Una professoressa ridotta in lin di vita dal tram mentre va a scuola con gli allievi
Una professoressa ridotta in lin di vita dal tram mentre va a scuola con gli allievi ULTIME § CRONACA Una professoressa ridotta in lin di vita dal tram mentre va a scuola con gli allievi Un'altra sciagura: una bambina di due anni muore per ustioni di acqua bollente Alle 8,20 di ieri mattina, un'insegnante di francese, la professoressa Adele Parretta di 62 anni, abitante in corso Sebastopoli 166, scendeva in via Nizza angolo corso Spezia da un filobus della linea 54: e subito dopo attraversava la sede tranviaria per raggiungere il vicino istituto « Galileo Galilei ». In quello, dalla sua sinistra, arrivava una vettura della settima linea, guidata dal manovratore Giovanni Carello. Il1 Carello era convinto che la professoressa andasse avanti e si al lontanasse dai binari. Invece la signorina si spaventava e faceva, all'improvviso, un passo indietro. Il tram, nonostante una disperata e inutile frenata «in extremis » del manovratore, la investiva con violenza e la scaraventava al suolo, ad alcuni metri di distanza. La professoressa batteva la testa sull' asfalto e restava esanime, con una larga ferita in mezzo al cranio. All'incidente assistevano, atterrite, decine e decine di persone: fra queste alcuni ragazzi del primo corso dell'istituto «Galilei», suoi allievi. Uno di essi, pallidissimo, lasciava cadere a terra 1 libri, gridando: « E' la nostra insegnante! ». In soccorso della sventurata si precipitavano in molti, si fermava subito un automobilista, l'impiegato Luciano Brancaleone. abitante Ih via Candido 45: il Bran- jcaieone, deposta la professoressa sul sedile posteriore, raggiunge va in pochi minuti, a fortissima andatura, l'ospedale delle Moli Inette. Qui le condizioni della signorina Parretta apparivano molto gravi. I medici del pronto soccorso le riscontravano la frattura della base cranica e la ricoveravano con prognosi riservata. Più tardi veniva ricoverata nella clinica del prof. Borsotti. Al suo capezzale accorrevano il fratello, ufficiale della Guardia di Finanza, e la cognata. In serata il suo stato si manteneva preoccupante. — E' deceduta ieri pomeriggio al Mauriziano la piccola Chiara Ragusa di 2 anni; il 30 gennaio scorso aveva riportato gravissime ustioni cadendo nell'acqua bollente. Era nata a Poggiorsini di Bari e i genitori l'avevano condotta a Torino, appena di pochi giorni, quando erano Immigrati nella nostra città chiamati da parenti. Vivevano in nove in un alloggio al secondo piano di via Osasco 55. Sei mesi fa i coniugi Nicola e Maria Ragusa — lui, manovale, ha 26 anni; egual età la moglie casalinga — hanno avu to un altro tiglio Antonio. Il pomeriggio del 30 gennaio Maria Ragusa stava lavando in bagno ed aveva messo sul lavello una pentola piena di acqua bollente. La piccola Chiara guardava. Non si sa conio abbia fatto, riuscì a far cadere la pentola e qualche spruzzo le fini sulle gambe. Spaventata e dolorante con alte urla tentò di allontanarsi, ma scivolò e si sedette sul pavimento dove s'era sparsa l'acqua caldissima. La madre, che un attimo prima era rimasta terrorizzata al veder la pentola rovesciarsi e quasi non credeva che l'acqua non avesse investito la sua bambina, si illuse che il pericolo maggiore fosse scampato. Invece in pochi minuti le teneri carni di Chiara furono una piaga. Parretta
Persone citate: Adele Parretta, Borsotti, Carello, Giovanni Carello, Luciano Brancaleone, Maria Ragusa, Parretta
Luoghi citati: Bari, Poggiorsini, Ragusa, Torino
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