Il decreto che scioglie il Consiglio di Novara

Il decreto che scioglie il Consiglio di Novara Il decreto che scioglie il Consiglio di Novara £'* stato pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale,, Roma, 21 febbraio. La <. Gazzetta Ufficiale » pubblica oggi il decreto presidenziale 6 febbraio 1961 che scioglie il Consiglio comunale di Novara e procede alla nomina del vice-prefetto ispettore, dottor Luigi Farrace, a commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune fino all'insediamento del nuovo Consiglio comunale. Il decreto del Presidente della Repubblica è accompagnato dalla relazione, a firma del ministro dell'Interno on. Sceiba, con cui viene motivato il richiesto scioglimento del Consiglio. « Il Consiglio comunale di Novara, costituito per legge di 40 membri — dice testualmente la relazione — è risultato composto, in base alle elezioni del 6-7 novembre scorso, da 20 consiglieri delle correnti politiche di sinistra, da 19 delle correnti politiche di centro e da uno delle correnti politiche di destra. Si è venuta in tal modo a determinare, in seno al predetto Consiglio, una situazione di forze contrapposte, singolarmente prive d'una decisiva prevalenza numerica, le cui profonde divergenze hanno reso impossibile, nonostante la formale diffida del prefetto, l'elezione del sindaco e della Giunta municipale e, conseguentemente, il funzionamento stesso dell'amministrazione neo-eletta. « Infatti, nella prima adunanza, tenuta il 16 dicembre i 1960, il nuovo Consilio coninj naie, dopo aver provvt'juto alla! convalida degli eletti, proce-1 deva alla nomina del sindaco,; senza peraltro, che alcuno dei consiglieri conseguisse — sia nelle due votazioni libere che in quella di ballottaggio — la maggioranza di voti prescritta dal terzo comma dell'art. 5 del testo unico 16 maggio 1960, n. 570; mentre la seduta di seconda convocazione, fissata per il 23 dicembre, veniva dichiari ta deserta per mancanza del ' quorum " di intervenuti pre¬ /isto dal quarto comma della connata disposizione di legge. La Giunta uscente, allora, diceva un'ulteriore seduta per il 10 gennaio 1961. ed il prefetto, allo scopo di porre il consiglio comunale di fronte alle responsabilità ad esso derivanti dall'inosservanza di pre. cisi obblighi di legge, rivolgeva al consiglio stesso esplicita diffida — ai sensi e per gli effetti dell'art. 323 del testo unico Ji'15 della legge comunaie e provinciale — a procedere all'elezione del sindaco, a scanso dei provvedimenti di rigore previsti dalla predetta disposizione, «Neppure tale estremo tentativo, però, sortiva gli effetti voluti, poiché dopo una vivace discussione, che serviva soltr to a confermare, per dichiarazione "egli stessi esponenti l'im- dei gruppi contrapposti P°ssibiHtà(di «JP <lu.a,s'as.1 conJ" promesso tr?. di essi e la ìnelut[abimà fl . m ,;esimi ricono. sciuta de„a gestione commis. Saria]ei una parte dei consiKijeri abbandonava l'aula, ve nendo così a mancare, anche in questa seduta, il prescritto numero legale di presenti ai fini della elezione del sindaco, « Jl Prefetto, pertanto, consi derato che il predetto Consi Sii" ha persistito — nonostante formale diffida - nel vio-l lare un tassativo obbligo legge, e che la paralisi funzionale che lo travaglia costituisce grave pregiudizio per gli interessi dell'Ente, ne ha proposto lo scioglimento a norma de' citate art. 323, provvedendo, nel contempo, alla sospensione del Consiglio stesso ed alla nomina di un commissario per la provvisoria gestione del Comune, ai sensi dell'art. 105 del regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 2839 « Attesa la manifesta carenza del Consiglio comunale di Novara di fronte ad un preciso ed essenziale adempimento prescritto dalla legge, si ravvisa la necessità — onde ovviare, in modo risolutivo, ad una situazione antigiuridica che pregiudica gravemente gli interessi del predetto Comune — di far luogo al provvedimento proposto. In tali sensi si è anche pronunciato il Consiglio di Stato col parere espresso nell'adunanza del 31 gennaio 1961. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. 111.ma l'unito schema di decreto, con il quale si provvede allo scioglimento del Consiglio comunale di Novara ed alla nomina di un commissario straordinario per la prov visoria gestione del Comune stesso, nella persona del vice prefetto ispettore dottor Luigi Farrace ».

Persone citate: Consi Sii, Luigi Farrace

Luoghi citati: Novara, Roma