Kennedy chiede a Kruscev di non aumentare la tensione

Kennedy chiede a Kruscev di non aumentare la tensione Kennedy chiede a Kruscev di non aumentare la tensione // nuovo Presidente vuole studiare a fondo per qualche mese come migliorare i rapporti con Mosca • Monito ai russi di non tentare avventure in questo periodo - Cariche governative ad un negro e ad un pellerossa (Dal nostro corrispondente) New York, 10 febbraio. L'Amministrazione democratica del Presidente Kennedy ha domandato ai russi, con molta tranquillità ma anche con molta fermezza, di non sollevare problemi e nuovi guai, per almeno sei mesi; e di permettere, nel frattempo, ai nuovi governanti di Washington di esplorare le situazioni e di dare alla politica americana un nuovo e più realistico volto ed assetto. Tanto attraverso l'ambasciatore russo a Washington, Menshikov, quanto attraverso l'ambasciatore americano a Mosca, Thompson, Kruscev è stato avvertito che, se non aderirà a questa esigenza dei nuovi dirigenti della politica americana, (se cioè continuerà a sollevare questioni nuove e a rinfocolare quelle antiche) l'Amministrazione Kennedy interpreterebbe questa mancanza di cooperazione come un nuovo segno dei russi di non voler giungere ad accordi seri: e Kruscev pertanto troverebbe nei democratici, anziché una acquiescenza, un rigore e una intransigenza ancor più forti di quelli dei repubblicani. Dopo tale periodo, è previsto che l'Amministrazione al pote¬ re sarà preparata per affrontare, in tutti gli stadi, e in tutte le forme più adatte, il complesso delle ingarbugliate relazioni russo-americane o, meglio ancora, dell'Occidente con l'Oriente, e disporrà, per tale data, di un contributo di piani organici e soprattutto dì idee nuove. Queste, si precisa, saranno state studiate, sia in base a un'accurata preparazione dell'opinione pubblica, senza l'adesione della quale, in America, non si può concludere niente di positivo, sia. e soprattutto in accordo con gli alleati, la <Nato» e, in particolare, la Germania occidentale. Queste informazioni sono emerse da tutto l'insieme dei primi colloqui dell'ambasciatore americano a Mosca, Thompson, ieri rientrato a Washington, per consultazioni. Egli, ieri, si è incontrato con il segretario di Stato, Rusk, e con l'ex governatore di New York, già ambasciatore a Mosca al tempo di Roosevelt, Harriman, ora ambasciatore speciale di Kennedy, nonché con il sottosegretario di Stato Bohlen e con altri alti esponenti responsabili della politica estera americana. Thompson sarà ricevuto domani dal Presidente. Come reazione generale a questa Impostazione di stasi e formativa dei rapporti russoamericani, voluta dal governo Kennedy, a Washington, dopo le prime informazioni assunte direttamente dall'ambasciatore Thompson, si è propensi a ritenere che Kruscev abbia sostanzialmente accettato il punto di vista e le richieste della nuova amministrazione democratica americana e che, appunto per questo, abbia perfino deciso di non visitare New York in marzo, quando si riapriranno i lavori dell'assemblea generale dell'Onu. Il Senato statunitense ha confermato oggi '.a nomi.ia del negro Robert Weaver, al posto di direttore dei servizi federali dell'abitazione. Si tratta della più alta carica federale che sia mai stata affidata ad un negro. Un certo numero di senatori degli Stati sudisti si è opposto alla nomina di Weaver. Inoltre, per la prima volta da 90 anni a questa parte, un pellerossa di purissima discendenza è stato chiamato ad occupare una carica governativa. Si tratta di John Crow, della celebre tribù dei « Cherokee » il quale è stato nominato commissario aggiunto per gli affari indiani alle dipendenze del Dipartimento dell'Interno. a< b4