Due illustri medici francesi dicono "Non vaccinare i figli è un delitto"

Due illustri medici francesi dicono "Non vaccinare i figli è un delitto" f>e himhe morti» a Madrid di vaiolo Due illustri medici francesi dicono "Non vaccinare i figli è un delitto" E' una responsabilità grave, paragonabile ad una forma di mancata assistenza - Gli incidenti dovuti ad intolleranza o ad altra causa sono rarissimi - Tetano, polio, difterite e pertosse quasi scomparsi con il vaccino (Nostro servizio particolare) l'arici, 25 febbraio. In tema di vaccinazione preventiva, due illustri studiosi francesi — i professori Lepine e Mande — hanno tenuto all'Associazione medica e chirurgica una conferenza per tranquillizzare i genitori turbati dalle recenti infezioni (una delle quali mortale), registrate in I sun dispensario parigino. Il sue 1 I bj asrco dell'intervento è questo: ogni vaccinazione può comportare un minimo di rischio, ma cosi piccolo che non lo si può assolutamente paragonare «1 pempericolo, gravissimo, di lascia-|hre i bambini alla mercé della malattia. Privare i propri figli del siero, per un'assurda paura ingigantita da un incidente che si deve considerare dsl tutto eccezionale, è un vero delitto. Proprio ieri l'Organizzazione mondiale della Sanità ha segnalato due casi mortali di vaiolo a Madrid: tlvcItJchavdue bimbe, una delle quali era j nappena tornata dall'India ed aveva sostato a Roma. tLepine (creatore del vaccino antipolio francese) e Mande hanno ricordato che la nozione di protezione dalla malattia fu, ai tempi dì Pasteur, una vera rivoluzione del pensiero e dei costumi, e che la possibilità di premunirsi rappresenta uno del privilegi maggiori dei popoli evoluti. La vaccinazione obbligatoria fin dalla prima infanzia è, nei paesi civili, un fattore di incremento demografico, perché garantisce ogni anno la sopravvivenza di migliaia di bambini; nei paesi meno progrediti il tetano, la difterite, la pertosse o la polio costituiscono ancora veri flagelli. Nell'ultima guerra, si registrarono fra tutte le forze armate americane solo cinque casi di tetano; durante la riconquista delle Filippine, non vi fu alcuna infezione tetanica nell'esercito degli Stati Uniti, mentre fra la popolazione locale (che non era stata vaccinata) i morti per tetano furono 450. Quanto al'u. difterite, fino al 1945 (quando la vaccinazione divenne obbligatoria) si presentavano in Francia 50 mila casi all'anno, cinquemila dei quali con esito letale. Negli ultimi tempi la media è di 300 casi annuali, tutti in bambini non vaccinati. Nel 1958 scoppiò alle porte di Parigi una epidemia di difterite: ne furono colpiti 45 fanciulli non vaccinati, e cinque di essi morirono. « Si sarebbe potuto scrivere nei giornali che la causa di quel decessi fu la negligenza — ha esclamato con enfasi il prof. Mande — così come s'è scritto a proposito delle complicazioni sopravvenute dopo una vaccinazione e di cui conviene ricordare che succede una volta su un milione ». La malattia più mortale fra i neonati, o i più piccini, rimane la pertosse; nel 1959 ha ucciso in Francia 290 bambini. Un'esperienza condotta in Canada dimostra che la vaccinazione garantisce un'immunità particolarmente elevata: su 100 mila vaccinati, solo 55 contrassero la malattia e non vi fu alcun decesso; su 100 mila non vaccinati, i casi di pertosse furono 1574, di cui quindici mortali. La vaccinazione contro la < tosse asinina > deve esseve fatta UashntpLlvcqdgpnslpppspdCEctnl«batTcassai I precocemente: gli esperimenti dei pediatri francesi provano che i bimbi sotto i sei mesi reagiscono assai bene al siero, e che perciò conviene iniettarlo quanto più presto è possibile. Negli ultimi cinque anni, 25 mila bambini sono stati vaccinati negli .asili di Parigi contro la pertosse, e senza il minimo incidente; e dal 1939 ad oggi la letteratura medica di tutto il mondo riferisce solo diciannove casi di morte che sembrano dovuti a choc sopra"venuto dopo l'iniezione preventiva: diciannove decessi su 60 milioni di vaccinazioni! Le cause dei rari incidenti, mortali o non, seguiti ad una vaccinazione qualsiasi, secondo Lepine possono essere molteplici: 1) Sovente si tratta di una coincidenza fortuita: una bimba deceduta di recente a Parigi dopo una iniezione antipolio, in realtà era morta per una compressione cerebrale provocata da un tumore; 2) Alcuni incidenti sono do-i vitti, indirettamente, al vacci- no: si tratta di casi di « gran di allergie», più frequenti per , ,,„ ,_. „ \,„„„ ^; ™;,„„u; 1 vaccini a base di microbi |(pertosse) che per quelli a ha- se di anatossine (difterite, te-j tano); i3) A volte accade che un vaccino riveli una infezione latente: ma può succedere anche con un'infreddatura od uno choc : 4X Infine, si registrano casi invero rarissimi di errori compiuti nella tecnica della vaccinazione: in genere provocano infezioni di varia natura, e soprattutto ascessi, ma è ben difficile che siano mortali. Quali conclusioni trarre dalla conferenza dei professori Lepine e Mande? Una, innanzi tutto: che i genitori od i medici i quali si astengano dal far vaccinare un bambino assumono una pesante rea pensa¬ bilità, senz'altro paragonabile ad una forma di mancata assistenza ad una persona in pericolo. dr. Escoffier-Lambiotte Copyright di c Le Mondo» e pur l'Italia de « La Stampa »

Persone citate: Escoffier, Lepine, Pasteur