Non tutte le segnalazioni stradali hanno valore di fronte alla legge

Non tutte le segnalazioni stradali hanno valore di fronte alla legge Non tutte le segnalazioni stradali hanno valore di fronte alla legge Assolto in istruttoria un automobilista che superò la linea di mezzeria all'imbocco d'una galleria a Genova (Dal nostro corrispondente) Genova, 8 marzo. Una interessante sentenza istruttoria in materia di circolazione stradale è stata emessa dal giudice dott. Giovanni Becchino, il quale ha negato agli imbianchini il potere di determinare la segnaletica orizzontale e la linea di mezzeria. L'inchiesta ha preso le mosse dalle « imprese » di un automobilista, Mario Riviera di 23 anni, il quale durante una spericolata corsa notturna per le vie del centro avrebbe commesso ben quindici reati, dalla guida senza patente all'eccesso di velocità, al tentato investimento di un vigile che lo inseguiva. Per quattordici reati il giùdice ha trovato sufficienti elementi di colpevolezza, ma per il quindicesimo si è trovato di fronte ad una situazione del tutto insospettata: l'avere oltrepassato la striscia di mezzerìa, infrazione non infrequente nei guidatori, rappresentava reato? Il giudice ha voluto approfondire la cosa ed ha sottoposto un quesito al comune. Chi delibera per la segnaletica stradale orizzontale? Il sindaco? gli assessorati competenti? L'ufficio ripartizione del municipio rispondeva che tutta la segnaletica orizzontale delle strade di Genova viene apposta senza alcun provvedimento del comune e che, quindi, non esistono ordinanze in proposito, nè disposizioni scritte o verbali del sindaco: la cosa è di pertinenza degli operatori — imbianchini dell'officina comunale, diretti da un ispettore di polizia urbana e da un vice-brigadiere dei vigili. Le conclusioni del giudice non si sono fatte attendere. La legge non riconosce nè agli iniiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ispettori di polizia urbana, che sono impiegati comunali, nè al vice-brigadieri del vigili l'autorità di adottare slmili provvedimenti. E allora il dott. Becchino ha impostato la questione nei seguenti termini: i segnali orizzontali che ripetono e sottolineano un obbligo già esistente e giuridicamente valido, come il divieto generale di sorpasso in curve cieche, possono essere apposti da chiunque senza particolari autorizzazioni; ma i segnali che creano nuove norme devono, necessariamente, essere deliberati da un organo competente ad emanare disposizioni del genere. Nel caso specifico l'automobilista aveva superato la striscia continua all'imbocco della galleria, in un punto a visuale libera per un lungo tratto; perciò non avrebbe violato alcuna disposizione, esclusa quella rappresentata dai segni orizzontali. Ma la striscia bianca, come ha dichiarato 11 comune, era stata apposta senza alcun ordine legale. Pertanto va negata la sua validità. Cosi, mentre il giudice ha rinviato a giudizio il Riviera per tutta la serie dei reati commessi, lo ha prosciolto da quella imputazione in base al fondamentale principio che « nessuno può essere punito per un fatto che non è espressamente previsto come reato dalla legge ». c. ra.

Persone citate: Giovanni Becchino, Mario Riviera

Luoghi citati: Genova