Talune delle Imputazioni contestate allo Zefilippo sono di « corruzione impropria », e questo è coperto da amnistia. Inoltre, ed ecco l'essenziale, sulle pene richieste dalla-pubblica accusa ha pesato l'aggravante del « pubblico ufficiale ». Ma lo Zefilippo, secondo la difesa, non lo era: egli era appena un « modesto impiegato d'ordine al quale incombevano soltanto compiti di trascrizione », e cioè un semplice incaricato di pubblico servizio, privo di una qualsiasi « autorltà indispensabile per la qualifica di pubblico ufficiale ». Lo Zefilippo, inoltre, è 4mputato di tre falsi diversi. La difesa chiede di ridurli ad uno solo, continuato. SI dovrebbe addirittura cancellare quello consistente nella distruzione del « falsi » da lui commessi. Ma questo è un paradosso. Infine, la nota patetica, o più Semplicemente umana. Lo Zefilippo « scivolò verso il male in un particolare momento di debolezza», derivatagli da Improvvise difficili situazioni di famiglia, non superabili con 11 suo scarso stipendio di 36-45 mila lire al mese. La moglie ammalata, la nascita di due gemelle lo indussero "a «sbagliare », dopo vent'annl d! servizio integerrimo '■ e vita onesta. La pubblica accusa ha già concesso le attenuanti generiche. Faccia la Corte che esse abbiano la prevalenza sulle eventuali aggravanti e che in definitiva lo Zefilippo se la cavi con 11 carcere preventivo già sofferto. E' difficile che si arrivi alla sentenza domani. a. a.

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