Imminente rinvio a giudizio per la morte di Mario Riva

Imminente rinvio a giudizio per la morte di Mario Riva Imminente rinvio a giudizio per la morte di Mario Riva (Dal nostro corrispondente) -Verona, 15.marzo. " (g. m.) L'imputazione formulata dal magistrato che conduce l'inchiesta per la morte di Mario Riva contro i capimacchinisti dell'Arena di Verona Arnaldo Giacometti e Giulio Franceschini è quella di concorso in omicidio ' colposo. Analoga imputazione (diversa solo per i presupposti di colpa sui quali è basata) è stata formulata per rogatoria rispettivamente dalle Procure di Roma e di Milano contro il dott. Romano Camilli, amministratore del « Festival del Musichiere », e contro il dott. Vincenzo Angelucci, capo dell'ufficio periodici Mondadori. I due macchinisti già sono stati interrogati dal magistrato, dott. Marcello Torregrossa che attendo ora, per concludere definitivamente l'inchiesta i verbali di interrogatorio del dott. Camilli e dei dott. Angelucci dalle Procure di Roma e di Milano. Le quattro persone contro le quali è stato spiccato ordine di comparizione sono quelle che si occuparono della costruzione del falso « praticabile » di tela di sacco sul quale Mario Riva pose inavvertitamente il piede durante l'ultimo spettacolo, cadendo e riportando le fratture per cui morì. II dott. Camilli, d'accordo a quanto pare con l'Angelucci, avrebbe disposto che il « praticabile > fosse realizzato in tela perché — sembra abbia dichiarato — mancava il tempo per preparare una costruzione più solida dopo la richiesta degli operatori della Rai-tv di rendere simmetriche le due ali del palcoscenico, che inizialmente aveva un solo c praticabile > sulla destra. I due capimacchinisti curarono la realizzazione della falsa passerella e si preoccuparono di apporvi dei cartelli con la scritta «pericolo j, che però non furono sufficienti ad evitare la sciagura.

Luoghi citati: Milano, Roma, Verona