Buffon forse ha giocato la sua più bella partita di Paolo Bertoldi

Buffon forse ha giocato la sua più bella partita Buffon forse ha giocato la sua più bella partita Un mese di tempo ad Augelillo: o torna in forma o gli dimezzano lo stipendio - L'oriundo ha assistito all'incontro insieme con Cesarmi « Danova si trovava a due passi di distanza — racconta Buffon mentre cerca di fare entrare tutti gli indumenti da gioco nella valigia. Come ogni marito di questo mondo, alla partenza è stato aiutato dalla moglie in un lavoro del genere. Edy Campagnoli era riuscita a fare stare nella borsa anche le scarpe, Lorenzo non è altrettanto bravo. Deve pregare il massaggiatore Tumela di prendere gli scarponi nel sacco comune. Richiesta accolta. — ... Allora, prosegue il portiere, sul tiro dell'ala destra, mi sono buttato alla disperata ricevendo il pallone sul petto. Non l'ho trattenuto. Chi ce l'avrebbe fatta? Danova ha ripreso, ma prima che calciasse, con la punta dei guantoni, sono riuscito a gettare la sfera in angolo. Sullo slancio il granata mi ha anche colpito leggermente alla nuca. Poco importa. Credo di aver giocato contro il Torino una.delle più belle partite della mia carriera ». <E le altre parate?». « Qualche volta fortuna, qualche altra, me lo lasci dire, abilità. Sul campo granata spesso mi trovo bene. Ricordo che cinque o sei stagioni or sono ho salvato la rete del Milan, per cui ero allora tesserato, in circostanze eccezionali ». L'intervento in due tempi del portiere della Nazionale è stato ieri uno degli episodi più belli ed emozionanti della gara Torino-Inter (e pensare che Buffon pareva fuori forma.'), ma se ne sono verificati molti jaltri. Un tiro di Danova bloccato « nel sette » come dicono i calciatori per indicare l'angolo formato dalla traversa e dal palo, angolo che assomiglia appunto al numero 7; un'uscita sul solito Danova, presentatosi tutto solo dopo essere sgusciato via a Fongaro e finalmente il salvataggio dell'ultimo minuto su Ferrini. Come il granata abbia potuto sbagliare questo goal resta e rimarrà un mistero, ma è pur vero che il difensore è piombato nel posto giusto al momento giusto. L'azione è « fotografata t> nel rioordo di quanti hanno assistito alla partita. Centro di Crippa, Danova allarga le gambe scorgendo il compagno di squadra smarcato, Ferrini quasi accanto al palo, fermo, raccoglie la*sfera e la calcia addosso al portiere. < Mi ero trovato leggermente sbilanciato — racconta il giocatore senza apparire troppo convinto neppure lui dcll't attenuante » — ho ritardato un attimo il momento della conclusione ». In definitiva ha ragione l'allenatore dell'Inter Sterrerà quando dichiara che ha ammirato, i suoi avversari e che il successo contro il Torino ha un valore decisivo poiché i granata corrono con un ritmo tremendo, perché la vittoria è stata ottenuta su un campo dove i giovani che attaccano alla garibaldina sono favoriti nei confronti di chi sente la responsabilità del primato in classifica e perché... Il c mago » (vestito con una mantella impermeabile e cappuccio neri il tecnico dava sul serio'l'impressione di un personaggio medioevale) il « mago, si diceva, viene interrotto nella serie di elogi per i granata da una domanda indiscreta: < Come mai l'arbitro, nel primo tempo, l'ha ammonito? ». « Si vede che voleva dar prova di autorità proprio verso di me », ribatte Herrera, che per suo conto autoritario lo è davvero. Il livornese Picchi, intanto, si dichiara spiaciuto del fatto che suo fratello Leo non abbia potuto muoversi da casa. Leo Picchi è stato giocatore granata e proprio a Torino ha frequentato la facoltà di chvmica-farmaceuttea. Ieri il dott. Picchi era di turno festivo nella sua farmacia di Livorno. L'unico nerazzurro che non si sia pronunciato sul confronto è la « riserva » AngeHllo. La guerra fredda con Herrera continua. < Parla lui per tutti — ha detto l'italo-argentino che non era stato messo in formazione — io non posso né voglio aggiungere una- sillaba». < E' vero che il prossimo anno ti, vedremo nella Juventus? ». Angelino non risponde. Dovrebbe però spingere la sua prudenza anche all'uso degli occhiali da sole. Uno sguardo, talvolta, è più eloquente di un discorso. Si è saputo, del resto, che Herrera ha dato all'attaccante un mese di tempo. In questo periodo o Angelino ritorna in forma oppure si trova lo stipendio ridotto al minimo. L'oriundo è seccato: nell'Inter non vuol più rimanere. Piuttosto torna in Argentina; meglio ancora, spera di essere ceduto ad altra squadra. A questo proposito in tHa Filadelfia si è visto l'oriundo seguire la partita stando accanto a Cesarmi. E si sa che l'ex-direttore tecnico dei bianconeri ha parlato e parlerà sempre bene della Juventus, anche se da Madrid qualche proposta l'ha avuta per il Real. Comunque inutile per ora slittare nel campo delle novità possibili nella prossima estate. Ritorniamo a TorinoInter e intervistiamo Balleri nello spogliatoio granata, dove il mediano è passato ad esprimere gli auguri di buon anno ai suoi compagni di poche settimane or sono. < Avreste meritato di pareggiare, almeno, o magari di vincere — afferma- — Lo hanno riconosciuto quasi tutti i miei colleghi nerazzurri*. Santos ringrazia ma risponde che il suo sogno è di sentirsi dire: < Hai vinto solo per fortuna*. Finora la sorte è stata spesso contraria ai suoi atleti. Tutto sommato, all'allenatore-rivelazione dell'attuale campionato non spiacciono però i complimenti che sa meritati. Iti inizio di stagione soltanto il presidente Morando aveva fiducia in lui. Ora sotto la sua guida, il Torino fa blocco ed i giovani, da Cella a Suzzacchera, da Scesa a tanti altri, giocano e corrono con una resistenza sorprendente. Ieri vi sono state due sole eccezioni. Ferrini e Vieri. Il primo è stanco. Ha disputato le trentotto partite della scorsa stagione, le gare degli olimpici, e quelle in' Nazionale. Quest'anno non ha ancora avuto un turno di riposo. In quanto al portiere Vieri, egli è stato tradito da un bel tiro imprevisto e scoccato da distante. Il fondo gelato e la neve che cadeva hanno fatto il resto. Novanta minuti di vigoroso gioco granata sono stati superati da pochi secondi di sfortuna. E' un bilancio sbagliato: dal punto di vista della matematica e soprattutto nei confronti dell'andamento della gara. Paolo Bertoldi

Luoghi citati: Argentina, Augelillo, Filadelfia, Livorno, Madrid, Torino