Domani il via alla "Sei giorni" di Milano

Domani il via alla "Sei giorni" di Milano Domani il via alla "Sei giorni" di Milano Van Looy e Mina, Terrazzi e i Brutos, Vannitsen e Tony Dallara uniscono l'interesse del ciclismo alle attrazioni del varietà - La manifestazione verrà a costare settanta milioni - In apertura la sfida Maspes-Gaiardoni (Dal nostro inviato speciale) Milano. 31 gennaio. Ieri sera, a Milano, hanno fatto la prova generale. Si sono accese lungo il corso Sempione e davanti al Palazzo dello Sport le mille e n-'lampadine che illuminano gli striscioni annunciarti la c Sei Giorni » ciclistica, all'interno del Palazzo una coreografica fantasmagoria di luci ha riscaldato di toni sgargianti gli spalti ancor vuoti di folla, il rosso della stoffa con cui gli organizzatori hanno decorato gli ingressi in pista, iì bleu della tela delle cabine dei corridori, ed una serie di potenti riflettori ha proiettato la sua fascia splendente sul tabellone di segnalazione appena giunto dalla Svizzera, sui palchi riser vati alle orchestre ed agli spettacoli di varietà, sui tavolini dei ristoranti. Un'atmosfera vagamente da < night club », un'atmosfera c'..e dice In sintesi, meglio forse dei lunghi discorsi, l'essenza vera della < Sei Giorni » che prenderà giovedì sera alle 22 il suo avvio festoso: uno spettacolo, vuol essere, uno spettacolo di sport e di varietà insieme, per un esperimento che, dopo trent'anni, viene tentato con una messa in scena sfarzosa, impegnativa, senza economie. L'iniziativa è partita da un industriale lombardo, il commendator Borghi, una figura che, nel giro breve di pochi anni, s'è fatto largo a suon di milioni e di slancio spesso coraggioso, nel mondo dello sport. Questa manifestazione, di cui da tempo già si parlava, l'ha realizzata con criteri moderni, con larghezza di mezzi. I suoi incaricati hanno compiuto lunghi viaggi per l'Europa a veder di persona altre < Sei Giorni », per studiarne i motivi di successo, per cercar di penetrarne i segreti, piccoli o grandi che fossero. Perché le < Sei Giorni » sono manifestazioni di un genere tutto particolare, la loro storia è storia che spesso disorienta, o clamorosi trionfi o fiaschi colossali, come se la via di mezzo nemmeno esistesse- ,Erari corse grosse, una volta. Si disputavano a Parigi, nell'Europa del Nord, in America. E, se nell'Europa de'. Nord, l'ambiente si manteneva un po' pesante, greve di fumo, con gli spettatori a succhiar enormi sigari ed a divorar salciccia innaffiata di birra, a Parigi ed in America le < Sei Giorni» rappresentavano l'oc-lcastone pratica per una settimana di festa, spesso sfrenata. La capitale francese mandava il < bel mondo » elegante e sofisticato del c tout Paris », l'America sapeva raggruppare Intorno ai corridori i milionari in dollari, poco importava se tra di loro si mischiavano i volti duri dei « gangsters » alla moda. Gli atleti italiani avevano un seguito garantito. Uomini, forse, dagli atteggiamenti un po' truci servivan da inesorabile e severo < claque », donne bellissime erano pronte all'applauso. Ricorda Belloni — 11 popolare Tano — una di quelle « Sei Giorni » che sembrano ora un fantasioso film dalla pellicola ingiallita dagli anni. Di tanto in tanto, lo chiamavano ai bordi della pista. E sempre c'era una di quelle donne bellissime, le c vamps » dai capelli biondi d'ossigeno, dagli occhi segnati con spessi colpi di matita nera, donne, che, con un sorriso, infilavano nelle tasche delle maglie dell'atleta un dono. Dollari, magari un orologio d'oro, persino un gioiello, forse di poco conto. Era 11 « prezzo » per comprare una volata entusiasmante, una prova di coraggio, un attimo di brivido d'uno sprint che rischiava la paurosa caduta. I tempi son cambiati, le « Sei giorni » si son fatte semplice e spesso povero spettacolo atletico, forse per questo hanno incominciato un declino sempre più accentuato. Gli organizzatori milanesi si son messi al lavoro per unire lo sport al varietà, e, insieme con trentadue corridori, hanno provveduto ad ingaggiare personaggi celebri, orchestre famose, cantanti ben conosciuti dalle folle. All'insegna del denaro: i corridori sono costati una ventina di milioni: ed il più pagato sarà Van Looy, che si metterà In tasca, all'incirca, un paio di milioni. Ed altrettanto si è speso per il « contorno », Mina — la cantante — per una serata — a quanto si dice — incasserà un milioncino tondotondo. Venti milioni di premi: sei o sette in denaro liquido, il resto in oggetti di lusso, automobili, pellicce di visone. Sessantacinque, forse settanta milioni, le spese complessive. Ed il rischio, visto che la riuscita ancora è incerta. Presentare in breve una simile « Sei giorni » non' è tacile, tanti sono gli avvenirne) ti che concorrono a crearla Lo spettacolo di varietà offre la prima sera gli urli di Mina, i Brutos, Noschese, Jim Cuny ed il complesso Mediolanum. Poi, via via, verranno di turno Dallara, il 3 febbraio, Carla Boni e Gino Latilla il 4, Betty Curtis ed il quartetto Radar il 5, l'orchestra femminile cubana Nereida il 6, Umberto Bindi e Johnny Dorelli il 7, ancora Dallara l'8. Ogni sera ed ogni pomeriggio si alterneranno -ei¬ tri complessi di musica legge ra, ci saranno al pomeriggio spettacoli riservati al bambini, sarà possibile assistere ai « numeri » di maggior successo di un circo di gran fama internazionale. Niente leoni, però, niente bestie feroci. Ma questa non è una colpa degli organizzatori. Le bestie feroci puzzano. Avrebbero disturbato gli spettatori a tavola. Sì, poiché al Palazzo dello Sport vi sarà un ristorante sempre in funzione, la cui cucina sarà guidata da uno cfte/ francese. La stessa cura adottata per il Iato diciamo così mondano della manifestazione è stata impiegata per la scelta del ciclisti, che, come vuole la formula, gareggeranno a coppie. Sedici le coppie. Eccole: Van Looy-Post; BucherPfenninger; Terruzzi-Arnold; Bobet-Poblet; Faggin-De Rossi; Messina-Gillen; DomenicallOgna; Defllippis-Vannitsen; Ronchinl-Van Aerde; Tresslder-Murray; Hoevenaers-Plantaz; Daems-Roth; Ziegler-Jaroszewicz; Strehler-De Roo; PellegrinL-Kazianka; MusoneSacchi. La corsa prenderà l'avvio giovedì sera alle 22, e starter sarà il ministro Folchi. Avrà, come prologo, una sfida tra i due più forti velocisti del momento, il campione del mondo dei professionisti Antonio Maspe5 ed il campione del mondo dei dilettanti (ora passato di categoria) Sante Gaiardoni. Anche se i due, probabilmente, si odiano molto meno di quanto vogliono far credere le loro ultime dichiarazioni in proposito, il duello è di grande interesse. Proprio l'avvenimento agonistico più adatto per infiammare d'entusiasmo l'ambiente. Gigi Boccacinì