Saranno limitate in Francia le vendite con premi ai clienti

Saranno limitate in Francia le vendite con premi ai clienti Saranno limitate in Francia le vendite con premi ai clienti Il segretario di Stato al commercio interno dichiara : « L'uso dei regali agli acquirenti falsa la concorrenza e ■ rialza il costo della vita » a e i i o i o (Nostro servizio particolare) Parigi, 16 febbraio. < La dilagante pratica commerciale di accaparrarsi la clientela aggiungendo a un certo prodotto un omaggio, sotto forma di oggetti vari o di buoni regalo, falsa il gioco normale della concorrenza e si traduce in un rialzo del costo della vita», ha dichiarato il segretario di Stato francese al commercio interno, Fontanet, che sta preparando Tifi decreto destinato a limitare le vendite con premio. Il soldatino di piombo o di plastica, la tazzina da caffè, il bicchiere, quando non si arriva addirittura al servizio da tavola, < conquistato > con la collezione di un certo numero di tagliandi o di figuriate,' portano spesso il cliente a scegliere non in base al prezzo e alla qualità dei prodotti, ma per la attrazione esercitata dal premio, o direttamente sull'acquirente o sui suoi bambini. Ma il consumatore non è il solo a ricevere questi < regali interessati » — rileva Paul Fabre su Le Monde — poiché i fabbricanti e i grossisti si mostrano altrettanto generosi verso i loro.dettaglianti. E cosi il soldatino o la tazzina possono diventare anche un televisore, offerto al negoziante che ha saputo rivendere al minuto una grande quantità di un certo prodotto. Quanto all'aumento del costo della vita, provocato dalle < vendite a premio », va tenuto presente che esse coinvolgono quasi sempre un elenco non breve di spese. Innanzi tutto i regali, anche se di poco prezzo e acquistati all'ingrosso dai produttori dell'articolo principale, ma non in quantità così grandi come si pensa, poiché la concorrenza con gli altri venditori a premio impone di trovare attrattive sempre nuove e di attualità. Poi le spese di pubblicità per il « premio », le quali si aggiungono a quelle della propaganda per il prodotto principale. Inoltre, il costo della manodopera supplementare, necessaria per impacchettare il regalo e l'articolo in vendita, con un'operazione spesso complessa E' assai problematico che l'aumento delle vendite determinato dai premi possa compensare il maggior costo unitario del prodotto; di qui la necessità di aumentare il prezzo al minuto oppure, ma in pratica è la stessa cosa, di risparmiare sulla quantità o la qualità della merce. Già nel 1951 una legge aveva tentato di limitare in Francia le vendite con premio, permettendo solo omaggi « di scarso valore », ma il decreto di applicazione apri una breccia nello sbarramento, definendo come tali quelli che non superavano 11 15 per cento del valore dell'articolo in vendita Inoltre vennero autorizzati i premi presentati sotto forma di imballaggio o di accessorio del prodotto principale e quelli offerti in occasioni accezionali: feste, anniversari ecc. Inutile dire che le «circostanze eccezionali » si sono moltiplicate al punto di trasformarsi nella « rugala che conferma l'ecceziotie . anziché viceversa. il ruovo provvedimento all'esame del segretario di Stato al commercio interno francese, limiterà Rigorosamente il concetto di « oggetti di scarso valore v, riducendo dal 15 al 5 la percentuale, rispetto all'articolo principale, o lasciando ai tribunali di giudicare caso per caso se 'a legge è stata rispettata Saranno inoltre proibiti premi offerti nelle cosiddette « circostanze eccezionali » e saranno rinforzate le norme vigenti per la « vendita accoppiata ». cioè l'offerta di un articolo e di un suo accessorio, oppure di un doppio quantitativo di merce, a prezzi ridotti. Il cliente dovrà sempre poter acquistare un solo articolo o una quantità singole di merce e, i prezzi di ciascun oggetto offerto in « vendita accoppiata » dovranno essere sempre indicati separatamente. r. s.

Persone citate: Paul Fabre

Luoghi citati: Francia, Parigi