Lampeggiatori che abbagliano o che non si vedono di giorno

 Lampeggiatori che abbagliano o che non si vedono di giorno NOTIZIE SULL'AUTOMOBILE Lampeggiatori che abbagliano o che non si vedono di giorno i segnali di svo la o di arresto risii tai.o taivo>ta troppo torti di notte o troppo deboli con la luce solare - Convegno di tecnici nel deserto ' deli Arizona per dimostrare ia nrt esstà di rMerenzare I intensità luminosa degli apparecchi - Contributo al problema della strada colorata Sarà successo a tutti gli automobilisti di non scorgere che all'ultimo momento la segnalazione lampeggiante di sTolta o quella di stop di un veicolo che precede (specie se questo è di vecchia fabbricazione) nelle ore diurne e per contro di rimanere quasi abbagliati o almeno disturbati, di notte, dalle analoghe segnalazioni luminose emesse da vetture moderne. E', ripetiamo, una constatazione facilmente riscontrabile ogni giorno, un inconveniente che può avere gravi conseguenze per la sicurezza di marcia. Non si tratta di illusione ottica. I dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva rispondono a precise norme di legge per quanto riguarda la loro posizione, il sistema, l'orientamento, il colore e la intensità della luce emessa, ma non esiste uniformità di disposizioni tra le leggi dei vari Paesi. Per rimanere al caso qui considerato, il regolamento del Codice stradale italiano prescrive per gli indica 'Jori di direzione posteriori e !'n'eraH <di colore arancio) 'un'intensità luminosa compre- i sa tra un minimo di 15 candele, e un massimo di 200 candele; per gli indicatori anteriori (luce bianca) da t5 a \00 candele; per la luce di arresto (rossa) da 15 a 100 candele. Supponendo che il costruttore degli apparecchi citati si attenga a valori di intensità luminosa prossimi ai minimi prescritti, la percezione della segnalazione sarà buoni nelle ore notturne,, ma appena sufficiente in determinate condizioni di luco (per esempio con il sole negli occhi). Per contro, se l'intensità è calcolata per i valori massimi, di giorno tutto andrà bene, ma al buio si potrà essere lievemente abbagliati, particolarmente quando all'accensione dell'indicatore di direzione si aggiunge quello di arresto — cosa del tutto normale. I fabbricanti di questi apparati di illuminazione conoscono perfettamente i termini del problema, e ci risulta che i più importanti di essi hanno allo studio sistemi per diffe¬ rese< ntrovedificubrtec« ga lor renziare l'intensità luminosa secondo valori < giorno » e < notte », soluzione che peraltro dovrebbe preventivamente venir sanzionata da una modifica al Regolamento di Esecuzione del nuovo Codice Sembra anzi che-l'orientamento dei tecnici sia per segnalazioni « giorno » con minimo uguale a quello < notte » ma senza valore ìnassimo, .e che sia neces- sarto stabilire un rapporto di almeno lai tra i due valori estremi. ' In altri termini, sembra opportuno arrivare alla possibil'tà di attenuare nelle ore notturne la intensità luminosa delle segnalazioni di arresto e di direzione, oppure — più razionalmente — di elevarla per l'impiego di giorno. Le uniche perplessità riguardano la visibilità al crepuscolo e, sul piano economico, il costo elevato di simili apparecchiature a luce differenziala, che ne renderebbero onerosa l'applicazione sui piccoli veicoli. Recentemente, si è tenuto a Phoenix, nell'Arizona, un convegno internazionale di tecnici specializzati proprio per approfondire il problema, che i costruttori inglesi e americani paiono decisi a risolvere nel senso anzidetto. Nella stessa occasione, sono stati effettuati in una località desertica (dove si dice che le condizioni di visibilità rimangono permanentemente inalterate) esperimenti scientifici con l'ausilio di speciali apparecchiature di controllo per determinare i valori più appropriati di intensità luminosa. * * George Rommeij, presidente del Gruppo American Motors Corporation che, com'è noto, è stata con la « Rambler » la prima Casa americana a rea- ■ . , compact cars », ha , un'iniziativa davvero sin- » , h trova hj riscon. ^ ne'„Q g,orfa ^elvindustria automobilistica. Al fine dichiarato di « venire incontro ai clienti che dimostrano fiducia nei nostri prodotti», ma evidentemente per cercare di aumentare le vendi te di vetture Rambler (nell'ut- Qmi(j flnangiario oli utui s \ deU,American Motors sono di- minuiti di quasi 12 milioni di o \doUari circa sette miliardi e i -1 meKgo di lire rispetto all'eser-'(,jsjo preccdentC), G. Rommcy , | ha ann,mcjato un piano che -1 prevede l'assegnazione ai clien, di Buoni di Risparmio Na-! st0?la(i ,-n quote proporzionali all'aumento delle vendite Ad , ' esempio l'acquirente di una - ! Rambler riceve 25 dollari in . Buoni di Risparmio se in quel à j mese si è verificato un aumena'fo di almeno il 10 per cento à I nelle immatricolazioni di Rami -bler in confronto allo stesso - mese dell'anno precedente .' Il dieci per cento costituisce il lìmite minimo, al di sotto del quale l'American Motors non pagherà alcun « premio >. Il caso-limite previsto è di incrementi del 50 per cento, che darebbe al cliente un rimborso in Buoni pari a 125 dollari (77.500 lire). Le reazioni della Borsa di New York alla trovata dell'American Motors Corp. sono state piuttosto caute, per non dire fredde, mentre un certo interesse si è manifestato so prattutto tra i rivenditori e ,agenti della Casa. Si ricorda che già nel 191S\Henry Ford fece qualcosa del genere, elargendo a ogni cliente una cifra pari a 50 dollari per vettura, con un esborso complessivo di 15.1,00.000 dollari. Sempre in tema dì industria americana, sono stati resi noti i dati di produzione del 1960 che ha raggiunto la cifra riti7.893.221 unità, di cui 6.694.306 |vetture. L'aumento rispetto al 1959 è stato del 17,9 per cento Ma le giacenze invendute pare avessero raggiunto nel dicem¬ bre scorso il milione di auto- !veicoli Il maggiore incremento produttivo sull'anno precedente è stato registrato dalla Chrysler (38 per cento), senilità dalla General Motors (25%); la Ford segnala un aumento del solo 8%, mentre è in preoccupante flessione la Studcbaker - Packard (31% in meno). * * In una preceaente nota aw-|ramo parlato degli osperimen-1ti che si vanno conducendo, spccialmente negli Stati Uniti. U• realizzare strade colorate,]Ile quali migliore sarebbe la visibilità e la percezione della segnaletica orizzontale. A completamento dell'informazione, è interessante ricordare che <l primo a porre le basi del problema su un piano scientifico e stato un noto studioso tori nesa (almeno d'elezione). che ha anche ricoperto importanti cariche nell'industria automonlistica: /'art-, Domenico Jay pelli. Già da una decina d'anni l'avv. Jappelìi è strenuo pa trocinatorc della strada Man ca, snlla quale la sensibilità dell'occhio Minano ai contrasci determinati da ostacoli fissi o mobili e dalla segnaletica, raggiunge i valori massimi. La percezione sn fondo chiaro, ha sempre sostenuto Jappclli, risulta pertanto grandemente facilitata, e nelle ore notturne ci si avvicina, in queste condizioni, alla visibilità diurna. Tutto quello che può portare un contributo concreto a una maggiore sicurezza della circolazione deve essere attentamente considerato, quali che siano le difficoltà di attuazione pratica. Il problema, prima ancora che tecnico, è di natura umanitaria, anzi sociale. * * Jean Pierre Peugeot, uno dei titolari dell'omonima, vecchia fabbrica francese di automatili, ha scritto un libro: « Il film dell'automobile». Vi si legge tra l'altro: « La gravità degli incidenti cresce più rapidamente della velocità pura. Voglio dire che in caso di incidente a 30 all'ora, la vettura va dal carrozziere; a 1,5, i passeggeri vanno dal farmacista; a 70, la prospettiva più probabile è la clinica» Analoghe considerazioni in chiarie di paradosso sono state messe in pratica dagli ammiJiistratori di una cittadina americana, che hanno collocato sulle strade di accesso al ccn tro urbano questo cartello: « Automobilisti, .ve attraversate la nostra città a SO chilometri orari, potrete godervi le sue bellezze naturali e artistiche. Se oltrepassate i 60 vi faremo visitare le nostre prigioni. Se raggiungerete gli 80 vi attenderà un moderno ospedale, e a 100 all'ora riposerete nel no stro cimitero ». Nei pressi di Phoenix in Arizona speciali impianti controllano l'intensità luminosa degli apparecchi di segnalazione posti sulle moderne automobili dei più svariati tipi

Persone citate: Domenico Jay, George Rommeij, Henry Ford, Jean Pierre Peugeot, Jori

Luoghi citati: Arizona, New York, Phoenix, Stati Uniti