Il sindaco risponde eon fermezza alle critiche dei comunisti sul '61

Il sindaco risponde eon fermezza alle critiche dei comunisti sul '61 Il sindaco risponde eon fermezza alle critiche dei comunisti sul '61 La polemica per il versamento di 300 milioni a "Torino '61 „ • L'avv. Peyron: «Il severo controllo nostro e governativo garantisce la regolarità amministrativa; ora il dovere di tutti è di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo» Il Consiglio comunale, riunitosi ieri alle 18, è ritornato sulla vertenza ' sindacale dei tranvieri, già discussa nella precedente seduta. Il sindaco Peyron ha letto in.a dichiarazione in cui, «richiama; « concedi «i quali l'Amministrazione i-.tcnde attenersi di liberta di sciuperò, libertà di lavoro, libertà sindacale, continuando a rifuggire da discriminazioni di qualsiasi genere j, manifesta la sua c solidale vicinanza a coloro che sono itati vittima di violenze ». Dopo lapin-ovazione di alcuni provvedimenti di ordinaria amministrazione, il consigliere comunista Novelli ha chiesto la sospensione di due delibare relative a fondi per il Comitato « Torino '61 » per le celebrazioni del centenario, c ulnieno finché non siano stati forniti chiarimenti e garanzie circa l'organizzazione ». Quindici giorni fa si è stabilito di allestire una Mostra della moda che costerà sui 500 milioni. La Giunta di «Torino '61. ha preso la decisione senza attendere l'approvazione ilei Comitato, di cui fa parte il consigliere comunista. Questi prende spunto dall'episodio pei criticare tutto l'insieme delle manifestazioni. A lui si aggiunge l'on. Sulotto, il quale annuncia che la prossima settimana i parlamentari comunisti chiederanno la pubblica discussione del problema alla Camera. Il prof. Lamberto tpsi) nota che. tra l'altro, è stata costituita a "Torino '61" cuna società finanziaria presieduta da persona tute gerrtnia l'avv. Cravero. dovrebbero esserci tutte le garanzie:. L'assessore prof. Jona, che di quella società fa parte assicura: « Potele essere più che tranquilli, 1 capitali verranno amministrati con il massimo rigore! ». L'on Quarello (de) osserva che la discussione è Incompleta, si basa su notizie di parte e, soprattutto, 6 tardiva. « Non dico che tutto sia perfetto; ma a duemesi dall'inizio delle celebrazioni, abbiamo il aovere di compiere ogni sforzo per il meglio, senza sollevare ostacoli!». Anche l'on. Alpino (pli) cniede si faccia tutto il possibile per giungere in porto a tempo: «Critichiamo pure ma in senso costruttivo ». L'on. Castagno (psi) pur confermando le critiche, dichiara d| votare a favore per non arrestare I lavori. Risponde a tutti l'assessore alle manifestazioni '61 ing. Bosso. « Basti rilevare — egli ha detto tra l'altro — che il Palazzo polla Mostra ilei Lavoro è opera di tale grandiosità e valore da costituire du sola un importante richiamo sui piano mondiale >. Si duole elm l'edificio non possa essere utilizzata in futuro per l'auspicalo centro di addestramento professionale. Dono l'intervento dell'on. Chiaramello (psi) e di numerosi consiglieri, chiude la discussione il sindaco che rileva anzitutto l'impostazione prettamente politica d^e-'i guacchi; poi dichiara: «Le delibero presentate al Consiglio stasera, rispetti* amente di 250 o di 50 milioni, rappresentano soltanto due rate di finanziamenti già approvati dallo stesso Consiglio. Se non venissero confermate, il fatto sarebbe cosi grave che potrei vedermi costretto a lasciare questo posto » Alla critica di avere inserito, in una relazione sulle spese sostenute dalla città per 11 '61, opere pubbliche comunque indispensabili ed attese, risponde che si è voluto semplicemente dimostrare che Torino in quel settore ha fatto da sola e che il contributo del cittadini ha consentito di affrettarne l'esecuzione tempe-stiva. L'avv. Peyron assicura con energia che il severo controllo locale e governativo garantisce al massimo la regolarità amministrativa. Quanto alla Mostra della moda, precisa che lìno.a sono stati concessi dal Comune soltanto 20 milioni, gli altri non verranno consegnati senza complete giustificazioni. : La città non si 6 sottratta ai suoi impegni. — egil conclude — né intende sfuggir,' alle proprie responsabilità. Il dovere di tutti è oggi di rimboccarsi le maniche e lavorare senza sosta sino alla line! >. Messe al voti, le delibere sono approvate con 42 «si», 16 ilio» e 7 astensioni.

Persone citate: Bosso, Castagno, Chiaramello, Cravero, Novelli, Peyron, Quarello, Sulotto

Luoghi citati: Torino