Bimbo di due anni "rapito,, dalla madre da un istituto per l'infanzia di Zoagli

Bimbo di due anni "rapito,, dalla madre da un istituto per l'infanzia di Zoagli Sconcertante episodio in una lussuosa casa di soggiorno della Riviera Bimbo di due anni "rapito,, dalla madre da un istituto per l'infanzia di Zoagli E' nato da una relazione tra la giovane e un commerciante milanese - La donna era giunta in auto con altre tre persone - Improvvidamente un uomo ha strappato il piccolo dalle braccia della nurse ed è fuggito - Inutile inseguimento sull'Amelia (Dal nostro corrispondente) Genova, 11 marzo. La tranquillità di Zoagli, nel golfo del Tigullio, è stata turbata da una notizia allarmante: il « rapimento » di un bambino. Il fatto è.avvenuto mercoledì scorso,' ma là si è saputo soltanto oggi, allorché il padre del piccino lo ha denunciato alla polizia di Milano, città dove egli risiede. ti signor Domenico Troilo di 35 anni, commerciante benestante, abitante a Milano, si è rivolto a quella polizia e all'investigatore privato Tom Ponzi perché gli ritrovino il suo figlioletto, Alberto Troilo, li SS mesi. Il piccolo era stato prelevato mediante un trucco mercoledì pomeriggio verso le n dalla madre, Antonia Colvaghi di 27 anni, nata e residente a Graffignano, dalla casa di soggiorno per bambini Kinderheim, che si trova a Zoagli, in via Aurelia orientale S07. Il piccolo Alberto era nato da una relazione tra il Troiloe la Colvaghi quando erano in corso le pratiche per il loro matrimonio. La posizione tra i due non veniva però regolarizzata perché il Troilo all'ultimo momento cambiava idea. Egli riconosceva il piccino, dandogli il proprio nome, e nell'agosto dello scorso anno lo affidava alle cure della Kinderheim, raccomandando alla direttrice dell'istituto, signora Marlise Angerer, un'italiana di origine svizzera, di non lasciarlo mai uscire dalla casa di soggiorno. E ciò evidentemente in previsione del fatto che la Colvaghi volesse prendersi il bambino. La madre, tuttavia, si recava diverse volte a visitare il piccolo. A Natale, anzi, la Colvaghi andava a trovare il bambino insieme con il Troilo; i due sembravano in ottime relazioni. Il personale della Kinderheim, tut- | tavia, doveva attenersi alle ]disposizioni ricevute da Do- menico Troilo, che erano sempre quelle di vietare alla giovane madre di uscire dalla villa con il piccino. E così accadeva generalmente ógni qualvolta la donna si recava a trovare Alberto: gli portava dolci e giocattoli e lo . faceva giocare per quelle due o tre ore che rimaneva yiel pensionato: ma non usciva mai dalla stanza di soggiorno. Mercoledì pomeriggio le cose si svolgevano in modo diverso. La donna, allorché arrivò alla Kinderheim, XZlÌ\VZltlT^;\t^s^WX^sa alta, oltre la palazzina del-\ la Kinderheim c'era una «600»! . l a a blu scura targata Milano, nella quale erano altre due donne e un uomo. Quel pomeriggio, la giovane madre, dopo avere, come di consueto, giocato col piccino, chiedeva alla direttrice di poterlo fotografare in giardino. Dapprima la signora Angerer rifiutava, poi, considerato che non poteva accadere nulla, accondiscende- fa, da?irfo tuttavia incarico ad|Alba, una giovane nurse, di\ sorvegliare. Anzi, fu proprio Alba a prendere il piccino in braccio e a tenerlo mentre la madre scattava alcune fotografie. gente e la direttrice, che os-' servava la scena, si distraeva con i nuovi venuti: erano parenti di altri bambini ospiti dell'istituto. Fu allora che dalla breve ma ripida rampa che conduce alla strada scendevano un uomo e due donne, gli stessi che erano sulla *600>\ e che altre volte, a quanto] pare, erano stati visti con la Colvaghi. Ad un tratto, l'uomo si avuicinara alla nurse e le prendeva il bambino dalle braccia, ma senza violenza, quasi volesse scherzare. Poi, improvvisamente, si metteva a correre lungo la salita, seguito dalla Colvaghi. Alba, la nurse, rimase per un attimo incerta, ma subito resasi con to di quanto stava accadendo, si metteva a gridare, chiamando la direttrice. Questa accorreva a sua volta ed insieme alla ragazza inseguiva lungo la salita i fuggitivi, i quali però, essendo in vantaggio di alenili metri, riuscivano a montare sulla « 600 » e a partire- in. direzione di Rapallo. Subito dopo la direttrice, rientrata nell'istituto, telefonava ai carabinieri di Zoagli, il cui brigadiere Nardini, che comanda la stazione, provvede- In quel momento arrivava j va a disporre posti di blocco lungo l'Aurelio. Ma era ormai troppo tardi, perché con tutta probabilità l'auto aveva invertita la marcia verso Genova, dove ovviamente era molto più facile far perdere le prò prie tracce. Sino a questo momento non si hanno tracce del piccino La Kinderheim è un soggiorno di lusso, che ospita una trentina di bambini d'estate e una ventina nella stagione in vernale. I genitori pagano ret te dì SO mila lire al mese. c. m.

Persone citate: Alberto Troilo, Angerer, Antonia Colvaghi, Domenico Troilo, Marlise Angerer, Nardini, Tom Ponzi, Troilo