La Germania occidentale rivaluta il marco del 4,76 per cento nei confronti dei dollaro di Massimo Conti

La Germania occidentale rivaluta il marco del 4,76 per cento nei confronti dei dollaro Un provvedimento senza precedenti In questo dopoguerra La Germania occidentale rivaluta il marco del 4,76 per cento nei confronti dei dollaro 11 nuovo cambio sarà di 4 marchi per un dollaro, invece di 4,20 - La decisione servirà a ridurre le eccessive riserve valutarie di Bonn - Il ribasso automatico delle merci importate irenerà il rincaro della vita - L'annuncio uiticiale, atteso per oggi pomeriggio, coinciderà con l'arrivo dell'ambasciatore Harriman, inviato speciale del presidente Kennedy (Dal nostro corrispondente) Bonn, 4 marzo. II marco tedesco occidentale è stato rivalutato nella misura del 4,76%. Ciò slgnica che il rapporto con il dollaro americano sarà in futuro di 4 marchi per un dollaro (finora 11 dollaro valeva 4 marchi e 20). La misura della rivalutazione è stata indicata oggi dal Ministero per l'Economia di Bonn seppure in forma ufficiosa. Prima di darne pubblico annuncio, infatti, Bonn vuole informare del provvedimento il Fondo valutario internazionale, l'I.75. IV un funzionario del Governo è partito ieri sera in aereo alla volta di Washington. La notifica ufficiale verrà diramata domani pomeriggio. La annunceranno ai giornalisti il ministro per l'Economia, Erhard, ed il suo collega alle Finanze, Etzel. La derisione di Bonn, preannunciata dalla sospensione delle transazioni valutarie nell'intera Germania, ha provocato enorme sorpresa e perplessi commenti. Come sempre accade in casi del genere, il provvedimento è frutto di una segreta risoluzione presa già la scorsa settimana dal Consiglio della Banca centrale di Francoforte, presieduto dal dott. Karl Blessing. E, sempre nel massimo segreto, al fine di evitare speculazioni valutarie, la decisióne maturò definitivamente nella giornata di ieri, in una seduta del Gabinetto federale. Di una rivalutazione del marco si parlò per la prima volta nel 1957, in seguito alle pressioni della Gran Bretagna e di altri Paesi, preoccupati per gli squilibri delle loro bilance dei pagamenti. Si suggeriva la rivalutazione, tra l'altro, come mezzo per ridurre le potenti riserve valutarie della Germania di Bonn. Se ne parlò a più riprese anche in seguito. Proprio nei giorni scorsi il quotidiano amburghese Die Welt segnalava ai suoi lettori speculazioni valutarie dovute appunto alle voci di imminente rivalutazione. In ogni occasione, però, il ministro Erhard non mancò di dichiarare la sua netta opposizione a provvedimenti del genere. La sua tesi è sempre stata che le € manipolazioni » del marco avrebbero potuto sortire, oltre' tutto, effetti psicologici. Ma si vede che sull'economista Erhard hanno prevalso infine le ragioni dell'uomo politico, e oggi il ministro si è dichiarato pienamente d'accordo con la decisione presa. Secondo indiscrezioni filtrate stasera a Bonn, Erhard però si è battuto fino all'ultimo contro la correzione al corso del marco. Si è così imposta la linea di Adenaucr, inquieto per le critiche americane a Bonn. In un primo momento gli americani avevano accusato Bonn di non voler contribuire sufficientemente al risanamento del dollaro. Anche la « munificenza » del Cancelliere i-crso le richieste di Washington, sempre a favore del dollaro, è stata criticata nei giorni passati dallo stesso Erhard, appoggiato da parte della stampa tedesca. Le ansietà di Erhard riflettono quelle dell'industria. A Dusseldorf, la « capitale » della Ruhr, si è osservato quest'oggi un marcato malumore. Si parla di « doccia fredda » alla congiuntura; si paventano — con l'aumento dei prezzi per i prodotti tedeschi sui mercati mondiali — sensibili contrazioni alle esportazioni della Repubblica federale. Un'altra immediata conseguenza sarà il ribasso dei prezzi per prodotti stranieri sul mercato interno, e quindi una più forte concorrenza. La preoccupazione jiiù viva è stata palesata dai circoli dell'industria mineraria. Il carbone tedesco, che si stava lentamente riprendendo dalla crisi degli anni scorsi, si troverà ora vieppiù esposto alla concorrenza estera. Un alto funzionario di una banca di Dusseldorf ha così riassunto le opinioni del suo adacglcLmtnegativi \ ' ambiente: «Le conseguenze della rivalutazione non sono ancora del tutto prevedibili. Di certo assisteremo ad una « fuga » di forti quantitativi di valuta straniera dalla Repubblica federale, a fine di realizzo ». Le banche temono addirittura momenti difficili per la liquidità. Si assisterà probabilmente anche a vendite di azioni e di obbligazioni in mano di stranieri, seppure entro certi limiti. Nel frattempo, il presidente della Borsa di Francoforte ha proposto ai suoi colleghi di sospendere lunedì prossimo le contrattazioni di azioni e di titoli stranieri a reddito fisso. Sul piano politico la rivalutazione del marco appare come un « benvenuto » all'inviato straordinario di Kennedy, l'ambasciatore Harriman, atteso per domani, domenica, nella capitale tedesca. Massimo Conti

Persone citate: Harriman, Karl Blessing, Kennedy