Floyd Patterson mettendo k. o. Johansson si è confermato il pugile più forte del mondo

Floyd Patterson mettendo k. o. Johansson si è confermato il pugile più forte del mondo Un tiuro combattimento sui ring di Miami negli Stati Uniti Floyd Patterson mettendo k. o. Johansson si è confermato il pugile più forte del mondo Il negro è andato al tappeto nel primo round, è stato salvato dal conteggio dell'arbitro ed è riuscito a ritrovare le forze - Alla sesta ripresa ha abbattuto Io svedese - Incasso del vincitore: 570 milioni; allo sconfitto 448 milioni - Johansson deve ora regolare la sua questione col fisco americano che pretende il pagamento di un milione di dollari - Vietata all'europeo la partenza dagli Stati Uniti (Nostro servizio particolare) Miami Bendi, 14 marzo. Il negro Floyd Patterson, campione del mondo dei pesi massimi, ha definitivamente stroncato ieri notte-alla «Convention Hall> di Miami Beach, le ambizioni di Ingemar Johansson. Lo svedese gli aveva strappato il titolo a New York meno di due anni fa mettendo il negro K.O. in tre riprese ma <Patt» si era vendicato nella rivincita di nove mesi fa, sempre a New York, riprendendosi il titolo con una drammatica vittoria pure per K.O. alla quinta ripresa. Anche stavolta il confronto si è chiuso prima del limite delle quindici riprese: dopo 2'45" dall'inizio del sesto round, un < uno-due» di Patterson (sinistro alla tempia e gancio destro alla mascella) ha fatto crollare al tappeto il pugile europeo, che è rimasto a terra per il conto totale malgrado i disperati sforzi fatti per rialzarsi. Prima di questo epilogo a lui favorevole, il negro ha rischiato però a sua volta un «bis» di K.O. del giugno 1959 al Yankee Stadium di New York. Nel corso della prima ripresa infatti il « destro » di Johansson ha fatto centro due volte sulla mascella del campione del mondo il quale è stato salvato dal crollo definitivo grazie all'applicazione da par te dell'arbitro Bill Regan della disposizione regolamentare — osservata in genere soltanto in Europa — secondo la qtiale ogni pugile che cada al tappeto deve essere obbligatoriamente contato per otto se condi. Se Johansson, allorché atterrò per la prima volta il negro per cinque secondi, avesse potuto immediatamen te insistere nella sua azione, con ogni probabilità Patterson non sarebbe riuscito a superare disinvoltamente il burrascoso momento. Quei pochi secondi di respiro hanno invece permesso al campione del mondo di riprendersi Ora Patterson dovrà dare via libera ad uno sfidante ben più temibile di Johansson, il connazionale Sonny XAston picchiatore di selvaggia potenza, a meno che la sfida lanciatagli proprio oggi da Henry Cooper campione bri tannico dei pesi massimi, non gli offra ancora una volta l'indispensabile scappatoia per sfuggire al confronto diretto con un avversario affatto gradito. L'avventura di Miami Beach si è comunque conclusa lietamente sia per il vincitore che per lo sconfitto, se si conside rano gli aspetti finanziari della questione. L'affluenza di quindicimila spettatori alla) « Convention Hall > ha garantito agli organizzatori un incasso netto di 450 mila dollari (pari a 310 milioni di lire) e su questo incasso a ciascuno dei pugili è toccata una quota di 112.500 dollari, corrispondenti a circa 70 milioni di lire. Inoltre dall'enorme somma incassata per i diritti della diffusione per tv in locali a pagamento, delle radiocronache e delle riprese cinematografiche — tre milioni 250 mila dollari, pari ad oltre due miliardi di "lire — il campione del mondo ha avuto una quota di 800.000 dollari (500 milioni) e Johansson ha avuto 600.000 dollari, (375 milio ni). Tirando le somme, l'incontro di campionato mondiale ha reso al suo vincitore 912.000 dollari (570 milioni di lire) e allo sconfitto ben 715 mila dollari, pari a 448 milioni di lire. Anche se Johansson deve ora considerare finita la sua parentesi di pugile in vetta alla classifica mondiale, gli resta la soddisfazione di essere stato per due anni tra gli sportivi più famosi del mondo e di aver accumulato in questo periodo un patrimonio più che notevole. Johansson ha investito infatti una parte delle somme guadagnate con gli incontri o con le esibizioni in fruttifere imprese industriali tra cui, pare, una catena di alberghi e una segheria. In America soltanto la posizione di Ingemar non appare solida poiché lo svedese ha aperta una tremenda grana con il fisco. Contando gli arretrati dei due precedenti incontri con Patterson e l'introito di quello di ieri le autorità statunitensi pretendono da Johansson un milione di dollari (oltre seicento milioni di lire). Dato che la questione è aperta, le agenzie di navigazione marittima ed aerea sono state diffidate a non concedere passaggi allo svedese. Prima di ripartire Ingemar dovrà risolvere questo duro match legale con il fisco americano. Gordon Piggins Johansson, duramente colpito da Patterson, tenta invano di rialzarsi (Telefoto)

Luoghi citati: America, Europa, Miami, New York, Stati Uniti