L'angoscia degli studenti

L'angoscia degli studenti L'angoscia degli studenti Un pedagogista e uno psichiatra parlano ai genitori - Gli orari sono lunghi, i ragazzi mangiano poco, eccessivi I programmi - Anche II morbillo e la varicella possono turbare la condotta degli scolari I genitori degli allievi della scuola media statale Valfrè si sono riuniti ieri sera nella palestra per seguire e partecipare ad un dibattito su un tema quanto mai attuale ed inquietante: l'angoscia scolastica. Hanno parlato il prof. Fausto Bongioanni, docente di pedagogia alla università di Genova, e 11 prof. Giacomo Mossa degli Istituti psichiatrici di Torino. Presiedeva li dott. Perettl Griva. Con una esposizione colorita, Il prof. Bongioanni ha accennato ai tanti motivi che sono all'origine dell'angoscia. II desiderio di conseguire ad ogni costo un titolo, perché la società è fatta in modo che i posti di lavoro sono condizionati dal possesso del « pezzo zssl'esspncsvapcsldavrehbe « Insegnare ad imparare », j vuole soltanto « Insegnare a sa- k^,» « »» te»*,* m> zioni, con un carico caotico di programmi. I turni di 6 ore sono esagerati : i ragazzi mal 11 sopportano. Prima di andare a scuola non hanno tempo per mangiare a sufficienza, e cosi si spiega che alle 10 sono vittime di cefalee. Dopo la scuola sono troppo stanchi per un buon pranzo. Meglio sarebbe dividere l'orarlo tra mattino e pomeriggio. I ragazzi, che hanno troppo da imparare e troppo poco tempo, finiscono per dover andare a ripetizione. Ora sono di moda le lezioni private. Già si Incomincia dalla seconda elementare. Altri fattori di angoscia sono: le scuole sono brutte ed inospitali (lo studente ha bisogno di sentire sua l'aula e di trovarsi a proprio agio per rendere in profitto) ; non c'è più spazio nelle città per giocare; troppi rumori eccitano, turbano, distolgono. I consigli del pedagogista ai genitori: fate mangiar molto i vostri ragazzi e togliete alle ragazze di scuola media la paura di ingrassare. Non abbiate timore dì far ripetere l'anno: evitate di portare avanti studenti con l'appoggio continuo delle ripeti- di carta» prima che dalla capa-'ncita. La nostra scuola, che do-j alctacccrpsruglsrqrllllllliriiMllti:ilMlll(IIIllitlllllil H II ! 11111:1 ) 1111 zioni. Lasciate che i ragazzi si sfoghino e non pretendete che siano troppo presto già adulti. Il prof. Mossa ha precisato che l'angoscia dei giovani è sempre esistita — «Non è eliminabile: In si trova ogni volta che dal gioco si passa ad una attività di impegno» — però ora diventa un fenomeno imponente. Sarebbe utile che nelle scuole ci fosse la consulenza dello psichiatra: si arriverebbe In tempo a correggere, a frenare, si eviterebbero crisi pericolose. Le manifestazioni facilmente controllabili dell'angoscia sono la eccitabilità, l'ansia, l'insonnia, la mancanza di forza di volontà al mattino, Il poco appetito, la diminuzione del peso. Il medico, quando si trova dl- nanzi ad un ragazzo sofferente angosciato, scende all'esame della famiglia, e tante volte scopre che è l'angoscia dei genitori turbare l'ambiente — (riuscirà a scuola? prenderà ancora un cinque? dovrà ripetere?) — perché essi pretendono troppo e commettono errori nella educarione. Consigli del medico al genitori: poiché la personalità del ragazzo si forma in famiglia, nell'educare affidatevi al buon senso e ad una coscienza morale viva Seguite con attenzione tutte le malattie: anche un morbillo o la semplice varicella possono colpire 1 centri della vita emotiva e quindi alterare la condotta morale. Siate sempre vigilanti

Persone citate: Bongioanni, Fausto Bongioanni, Giacomo Mossa, Perettl Griva, Valfrè

Luoghi citati: Genova, Torino