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Dodicenne simulo una rapina dopo over derubato io madre Dodicenne simulo una rapina dopo over derubato io madre /! padre lo trova legato al letto e imbavagliato - Sparite 16.000 lire - Il bimbo ha confessato alla polizia Roma, 1 marzo. Un bambino di 12 anni, Domenico Grassi, ha simulato una rapina per impadronirBi della somma di 16 mila lire che la madre custodiva in un cassetto del comò, nella sua abitazione di via Aurelia 98. Il fanciullo, rimasto solo in casa, si è fatto trovare dal padre — il manovale Antonio Grassi — rientrato nella abitazione verso le 13, legato al letto e con un bavaglio alla bocca. Al padre, il piccolo Domenico ha raccontato che pochi minuti prima due sconosciuti si erano introdotti nell'appartamento; mentre uno di essi lo immobllizzava sul letto, legandogli un fazzoletto alla bocca, raltro rovistava per la casa, o i e n a n o i i o , , l e a l u aprendo i cassetti del comò e impadronendosi della somma di 16 mila lire. Antonio Grassi avvertiva immediatamente la Squadra Mobile e poco dopo alcuni sottufficiali si recavano nell'appartamento. Nel corso di un sopraluogo risultava che ì pochi oggetti preziosi di proprietà del Grassi non erano stati toccati e che mancava soltanto il denaro liquido. Le 16 mila lire costituivano lo stipendio della madre di Domenico, che fa la domestica. Alla polizia il bambino ha ripetuto la versione dell'aggressione aggiungendo di essere stato colpito alla testa con un corpo contundente. In effetti, egli presentava una piccola ferita alla regione occipitale per cui gli agenti lo trasportavano all'ospedale di Santo Spirito per farlo medicare. Il racconto del fanciullo però non convinceva i funzionari i quali procedevano ad lin nuovo interrogatorio. Il piccolo Grassi allora — messo alle strette — dichiarava di avere inventato tutto per impadronirsi dei soldi e potersi godere qualche giorno di bella vita con i compagni. Data la sua minore età la polizia si è limitata a diffidare i genitori ad avere più cura di lui.