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Carica per gioco un fucile e spara sul fratellino di 5 anni Carica per gioco un fucile e spara sul fratellino di 5 anni In una famiglia di calabresi, presso Bordighera - 11 feritore ha dieci anni - Le condizioni della vittima sono gravissime (Dal nostro corrispondente) Bordighera, 4 marzo. fn. a.) Nel primo pomeriggio di oggi, un bimbo di cinque anni, Michele Luca, nato a Rosarno (Reggio Calabria) e abitante a Vallecrosia in via Dritta 12, è stato ricoverato all'ospedale di Bordighera, in gravi condizioni per ferite di arma da fuoco. Poco prima, il piccolo Michele era stato colpito da una scarica sparata dal fratellino di 10 anni, Vincenzo, con ii fucile da caccia del padre. Il bambino è giunto all'ospedale quando aveva già perduto moltissimo sangue. La sua gamba sinistra è quasi staccata dalla coscia e la destra è in parte spappolata. La disgrazia è avvenuta nell'abitazione della famiglia Luca, quando il padre non era in casa. Il piccolo Michele giocava col fratello Vincenzo di 10 anni, una sorellina di 14 e un altro fratello di 7. Ad un tratto Vincenzo staccava dalla parete il fucile da caccia di proprietà del padre. L'arma era scarica ma il bambino estraeva dalla tasca una cartuccia e la caricava. Per intimorire il fratellino, Vincenzo puntava l'arma contro il bimbo ma, mentre rivolgeva la canna verso il basso, il colpo esplodeva e feriva al fianco 11 piccolo Michele, che si trovava a. pochissima distanza dall'arma. La cartuccia doveva essere caricata con pallottole da caccia grossa, che attraversavano la gamba sinistra del bimbo all'altezza della coscia, asportandogli otto centimetri di femore. I frammenti dell'osso colpivano la coscia destra, spappolandola. Giunto in ospedale, il piccolo Michele veniva subito sottoposto ad una trasfusione di circa 450 grammi di sangue e ricoverato in sala operatoria per essere sottoposto ad un lungo intervento. In serata, le condizioni del piccolo ferito erano ancora molto gravi. Forse il bimbo non perderà la gamba, ma è possibile che la sua crescita venga interrotta. Il tragico fatto ha suscitato viva impressione a Vallecrosia, soprattutto fra la colonia calabrese dove la famiglia Luca è molto conosciuta.