Proposte del pli al governo per i problemi più urgenti
Proposte del pli al governo per i problemi più urgenti Malagodi presiede una riunione di dirigenti e parlamentari Proposte del pli al governo per i problemi più urgenti Inchiesta sulle necessità future e sullo sviluppo della scuola - Revisione delle esenzioni fiscali e istituzione del contenzioso tributario - Meno tasse agli agricoltori - «Tribuna politica» alla tv (Nostro servizio particolare) \ aRoma, 3 marzo. I dirigenti e i parlamentari del pli si sono riuniti oggi a Montecitorio per esaminare i programmi della prossima attività del governo e del Parlamento. Al termine dei lavori è stato emesso un comunicato con il quale i liberali sollecitano la discussione e l'approvazione di alcuni provvedimenti. Essi aprono l'ordine del giorno chiedendo che siano ra. Fidamente costituite due commissioni di inchiesta parlamentare: la prima sulle necessità e sulle linee di sviluppo della scuola; la seconda sui monopoli, sollecitata dai socialdemocratici. £ Queste inchieste — ha detto Malagodi — rivestono grande importanza per il progresso cìvico della società italiana ». Quest'oggi è stata, praticamente, già « varata > quella sui monopoli presso la commissione della Camera; I liberali hanno, poi, solleci- ] tato la ripresa dei dibattiti po-:litici alla Rai-tv, sotto forma di «Tribuna politica» perma-1nente: e al riguardo risulta!che la decisione è ormai prossima. Entro questo mese di marzo « Tribuna politica » sorgerà sulle ceneri di < Tribuna elettorale». Si stanno deflnen-! do i particolari tecnici della ! rubrica, per evitare che essai si trasformi in un comizio te-, levisivo. Il comunicato liberale chiede quindi che vengano presto approvate le misure che possano assicurare la imparzialità ed il buon andamento dell'amministrazione e del sistema fiscale. In particolare, si chiede che siano < varate » tre proposte di legge che giacciono nel cassetti di Montecitorio e di Palazzo Madama: una riguarda la revisione delle esenzioni fl-scali, che sono una piaga della nostra finanza ; la seconda, vuole la istituzione della giustizia tributaria o contenzioso tributario; e la terza prevede una soluzione dell'annosa questione delle gestioni fuori bilancio, che hanno determinato scandali a non finire. Un « intervento ardito, massiccio ed immediato » è stato richiesto dai liberali in favore dell'agricoltura la cui situazione « è critica ed angosciosa». Che cosa si deve fare? Siccome la maggioranza degli otto milioni di proprietari agricoli non riesce a coprire 'e spese di gestione e siccome la conferenza nazionale dell'agricoltura, fissata per l'undici giugno, si occuperà delle prospettive dello sviluppo agricolo, ma per il futuro, il pli ha chiesto la immediata riduzione del 50 % delle sovrimposte comunali e provinciali e delle addizionali Eca, tanto sull'imposta terreni quanto su quella sui redditi agrari. L'agricoltura ne avrebbe un sollievo di circa 45 miliardi. iiiiuiitiiiiittiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Come si fronteggerà il minore introito? Per il 1961 e il 1962 mediante un aggiustamento proporzionale negli altri stanziamenti e nei tempi di applicazione del * piano verde ». Successivamente il problema dovrà essere riconsiderato, in conformità dei risultati della conferenza agricola. I liberali sanno che gli sgravi preoccupano sempre l'esecutivo e. quindi, mettono le mani avanti. Fanno proposte concrete, come appunto aveva chiesto Fanfa.ni a Malagodi nei giorni scorsi. Da ultimo gli esponenti del pli hanno affrontato questioni politiche, in particolare la crisi del governo regionale siciliano e la giunta di Milano. Essi naturalmente restano fermi a formule di convergenza. Nella riunione si è anche esaminata la lettera del cardinale Siri all'ori Moro per impedire le giunte di centro sinistra. L'on. Bozzi ha detto: < Il punto di vista del pli contrario all'apertura al psi è ben noto, ma il pli non può non vedere con apprensione, per la necessaria autonomia dei- bera valutazione politiche ». in serata il Viminale ha preso posizione sulle istanze lo spirituale e del temporale, l'intervento di un organo della Chiesa in questioni che debbono essere riservare alla lidelle forze liberali, con una nota ufficio sa nella quale, in sostanza, si afferma che « le richieste non sono destinate ad incontrare resistenza da parte del governo, ma piuttosto a incoraggiarlo nel propositi già manifestati ». V. I.
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