Pertusio con uno (d. c.) sindaco di Genova giunta di centro-sinistra

Pertusio con uno (d. c.) sindaco di Genova giunta di centro-sinistra A Ire mesi dalle elezioni amministrative Pertusio con uno (d. c.) sindaco di Genova giunta di centro-sinistra L'esponente democristiano ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo scrutinio - Vicesindaco il repubblicano Mereta - Sette assessorati effettivi alla de, tre al psi e tre al psdi psi ha dato i suoi ventun suffragl validi al socialista sen (Dal nostro corrispondente.) Genova, 6 febbraio L'on. Vittorio Pertusio (de) è stato eletto sindaco di Genova al primo scrutinio. Su ottanta consiglieri ne erano presenti settantasei: assenti per malattia Pancini (poi), Oberti (psdi), Cicciarelll e Cirenei (psi). Pertusio con 48 voti ha avuto la maggioranza assoluta. Il pei in polemica con il prof. Macaggi La giunta è risultata così composta: Mereta (repubblicano), vicesindaco e assessore al Turismo e Sport; Cifatte (de), all'Igiene; Crovetto (de), alle Finanze; Pastorino (de), al Personale; Grondoina (de), ai Lavori Pubblici ramo amministrativo; Borgna (de), all'Istruzione e Belle Arti; Bagnara (de), alla Polizia; Boffardi (de), all'Assistenza; Dagnino (psi), alle Aziende; Machiavelli (psi), al Bilancio; Pedemonte (psi), all'Annona; Casr./sza (psdi), al Patrimonio; Lapi (psdi), ai Lavori Pubblici ramo strade; Santi (psdi), all'Anagrafe. Assessori supplenti: Bugìardini (de), all'Assistenza; Ferrari (psi), ai Lavori Pubblici; Fossa (psi), alle Delegazioni e Piombino (de), alle Aziende. L'inizio è stato alquanto tur¬ bolento per uno scambio di vivaci parole tra "il socialista on. Faralli e il liberale ing. Perri, allorché quest'ultimo dichiarava l'opposizione del suo gruppo al < connubio dc-psi ». La interruzione è stata prontamente rimproverata da Pertusio, che presiedeva; questi non ha esitato a ammonire severamente il pubblico, molto numeroso. • Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo della de Cifatte, che ha letto la dichiarazione politica a nome dei gruppi consiliari della de, del partito repubblicano, dei socialdemocratici, dei socialisti e dei radicali. < Detti gruppi — ha detto fra l'altro il consigliere Cifatte — hanno deliberato di costituire insieme la nuova maggioranza organica del comune di Genova, e di formare insieme un governo cittadino democratico ed efficiente, fedele alle tradizioni risorgimentali e ispirato ai valori della Resistenza. I predetti gruppi consiliari sono consapevoli del rilevante significato della loro decisione presa ' nella reciproca autonomia delle rispettive posizioni ideologiche; nel comune e assoluto impegno di fedeltà alla libertà, come metodo e come fine; nella comune e irriducibile contrarietà a qualsiasi forma di esercizio dispotico e di degenerazione totalitaria del potere; nella comune e ferma volontà di tutelare sempre gli interessi pubblici contro il prevalere dì interessi particolaristici e di salvaguardare concretamente le istituzioni democratiche anche contro ogni forma e ogni manifestazione di malcostume ». Cifatte ha quindi esposto gli I orientamenti "generali.^, pfo-1gramma amministrativo della nuova giunta di centro-sini•!stra, concordati tra i cinque I partiti. L'avv. Gianni Di Bene detto per il psi nel dichiarare che il suo gruppo manterrà gli impegni assunti con la nuova alleanza, dice che l'evento che oggi si compie valica la realtà cittadina proprio per 1 suoi rsultati, in quanto ogni partito opera nel rispetto della reciproca personalità ideologica e politica, senza pretendere e senza concedere inammissibili transazioni sui principii. L'ing. Perri manifesta la preoccupazione dei liberali per l'operazione dì centro-sinistra assai gravida — egli dice — di incognite per tutta la città e per il connubio che ha portato a Tursi i socialisti e i democristiani. Spesso interrotto dal pubblico, 11 capogruppo liberale prosegue affermando che il pli passa all'opposizione e ricorda che la giunta si deve servire dell'apporto insostituibile dell'iniziativa privata. Dopo Perri, il capogruppo dei socialdemocratici Bemporad esprime la propria soddisfazione per l'accordo intervenuto fra i partiti d-' centro sinistra; a lui fa seguito l'on. Adamoli, capogruppo del pel, il quale fortemente polemizza, per circa quaranta minuti, con i socialisti. Conclude annunciando che il gruppo del pei presenterà come candidato 11 socialista Macaggi e ciò per significare che non c'è stata una rottura tra socialisti e comunisti, come la de avrebbe voluto. Alle 22,30, terminate le votazioni, si è chiusa la lunga seduta che aveva avuto inizio alle 17. Il pubblico ha lasciato lentamente Palazzo Tursi. Si è udito qualche grido di « traditori » lanciato da gruppetti di comunisti all'indirizzo dei socialisti, ma niente di più è venuto a turbare la serata. Il Consiglio comunale sarà convocato a domicilio. L'on. Luigi Durand de la Penne ha comuni nato oggi la sua decisione di lasciare la Democrazia Cristiana. Il depuntato genovtse ha dichiarato però che non si dimetterà da membro della Camera. c. m.

Luoghi citati: Genova, Ire, Pertusio, Piombino