La difficile situazione del Genoa in attesa della gara con l'Alessandria

La difficile situazione del Genoa in attesa della gara con l'Alessandria La difficile situazione del Genoa in attesa della gara con l'Alessandria Pubblico in diminuzione a Marassi - Le polemiche su Frossi - I rossoblu in ritiro a Novi Ligure (Dal nostro inviato speciale) Genova, 8 marzo. Il Genoa, che è sceso al quartultimo i>osto della classifica di serie B dopo la secca sconfitta di domenica scorsa a Venezia, sarebbe ancor oggi secondo in graduatoria se i risultati conseguiti sul campo non fossero compromessi dalla nota penalizzazione di sette punti, inflitta al sodalizio rossoblu dal « tribunale » della Federazione calcio. Sette punti, ora, separano il gruppo delle candidate alla promozione in serie A da quello delle formazioni in lotta per evitare la retrocessione. In questo torneo cosi duramente combattuto e forse il più incerto ed appassionante da molti anni a questa parte, il Genoa sta vivendo una nuova difficile esperienza. I calciatori liguri hanno cominciato la stagione sotto l'assillo di vincere ad ogni costo per riscattare il peso della « punizione > ed ora si trovano in condizione di doversi battere — al limite delle loro migliori energie — per non capitombolare ancora più in basso. Lia folla gcnoana, la gran massa di appassionati che per anni ha sorretto e spronato la squadra nelle gare più impegnative contro avversarie di gran nome, dall'Inter al vecchio Torino, dalla Juventus al Milan, dalla Fiorentina alla Roma, ha smarrito la via dello stadio. A Marassi, gente, orinai, ne va poca. Il Genoa nella stagione 195960, dopo i cattivi risultati ottenuti sotto la guida di Busini a di Carter, ricorse all'opera di un tecnico che altre volte aveva raddrizzato le sorti della squadra: Annibale Frossi. Il precedente Consiglio Direttivo rilevò in blocco gli impegni che il Napoli aveva con l'cx-ala olimpionica (una cifra che comprensivamente, si avvicina al milione di lire mensili) e Frossi tentò in extremis di salvare il Genoa dalla retrocessione. Non vi riuscì e l'insuccesso (non di Frossi, ma della squadra) venne in seguito aggravato dalla faccenda ancor oggi non ben chiarita del « processo », che si concluse con la nota penalizzazione. Frossi, restando come volevano gli impegni biennali presi in precedenza dal Consiglio Direttivo poi dimessosi, si accinse a risalire in «A» con una compagine che, al minimo, avrebbe dovuto totalizzare sette-otto punti in più della formazione prima in classifica al termine del campionato. Per evitare che » giocatori rossoblu risentissero in modo troppo evidente dell'* handicap » inflitto al Genoa dai giudici del tribunale calcistico, il Consiglio di Presidenza (Ugo Valpcrga, Mondini, Dapelo, Rinaldo Piaggio e Norisch) decise di ritenere per valida agli effetti dei premi la classifica dei genoani senza la penalizzazione. Niente servì allo scopo. La compagine rossoblu (tartassata anche da una buona dose di sfortuna) non riuscì a recuperare lo svantaggio nel modo desiderato. Invece di puntare ai colpi « pieni », invece di vincere le partite e di incamerare i due punti, Frossi preferì il gioco meno rischioso, preparando temi di manovra prudenti per assicurare alla compagine il risultato di parità. Il tecnico genoano — tutti in città ormai ne sono convinti — mancò di coraggio, di decisione. Si rivelò ancora una volta professionista serio e misurato, abile nel far marciare l'undici in modo da evitare grossi e immediati pericoli, ma insufficiente a guidare la squadra in una córsa veloce e piena di brio. Annibale Frossi non seppe < dare la carica » ai suoi atleti, non capì che le esigenze del Genoa — nella situazione — richiedevano spirito aggressivo e senso del rischio. Ora la squadra rossoblu è alla vigilia di una serie di gare molto importanti: domenica ospiterà l'Alessandria (altra grande < delu¬ sa » del torneo), poi andrà a Mantova, ritornerà a Marassi per affrontare la Sambenedettese e quindi sarà impegnata in una triplice trasferta sui campi del Messina, del Parma e del Catanzaro. I calciatori rossoblu sono partiti nel pomeriggio per Novi Ligure, dove si fermeranno sino al termine della settimana. Il gruppo dei convocati sarà rafforzato domani da due o tre elementi che oggi hanno giocato tra le riserve a Casale. Il dott. Frossi, che deve so sfittare l'infortunato portiere Gallesi e Rivara, collauderà domani gli elementi disponibili in una partita d'allena mento contro i ragazzi della Novese. g. bar. Una parata del portiere del Torino Soldan a S. Vittoria

Luoghi citati: Casale, Genova, Mantova, Novi Ligure, Rivara, Torino, Venezia