L'India progredisce in fretta ma restano tremendi problemi di Piero Martinotti

L'India progredisce in fretta ma restano tremendi problemi Un banco di prova decisivo per la libertà L'India progredisce in fretta ma restano tremendi problemi Il I960 ha visto un aumento senza precedenti della produzione agricola e industriale - La popolazione, tuttavia, cresce più del previsto: ha toccato i 430 milioni - Nel 1965 bisognerà creare posti scolastici per 60 milioni di bambini - La sfida alla Cina: un nuovo «balzo in avanti» da realizzare nella democrazia L'India ha avuto la migliore annata della sua storia. La produzione industriale del 1960 è aumentata del 15 % ristretto a quella del 1959, i raccolti non sono mai stati così abbondanti. I nuovi impianti industriali interessano ormai tutti i settori, dei consumi : dai prodotti chimici alle macchine da scrivere. I progressi più sensibili sono dovuti — come riferisce la rivista americana Time — agli imprenditori privati. La produzione automobilistica e passata da 36.923 veicoli nel '59 a 52.115 nel '60; quella delle biciclette ha superato il milione di unità favorendo una prima modesta esportazione (10.000.) nei Paesi del Medio Oriente. L'acciaio è salito da 1 milione 800.000 tonnellate nel *59 a 2.200.000. Attorno ai grandi centri stanno sorgendo nuovi impianti; lungo i 50 chilometri della strada che unisce Delhi ad Agra è tutto un cantiere. ; L'agricoltura ha toccato le cifre massime previste dal piano quinquennale. Dal '49 al '59 il raccolto dei cereali è salito da 57,6 milioni di tonnellate a 73,5 milioni; nel '60 ha toccato i 75 milioni di tonnellate .ed entro il '65 dovrà raggiungere i 105 milioni di. tonnellate. La mèta richiederà sforzi immensi. La coltivazione dei campi è ancora quasi primitiva in India e la tecnica moderna incontra il maggior ostacolo nella superstizione dei contadini. Solo una paziente opera di- persuasione è riuscita in questi ultimi anni a vincere l'osti lità contro i fertilizzanti, considerati nocivi dalle popolazioni rurali perché « facevano ammalare la terra », Un villaggio rifiutava di irrigare ircampi con l'acqua proveniente da una centrale elettrica perché le turbine avevano assorbito tutta la forza vitale del liquido; quell'acqua « morta » era incapace di far germogliare i semi. Solo di fronte all'abbondanza delle messi otte hute nelle fattorie-guida ; contadini si sono convinti a seguirne i metodi. II bisogno è urgente "e il governo chiede sempre di più per sfamare una popola zione che straripa. L'incre mento demografico ha superato l'attesa. Nel '51 l'India aveva 372 milioni di abitanti ; si calcolava che sarebbero diventati 384 milioni nel '56, 408 nel '61, 465 nel '71 e 500 milioni nel '76. Su queste basi si erano impostati i piani per lo sviluppo economico, ma già nel '56 la popolazione aveva toccato i 391 milioni e gli ultimi dati di quest'anno la fanno ascendere a 431 milioni, 23 più del previsto. Entro quattro anni bisognerà provvedere scuole e maestri per 60 milioni di bambini fra i 6 e gli 11 anni. Sono problemi che danno le vertigini, dai quali dipende l'avvenire del Paese. Solo l'istruzione potrà superare la divisione delle caste, vincere l'arretratezza. Le scuole primarie tra il '47 ed il '56 sono salite da 140.000 a 278.000 e l'istituzione di nuove aule in tutti i 550.000 villaggi dell'India è tra ì punti fondamentali del programma governativo. Oggi quasi nove milioni di giovani frequentano i corsi medi e un milione le università. Sono promettenti inizi, ma non va dimenticato' che per i tre quarti la popolazione adulta è analfabeta. Lunga è la strada che rimane da percorrere e l'immagine predominante nelle campagne è ancora di gente malnutrita, di bimbi ignudi. « L'India si libererà dalla miseria con lo sforzo volontario del. suo popolo » ha ripetuto Nehru annunciando in quésti giorni il terzo piano quinquennale. La disperata volontà di riscatto non basta; occorrono capitali che possono venire solo dall'estero. Il governo vuol tenersi lontano dai due blocchi che dividono il mondo e accetta aiuti da entrambe le parti. Per incoraggiare gli investimenti, Nuova Delhi ha votato una legge che. concede per 5 anni l'esenzione dalle tasse fino al 6 per cento del capitale impiegato. Il nuovo pianò comporterà una spesa di 13.000 miliardi di lire pari a 32.750 lire per abitante. Finora il contri^ buto russo ammonta a 590 lire per abitante, quello occidentale a 10.500 lire. Kennedy ha promesso nuovi ingenti aiuti ed ha sollecitato le potenze alleate a intervenire. L'India costituisce un banco di prova per tutti il ssasvscl paesi sottosviluppati. Pur rimanendo «neutrale», il Paese ha istituzioni democratiche ispirate all'Occidente ed un fallimento economico sarebbe rovinoso per il nostro mondo. La Cina persegue il progresso nel lavoro coatto delle « comuni » ; l'India dimostra che si può fare il «balzo avanti» nella libertà. Piero Martinotti

Persone citate: Kennedy, Nehru