I dipendenti dei comuni e delia provincia scioperano per protestare contro le mutue

I dipendenti dei comuni e delia provincia scioperano per protestare contro le mutue I dipendenti dei comuni e delia provincia scioperano per protestare contro le mutue Sono 11 mila, 7 mila del nostro Municipio - Funzionano i servizi essenziali - La solidarietà e l'appoggio del sindaco Peyron - In sciopero anche gli impiegati finanziari I dipendenti del Municipio di Torino, della Amministrazione provinciale, dell'Ente comunale di assistenza e di tutti i comuni della provincia sospendono oggi il lavoro per l'intera giornata. Lo sciopero, che ha carattere nazionale, è stato promosso dalla Cgll, Cisl e Uil per protesta contro la Mutua di categoria (Inadel). Nella nostra provincia i lavoratori interessati all'agitazione sono oltre 11 mila: 7 mila del comune di Torino, 1200 degli ufllci della provincia, 147 dell'Ente comunale di assistenza e circa -3 mila del comuni della provincia. In considerazione del fatto eliclo sciopero non è rivolto contro le pubbliche'amministrazioni, ma riguarda una vertenza con la Mutua, i sindacati hanno autorizzalo il funzionamento dei servizi essenziali. Nel Municipio di Torino oggi restano aperti: Anagrafe: limitatamente alle verifiche anagrafiche occorrenti per le denunce di morte; Stato civile: denuncia dei decessi, atti di morte, servizi cimitero; Igiene: bollo ricette, guardia medica, controllo sanitario mattatoio, mercato ittico, stazione disinfczione, distribuzione insulina; Illuminazione ' pubblica: erogazione; Asili comunali: al completo; Vigili urbani; Mercati ecc. Circa i motivi della vertenza In un comunicato dei tre sindacati è detto: «La già insufficiente assi stenza sanitaria dell'Inadcl è sta ta peggiorata a partire dal lo gennaio. L'Istituto ha disposto gravi restrizioni nelle prescrizioni del medicinali, in modo che numerosi farmaci di forte consumo, neces sari alla protezione della salute degli assistiti, non vengono più concessi >. In particolare i lavoratori chiedono: l'estensione dell'assistenza diretta in tutti i comuni, l'abolizione del limiti annuali di assistenza sanitaria (che ora sono di 180 giorni per i dipendenti e di 120 giorni per 1 familiari); la eliminazione del ciclo di malattia; la partecipazione maggioritaria dei lavoratori all'amministrazione dell'Ente; un contributo del Go verno per risanare il deficit di bilancio dell'Inadcl, ecc. L'argomento è stato discusso ieri sera dal Consiglio comunale in seguito a due interrogazioni presentate dal de Grosso, Fantino e Bodrato e dai socialisti Ca stagno e Alasla. Il Sindaco ha risposto di essersi interessato personalmente della questione presso il ministero degli Interni. L'Ente sostiene che la situazione anziché peggiorare, è migliorata. L'avvocato Peyron ha promesso il mas sip.o appoggio ai lavoratori ed alle loro rivendicazioni, dando atto ai dipendenti di aver cercato di attutire gli effetti dello sciopero esonerandone le categorie indispensabili. — Da stamane sono in sciopero per due giorni anche i dipendenti degli Uffici finanziari (Intenden za, Ufficio tecnico erariale, Imposte dirette, Tesoro, Ragioneria, Imposte indirette e tasse). Gli appartenenti alla categoria sono 1500 a Torino e 4 mila in tutto il Piemonte ripartiti in 250 urtici. Le rivendicazioni sono raccolte in due punti: 1) l'approvazione del disegno di legge che aumenta il numero del personale rimasto agli effettivi dell'anteguerra, nonostan te che il lavoro sia molto cresciuto con le pratiche delle pensioni, i danni di guerra, l'imposta entrata e la Vanoni; 2) miglioramenti economici sulla base di quanto già concesso al dlpen denti del ministero della Guerra, al cancellieri, ni maestri elementari ecc. (sostituzione dei diritti ca suall con una conveniente indennità finanziaria da 10 a 50 mila lire mensili a seconda delle qualifiche e dell'anzianità di servi zio).

Persone citate: Bodrato, Fantino, Peyron, Vanoni

Luoghi citati: Piemonte, Torino