Anche Zaccagnini è favorevole alle «superstrade» nel Verbano

Anche Zaccagnini è favorevole alle «superstrade» nel Verbano Parlando ai cento sindaci riuniti a Paìlama Anche Zaccagnini è favorevole alle «superstrade» nel Verbano Il ministro ammette di essere rimasto colpito dell'urgenza di opere di elementare necessità - Un breve raccordo aprirebbe ai piemontesi l'accetto alla Malpenta (Nostro servizio pasticciare) Verbanta, 4 marzo. Dalle superstrade per il gran turismo alle valli devastate dalle alluvioni, alle cascine senza elettricità: questo è il quadro, tutto luci e ombre, che della provincia di Novara hanno dato i cento e più sindaci riuniti nel Kursaal di Pallanza por esprimere al ministro on. Zaccagnini i loro problemi e le loro esigenze. Dalla tribunetta degli oratori giungeva successivamente la voce dei sindaci importanti, di Verbania, di Strésa, che trattavano problemi complessi: le varianti Suna-Intra (720 milioni), il raddoppio della statale 33 (sei o sette miliardi), con una super-stsada panoramica fra Arona e Feriolo, desiderata anche dal Canton Ticino, che qui rovescia Atte colonne di turisti; il cedimento delle sponde del lago, che corrode spiagge, strade ed edifici; una modifica della legge del 1013, che esige una legge apposita per lavori anche modesti di ampliamento e di perfezionamento portuali; ma poi si succedevano al podio sindaci di paesini che esponevano i guai locali dei loro amministrati e parlavano anche a nome dei collegh! confinanti. Abbiamo udito il rappresentante della Valle Vlgezzo ricordare le alluvioni che ogni anno, ripetutamente, devastano la sua valle, e quelli di Antigono, Bognanco, Anzasca, Sempione. « Si provveda a sistemare i corsi d'acqua in montagna e si tracci un piano efficiente di interventi organizzati quando le popolazioni chiedono aluto, evitando lacune, ritardi e confusioni >. Abbiamo ascoltato una piccola statistica dell'Alto Verbano, dove in due paesi, ad Intragna e Auruno, la popolazione è diminuita del 60 per cento in mezzo secolo e il numero dei capi di bestiame si è ridotto rispettivamente a un decimo e ad un quarto. Sulla pittoresca riva del lago, fra Ghiffa e Cannerò, un bollissi mo paese, Oggebbio, chiede non autostrade, non ponti, non stabilimenti industriali, ma la fognatura. <I1 nostro — dice il sindaco con tristezza — po trebbe essere un centro turi stico, ma chi costruisce una villetta o un albergo dove manca la fognatura? >. Anche dai sindaci della Bassa Novarese, di Nibbiola, di Tornaco, sono giunte accorate richieste di aiuti per le strade, le scuole, i telefoni, le poste gli acquedotti, le fognature e la luce elettrica, che manca ancora in molte case. I figli del contadini se ne vanno, abbandonano i campi e cercano lavoro negli stabilimenti. « Restiamo soltanto noi vecchi — ha esclamato il sindaco di Brlona —, che siamo già abituati a leggere il giornale alla luce della lampada a petrolio >. Ma non si creda che la riunione si sia trasformata in un coro di lagnanze. Bisogna riconoscere a tutti i sindaci del Novarese una sobrietà e una dignità tutta piemontese nell'esporre le loro richieste alle autorità che stavano al tavolo della presidenza: il ministro Zaccagnini, 11 sottosegretario on. Scalfaro, il prefetto, dott. Salerno, 11 presidente della provincia, on. Menotti, l'on.. Graziosi, i rappresentanti dell'Ente del Turismo e del Genio Civile. Anche dai centri meno importanti sono giunte indicazioni su problemi di largo respiro. E' toccato al sindaco di Varallo Pombia, per esempio, ricordare che un piccolo raccordo e una modesta spesa collegherebbe la strada statale 32 (Novara-Arona) con la statale 88 (Milano-Gali ara te), aprendo ai piemontesi l'accesso più diretto all'aeroporto della Malpensa e tracciando una nuova via di comunicazione fra Piemonte e Lombardia. E' stato il sindaco di Oleggio a sollevare il problema delle strade interne che i comuni non hanno.la possibilità di sistemare. Sono strade costruite per carri e biciclette: ora vi passano trattori, motociclette, autovetture. Oleggio, con 9 mila abitanti, di cui 4500 abitano in lontane frazioni, ha una rete stradale di ottanta chilometri. Come può provvedervi col suo piccolo bilancio? Perciò il sindaco chiede a favore di tutti i comuni un intervento governativo per le strade slmile a quello accordato per gli edifici scolastici. A tutti ha risposto, prima, sul plano tecnico, l'ingegnere capo del Genio Civile, prospettando le leggi e 1 regolamenti ohe si oppongono alle soluzioni semplicistiche Invocate ed elencando gli stanziamenti fatti dal governo per opere pubbliche nella provincia di Novara dalla fine della guerra ad oggi. Poi il ministro Zaccagnini, portando anche il saluto dell'on. Pastore, ancora indi •poeto, ha pronunciato parole di comprensione e di solidarietà verso le popolazioni economicamente più provate. « E' giusto — ha detto -j- ricordare le opere già fatte, ma è altrettanto giusto guardare all'avvenire e al lavori che devono essere intrapresi ». Ha ammesso di essere rimasto colpito dalla urgenza di opere di elementare necessità: acquedotti, fognature, luce elettrica strade comunali Si persa sempre ad un'Italia settentrionale progredita, attrezzata, ma purtroppo anche in questa bella provincia, che è una delle più settentrionali e delle più laboriose, larghe zone sono depresse. I problemi delia viabilità, se¬ condo Zaccagnini, devono essere risolti con le superstrade per giungere al transiti di confine e con provvedimenti in favore della viabilità minore. 11 rappresentante del governo assicura il suo interessamento per le opere di elementare necessità e di esigenza igienica e dichiara che intende sia difesa la stabilità dei terreni con interventi radicali. « Ogni anno — ha detto — si spendono circa 15 miliardi per riparare 1 danni delle alluvioni ». Nei giorni scorsi 11 ministro ha Invitato il Magistrato del Po a tenere presente che 11 Delta Padano si difende sistemando dapprima le più lontane origini del fiume, e ieri ha presentato alla Camera 11 nuovo progetto di legge per la sistemazione del corsi d'acqua, che dovrà appunto consentire una efficace azione di rimboschimento e arginatura in tutto l'arco alpino. Il nostro paese non è ricco, ha concluso il ministro, e le necessità, dopo tanti anni di trascuratezza e una guerra disastrosa, sono immense: perciò bisogna spendere bene fino al centesimo i fondi che si hanno a disposizione. E' una responsabilità che pesa su tutti 1 ministri e su tutti i funzionari dello Stato. Ettore Doglio

Persone citate: Ettore Doglio, Graziosi, Pastore, Scalfaro, Zaccagnini