Ditlicilì le trattative per la "convergenza

Ditlicilì le trattative per la "convergenza Montani prima seduta del Consiglio provinciale di Milano Ditlicilì le trattative per la "convergenza (Dal nostro inviato speciale) Milano, 21 febbraio. A tre mesi e mezzo dalle elezioni, ad un mese esatto dalla formazione della giunta dcpsdi-psi con a capo il sindaco prof. Cassinis a Palazzo Marino, il problema di dare anche all'amministrazione provinciale di Milano presidente e assessori non sembra ancora vicino alla soluzione- Nel suo discorso di ieri, l'on. Moro ha nuovamente ripetuto che la democrazia "cristiana intende rimanere fedele all'impegno di costituire a Palazzo Isimbardi (dove i democristiani sono 18, i socialdemocratici 3 e i liberali 2 su un totale di 45 consiglieri provinciali) come in tutte le altre amministrazioni in cui il rapporto di forze lo permetta, una giunta convergente con i socialdemocratici e i liberali. E' noto come a tali propositi dei dirigenti nazionali della de sì siano frapposte fin dai primi contatti postelettorali, rilevanti difficoltà di carattere locale a cominciare dall'atteggiamento recisamente negativo del psdi, il quale spalleggia senza riserve il psi nella ri¬ chiesta di dare a Palazzo llsimbardi una soluzione! ana¬ loga a quella di Palazzo Marino. Quanto alla democrazia cristiana milanese, essa è combattuta tra una poco dissimulata inclinazione all'apertura a sinistra anche in provincia e la disciplina di partito. A tre giorni dalla prima convocazione del consiglio provinciale fissata per giovedì pomeriggio, le trattative sono entrate da ieri sera nella fase ufficiale. In un incontro con ì dirigenti democristiani e socialdemocratici, i liberali hanno chiesto la costituzione di una giunta di centro e almeno un assessorato. La de ha replicato proponendo, come massima concessione data la situazione di fatto, una sua giunta monocolore appoggiata esternamente dal pli e dal psdi. Per i socialdemocratici, l'on. prof. Bucalossi, notoriamente contrario a qualsiasi soluzione centrista, ha temporeggiato in attesa che i liberali rispondessero per primi. Stasera, il direttivo del pli, dopo aver a lungo discusso, ha incaricato f suoi delegati di insistere anco ra per una giunta di conver genza. I liberali si incontreranno nuovamente domani con democristiani e socialdemocrati¬ ci, i quali hanno continuato anche oggi i loro contatti con i socialisti in una lunga riunione alla quale hanno preso parte ì segretari provinciale e cittadino della de, Marcora e Salvinl, il sen Lami Starnuti e l'on. prof. Bucalossi per il psdi, e il segretario provinciale del psi, Mosca. Ufficialmente, i partecipanti si sono occupati del programma per Palazzo Marino: in realtà hanno trattato esclusivamente di Palaz-o isimbardi come ha fatto chiaramente comprendere il sen. Lami Starnuti nell'unica dichiarazione rilasciata al termine dell'incontro: .: E' risultato che esiste per molti grossi problemi un'interdipendenza tra l'azione dell'Amministrazione comunale e di quella provinciale ». Anche sulla via di un'eventuale apertura a sinistra gli ostacoli non sono né pochi né di scarso rilievo. Socialisti e socialdemocratici sono sempre ancorati alla soluzione di una giunta monocolore democristiana con T'opoggio esterno ma dichiarato e organico dei loro due partiti: una formula ancora difficile da sostenere apertamente per la de milanese in aperta polemica con la sua direzione nazionale. La segreteria democristiana locale inclinerebbe ad una soluzione di fatto ma r.on dichiarata nel senso indicato dagli altri due partiti i quali però si oppongono ancora: il psdi, coll'intransigenza che lo ha contraddistinto a Milano negli ultimi mesi, e il psi, anche per il particolare momento caratterizzato dall'imminenza dei suoi congressi provinciali e nazionale. In questa prospettiva, sembra lecito prevedere che la seduta del consiglio provinciale di giovedì pomeriggio venga rinviata o non possa aver luogo per mancanza del numero legate, e lo stesso presidente uscente avv. Casati ha già fin d'ora fissato una seconda convocazione per il 1" marzo Entro otto giorni da quest'ultima data, la legge prescrive che comunque ad una soluzione si arrivi: non è improbabile, quindi, che la tanto laboriosa gestazione della Giunta provinciale milanese si concluda soltanto :'ii extremis nell'ultima settimana di marzo, a quattro mesi esatti dalle elezioni dei consiglieri. g. gi.

Persone citate: Bucalossi, Casati, Cassinis, Lami, Lami Starnuti, Marcora

Luoghi citati: Milano, Mosca