La stampa austriaca non deplora gli incivili episodi di violenza di Enzo Bettiza

La stampa austriaca non deplora gli incivili episodi di violenza La stampa austriaca non deplora gli incivili episodi di violenza Nei giornali traspare anzi soddisfazione per la piega degli avvenimenti - Prudenza dei socialisti; Kreisky ribadirà domani in una conferenza-stampa di essere favorevole ai negoziati - La grave situazione all'Università di Innsbruck, covo di nazisti (Dal nostro corrispondente) Vienna, 1 febbraio. I due attentati terroristici nell'Alto Adige,'e le contromisure prese dalle autorità italiane, offrono a quasi tutta la stampa austriaca lo spunto per dipingere a tinte fosche la situazione. Alcuni giornali, come quelli della catena Molden, l'editore che lo Spiegel accusò di organizzare e finanziare un movimento partigiano sudtirolese, non nascondono la loro soddisfazione, che traspare dalla drammatica presentazione dei titoli, delle fotografie, dei commenti, per la piega che «tanno prendendo i fatti. Ih contrasto con le distensive dichiarazioni fatte ieri da Kreisky alla televisione, manda nella stampa odierna qualsiasi appello alla ragione e alla moderazione. U Abend-Présse dd Molden scrive che i carabinieri prelevano, nella notte, la gente dal letto, che vecchi malati vengono sottoposti a duri interrogatori, che le comunicazioni telefoniche tra l'Austria e l'Alto Adige sono controllate. Unica eccezione, che va sottolineata, 6 l'assenza assoluta nella prima pagina dell'Arbeiterzeitung di qualsiasi riferimento agli incidenti; l'organo socialista riporta con misurato rilievo, in una pagina intorna, una secca ed esatta cronaca dei "fatti. Questo accenno di sdrammatizzaziòne, nel giornale del partito di Kreisky, è già qualcosa; ma si preferirebbe, in un momento come questo, alla semplice passività critica, una denuncia chiara ed energica dei piani irresponsabili che si stanno ordendo a Innsbruck e a Bolzano. Una voce ferma sarebbe tanto più utile adesso che là radicalizzazione imoone dì necessità, all'interno dello schieramento politico austriaco, una differenziazione nell'atteggiamer.to dei due partiti. L'invito alla prudenza e alla ripresa dei negoziati rotti a Milano, fatto ieri da- Kreisky, ha suscitato bruschi malumori 'a Innsbruck; gli oltranzisti tirolesi considerano « rinunciatario » l'atteggiamento preso dal ministro degli Esteri. I giornali cattolici, riferendosi non si sa bene a quali fonti italiane, scrivono che Roma per prima non avrebbe l'In¬ tenzione di raccogliere l'invito di Kreisky. Nel momento in cui il ministro socialista, che troppo a lungo ha cavalcato in groppa alla tigre tirolese, ne vorrebbe discendere, gli si impedisce di farlo con ogni mezzo. Kreisky, comunque, ha deciso, di non tacere e di perseguire la linea negoziatrice. Venerdì parlerà ad una conferenza stampa dei giornalisti stranieri e si prevede che ripeterà i medesimi .concetti di ieri alla tv. Sembra che oggi egli abbia fatto pervenire al nostro ui.ibasciatore il testo scritto della sua ultima dichiarazione, contenente i punti di vista austriaci, da lui stesso letta prima dell'inizio della stesura del comunicato finale laboriosamente concordato - a Milano. '. • ■ 1 ■ ■ . ■ ■ • La scoperta, che l'università di Innsbruck è, da anni, un covo tollerato di antisemitismo ha inquietato profondamente l'opinione pubblica. Dopo che due studenti americani di religione ebraica sono stati insultati e cacciati fuori da un locale pubblico da alcuni compagni d* università tirolesi e bavaresi, è scoppiato lo scandalo. Un gruppo di parlamentari socialisti ha deciso di porre una interpellanza al ministro dell'Istruzione Pubblica, nella quale chiederà spiegazioni particolareggiate sull'incidente e la promozione di una severa inchiesta all'interno dell'università. Una petizione inviata da un'associazione di studenti democratici ai parlamentari dice: « I tempi degli insulti, delle percosse, delle gazzarre antisemite nelle università della prima repubblica sono ancora vivi nella memoria di tutti gli austriaci. Quegli eccessi costituirono le premesse di uno sviluppo che doveva gettare il nostro popolo in una sofferenza indicibile e buttario allo sbaraglio, vittima dell'aggressione nazionalsocialista, nella seconda guerra mondiale >. L'agenzia del partito socialista richiede stasera al ministro alla Pubblica Istruzione che gli studenti antisemiti vengano espulsi dall'università di Innsbruck. Maggiori particolari sulla situazione che regna nell'ateneo tirolese, vengono esposti oggi dalla Neues Oesterreich. Il quotidiano viennese, redatto da cattolici e da socialisti, scrive: « Una lega studentesca di destra' conduce da anni, al1 università di Innsbruck, una vergognosa campagna contro due studenti ebrei americani, Irving Llchtenstln e Jay Schaross (1 due giovani insultati sabato notte in un caffè) ». Lichtenstin, continua il quotidiano, è stato fatto oggetto negli ultimi anni di insulti e attacchi reiterati. Tra le ingiurie scagliategli contro, una fu questa: «Magari foste crepati tutti nei campi di concen tramento! >. L'anno scorso la vettura di Lichtenstin fu sfregiata con la croce uncinata; 11 tetto era stato tagliuzzato con una lama e i pneumatici forati. L'americano denunciò il fatto, ma la polizia làscio cadére la cosa. «Ripetutamente — ha dichiarato lo studente alla Neues Oesterreich —> mi sono rivolto anche al professori dell'università >. - Dunque, benché Informate né le autorità di polizia, né quelle dell'università si decisero a compiere un passo con creto per'porre fine alla si tuaztone. Soltanto sabato scor so, quando Llchtenstln e Scha ross furono villanamente offesi in un caffè di Innsbruck, 1 poliziotti si decìsero finalmente ad intervenire su richiesta del due aggrediti. Al commissariato però, secondo il racconto del. giovane. Lichtenstin, avvenne una scena incredibl le. «Quando il mio amico Schaross si mise a descrivere l'incidente di cui eravamo stati vittime, sia 1 poliziotti che gli studenti tirolesi che ci ave vano aggrediti ed erano stati portati con noi al commissariato, cominciarono a ridere Smisero solo quando Schaross dichiarò che non c'era nulla dì allegro,nel fatto che i suoi parenti erano stati asfissiati e cremati in un campo1 di concentramento tedesco ». Anche altri americani, che frequentano l'università, sono stati molestati e offesi. Esposti i fatti e le dichiarazioni dei due studenti, il quotidiano viennese conclude: « Su tutti questi scandalosi incidenti non si è avuta, lìnora, una presa di posizione né dalle autorità dell'università di Innsbruck, né dalla polizia, né dagli organi centrali di Vienna». Enzo Bettiza

Persone citate: Irving Llchtenstln, Kreisky