Il rag. Zefilippo «concesse» i falsi esoneri la moglie mise al mondo due gemelle di Antonio Antonucci

Il rag. Zefilippo «concesse» i falsi esoneri la moglie mise al mondo due gemelle Il rag. Zefilippo «concesse» i falsi esoneri la moglie mise al mondo due gemelle II maggior imputato per lo scandalo degli alpini riformati ammette in aula le sue responsabilità - Come funzionava la truffa Negano l'ex maresciallo e l'ex impiegata dell'amministrazione regionale di Aosta gnEmMnuMGZa(Dal nostro inviato speciale) Aosta, 9 marzo. Tribunale di Aosta, presidente dott. Baiello, p.m. dott. Buccellati, giudici a latere dott. De Paoli e dott. Pirro, cancelliere Caleca Nell'aula, di proporzioni modeste, sono in mag-1 Loglor numero gli imputati, lllìeloro difensori e i giornalisti, ICuche non il pubblico. C'è da di-iQpanare un malinconico grovi- togito di corruzione prolungata!R(primavera 1955, gennaio 1957), ! secon alcuni padri che hanno'Rversato somme varianti dalle JF40 alle 150 mila lire per evita- stre al loro figli il servizio mlli- notare, o per favorire la loro re- Vnitenza alla leva legittimando-! la come esonero Per giungere a ciò è stata necessaria la complicità diretta di un funzionarlo- infedele, quella presunta di intermediari e quella indiretta di una sorveglianza amministrativa rilasciata e disinvolta. Il funzionario infe- Ibocopeanririfeagdele è 11 rag Alfredo Zeflllppo, di Caserta, 41 anni, confesso. Lo avrebbero coadiuvato l'ex - maresciallo Giovanni Bonin, 44 anni, e l'Impiegata dell'Amministrazione regionale della Valle Maria Elisa Bionaz, entrambi residenti ad Aosta e che negano. Nomi degli altri imputati: , Rodolfo Marcoz, Giuseppe '.Pertetto Lucianaz, Angelo Ce- risey, Giovanni Barmettes, Giuseppe Rocco Btonaz, Amato Samuele Cerlsey, Tommaso Scala, Attilio Cina, Almonido Letey. Pietro Chenal, Lino Curtaz, Baldassare Graziano Fassin, Callisto Dalbard, EmiIlo Chelllon, Giuseppe Pietro Anselmo Pefey, Giuseppe Cu- li alesenmmAmcateil c vregnpfapnvelllllllllMllllllMIIIMIIIIM MI gnod, Ernesto Fournler, Jovit Emilio Gorret, Giuseppe Revil, Modesto Petitjacques, Emanuele Bredy, Giuseppe Treves, Maria Fughelli ved. Rossi, Giuseppe Giovanni Vicquery, Zaccaria Nex,. Rinaldo Gorret, Lorenzo Berthod, Emiro Ollìer, Narciso Desandré, Dieso Cuaz, Enrico Cuaz, Marcello Quinson, Vincenzo Vierin, An tonlo Presto, Remo Lucianaz, Renato Bertoldo, Carlo Ro? set, Renato Giuseppe Neyroz, Renato Thomasset, Giuseppe Fantone, Vittorio Guerraz, Ne store Colle, Vincenzo Cattelli no, Carlo D'.emoz, Davide Vierin Lo Zeflllppo è un uomo plc- borghese alla commissione di colo- di statura, olivastro, miope Egli ammetta le sue colpe anche oggi come in istruttoria. Per ciò che non ricorda rinvia all'Istruttoria, che conferma in pieno. Ragioniere aggiunto, ma unico impiegato li atto che la firma del commis leva di Aosta, egli entrò in servizio nel 1949 e lo mantenne con lode fino a quando sua moglie, nell'ottobre del '54. mise al mondo due gemelle. Allora, oppresso da carichi familiari, si lasciò tentare da un cattivo consigliere, sia pure in termini generici Egli, diceva il consigliere, avrebbe potuto c arrangiare! » nel posto di la voro che aveva. Ma come? Pare che un doppio trucco sia germogliato spontaneamente nel suo cervello. Uno era semplicissimo: la concessione di falsi esoneri. In appositi stampati di esonero egli segnava il nome di qualcuno che non aveva nessun diritto ad essere esonerato approfittando del MI 11 ■ 111 ■ 11 i 111 ■ 11 ■ ■ 1111 ■ 11111111111 ■ ■ 11 sarto di leva era in bianco. Il presidente sembra molto stupito di ciò, come cosa possibile. Ma sembra che quelle firme fossero date in certis¬ sipc vD11 ■ 1111 ■ 11111 ■ ■ ■ ■ 1111 f 11 ■ ■ 11111111 ■ 1111111111111 ■ 1111 ■ ( I ■ 1111 ■ ima buona fede per casi Improvvisi. C'era poi il caso di revisioni » dovute a ragioni varie. Naturalmente meritate. DI tali « revisioni » Aosta dava T ■ 11 ■ 11 ■ 111 ■ 1111 i 11 ■ I f 111111 ■ I r ■ 111 ■ 111 ■ 111111111D é i a , e n . . n e , n r o a notizia al distretto di Chivasso mediante un modulo con la matrice A e le figlie B e C. La matrice A portava scritto: «Nuova decisione del Consiglio di leva », e rimaneva ad Aosta; la figlia B diceva: « Partecipazione di nuova decisione », e la figlia C: «Abbiamo ricevuto la partecipazione di nuova decisione ». Queste due andavano a Chivasso, e Chivasso restituiva l'ultima. Lo Zeflllppo scriveva nella matrice il nome vero di un « riveduto » e nelle altre due un nome qualsiasi dei suoi protetti. Presidente — I tre fogli non portavano la stessa firma? amputato — Sì, ma io facevo in maniera che-il commissario firmasse separatamente matrice e.figlie. Presidente — E i controlli non si accorgevano mai dei nomi diversi? Imputato — No, perché io distruggevo le ricevute. Il presidente non nasconde la sua sorpresa per il fatto che questa mancanza di documenti non fosse mai balzata fuori in oltre un anno e mezzo di frodi. Ma tutto ciò è già stato assolto come < semplice errore di fatto». Presidente — Lei ha fatto tutte le sue operazioni per denaro, o anche disinteressatamente? Imputato — Evidentemente per denaro, ma ci fu pure qualche errore materiale. E cioè? E' un caso complesso. Il signor Callisto Dalbard, dopo avere versato 150 mila lire per un affare militare non riuscito, le domandò indietro allo Zeflllppo, che viceversa non aveva Incassato nulla. Egli sospettò che le avesse prese il Bonin, il quale glielo aveva raccomandato, e endò»a reclamarle insieme con la moglie. Il Bonin negò, indlgnatlssimo. La donna disse: « Chi va al mulino si infarina », e ci mancò poco che non prendesse due schiaffi. Lo Zeflllppo dovette dare ' le 150 mila lire di tasca sua, 80 in contanti, il resto in cambiali. L'errore materiale' fu questo. Il Bonin, interrogato a sua volta, esclude di avere mal avuto un'utile dalle manovre dello Zeflllppo. Se egli gli mandava, qualcuno, lo faceva perché certo che il suo caso fosse dalla parte del pieno diritto e perché egli facilitasse le pratiche burocratiche per 11 trionfo di questo diritto. In un confronto con lo Zefilippo per l'i errore materiale », il Bonin continua ad accusare lo Zefl lippo di bugia. Ancora più negativa è la Bionaz. Lei conobbe lo Zelilippo,, che abita sopra il plano dì casa sua, nella circostanza di acqua che straripava dall'alto. Ebbì strinsero una relazione di buon vicinato e per due Volte lei portò documenti allo Zefilippo in busta chiusa per il solito acceleramento dei tempi. Ciò fu a favore di Giovanni Barmettes e Angelo Cerisey. Lei non sospettava affatto che con i documenti ci fosse pure del denaro, esattamente per il Barmettes 40 mila lire. Domanda il presidente al Barmettes: < Come si fa a mettere 40 mila lire fra 1 documenti? Fate così tutte le pratiche da voi? ». (Ilarità). Il confronto con tutti gli altri si risolve a favore della Bionaz. Nessuno la conosceva, o soltanto di vista, nessuno le ha affidato incarichi e men che meno le ha dato denaro. Lo Zefilippo è difeso dall'avv. Siggia, 11 Bonin dagli avvocati Demarchi e Bondaz, la Bionaz dall'avv. Andreis. Gli altri, dagli avvocati Chanu, Chabod, Slmonetti, Oberto, Malagutti, Canino, Palmas, Bionaz, Tubere, Salza. Rinviato al pomeriggio di domani, il processo potrebbe concludersi anche sabato, ma c'è poca speranza, allora sarebbe ripreso mercoledì della prossima settimana. Antonio Antonucci L'imputato Alfredo Zeflllppo durante l'Interrogatorio