L'industria e la moda italiane si affermano alla fiera di Lipsia

L'industria e la moda italiane si affermano alla fiera di Lipsia L'industria e la moda italiane si affermano alla fiera di Lipsia Il nostro Paese quest'anno è al 4° posto tra gli espositori occidentali - Gli scambi con la Germania Orientale nel '60 aumentati del 40 per cento rispetto al '59 (Nostro servizio particolare) Lipsia, 9 marzo. La nera primaverile di Lipsia, che ha aperto i battenti sabato scorso, segna quest'anno un altro passo avanti nella sua importanza sul piano degli scambi internazionali. Nel discorso inaugurale il ministro del commercio estero della Germania Orientale, Heinrich Rau, ha messo l'accento sul fatto che la' sempre più forte partecipazione di espositori stranieri alla rassegna di Lipsia costituisce una pròva concreta del miglioramento dei rapporti fra Est e Ovest ed ha assicurato che la Repubblica democratica tedesca, conformemente agli obiettivi del suo piano settennale, farà nel corso di quest'anno tutti gli sforzi possibili per allargare e migliorare le relazioni con Veste- ro e particolarmente coi paesi dell'Europa occidentale. L'Italia, che è quest'anno al quarto posto fra gli espositori occidentali, dopo la Repubblica federale tedesca, la Francia e l'Inghilterra, è rappresentata a Lipsia da una esposizione collettiva della Associazione costruttori italiani di macchine per l'industria tessile (Acimit) e da una cinquantina di espositori individuali che rappresentano in modo particolare i settori della chimica industriale, della alimentazione, dell'abbigliamento e delle arti grafiche. Le macchine utensili dell'industria italiana si sono imposte nettamente all'attenzione degli osservatori commerciali dei paesi del blocco orientale e gli specialisti dell'Istituto per il commercio estero si dimostrano ottimisti sullo sviluppo futuro degli scambi fra l'Italia e i paesi socialisti. La superficie di esposizione è passata da 1058 mq dello scorso anno a 2790 mq. Fra l'Italia e la Germania Orientale esiste un accordo commerciale stipulato il 10 dicembre 1958, che è stato rinnovato anche per il 1961 L'anno scorso il volume di affari commerciali stipulati fra i due paesi aveva segnato un aumento del 40% sul 1959; tutto lascia sperare in un ulteriore aumento per l'anno in corso In un colloquio con i due vicedirettori dell'Istituto italiano per il commercio estero Scala e Regazzi, il direttore della Camera di Commercio della Germania Orientale, Fritz Koch, ha espresso la propria soddisfazione per lo stato attuale delle relazioni commerciali fra i due paesi. Il presidente dell'Acimit, ing. Malaspina, ha espresso al ministro Kerber il desiderio della federazione italiana di sviluppare ulteriormente le relazioni con la Germania orientale e con tutti i paesi de! blocco comunista. Una delegazione parlamentare italiana che si trova attuai mente in viaggio nella Germa-nia Orientale ha visitato la Fiera ed è stata ricevuta dauna commissione parlamenta-re "tedesca. Nel corso dei col- loqui sono stati discussi i principali problemi economici e politici che interessano i due paesi. La Germania Orientale ha frattanto annunciato ufficialmente che parteciperà, con una esposizione collettiva, alla prossima Fiera di Milano. Grande successo hanno ottenuto i nuovi modelli presen tati dai sarti italiani nel corso delle sfilate di moda che si svolgono ogni giorno e costituiscono un interessante con fronto fra le collezioni del mondo occidentale e di quello orientale. I rappresentanti italiani, che vi partecipano per la prima volta, hanno riscosso i più vivi applausi. La stampa della Germania Orientale dedi ca in questi giorni parecchio spazio alla moda italiana-

Persone citate: Fritz Koch, Heinrich Rau, Malaspina, Regazzi