Il parere del medico sui pericoli del ring di Angelo Viziano

Il parere del medico sui pericoli del ring Il parere del medico sui pericoli del ring Soltanto nell'I,51 per cento dei casi i colpi all'addome procurano lesioni gravi come pare sia avvenute nell'incontro di Bologna La morte sul ring fortunatamente è solo eccezionale, anche se i traumi da pugilato, sport eminentemente di combattimento, si contendono per frequenza i primissimi posti nell'analisi delle percentuali degli infortuni dei singoli sport. In essi è soprattutto la mano che ci va di mezzo, tanto che a suo carico risulta ben il -i.1,19 per cento delle lesioni. Seguono in ordine di frequenza le lesioni del viso (25,12 per cento) specie del naso; poi quelle del torace (7,0-1 per cento). Si tratta, evidentemente, di localizzazioni nelle zone-bersaglio del pugilato. Le lesioni all'addome figurano solamente nella percentuale dell'Ibi per cento. Ciò è desunto dalle statistiche or ora pubblicate dalla < Sportass >, riguardanti il quinquennio di attività 19S5-'59, e da cui figura che per tale periodo non si sono verificati casi mortali tra i pugili italiani federati. D'altra parte un'inchiesta precedente eseguita dal Gonzales sui casi letali avvenuti per cause sportive varie a New York do! 1918 al 1950, cioè in trematine anni, ha accertato 21. un i.umcro^limitato sia pure nella sua gravitò, decessi per pugilato. Tale inchiesta, suffragata dall'autopsia dei deceduti, ha messo particolarmente in evidenza come causale di morte (16 volte su 21 casi) un'emorragia cerebrale, che, per la sede in cui ogni volta è avvenuta, finì sempre col formare una raccolta di sangue (ematoma) sotto la dura meninge. E' colpevole in siffatte evenienze un'azione confusiva sul cranio, tale da produrre per contraccolpo la rottura di vasi sanguigni, quindi spandimene* di sangue, più o meno copiosi, più o meno rapidi, ma tali da ledere importanti coltri vitali. Di colpi al ventre mortali in quella statistica ne figura uno solo, che portò addirittura alla rottura dell'intestino tenue e morte a distanza di giorni per conseguente peritonite purulenta. 1 trattini del fegato per colpo diretto quasi mai arrivano ad essere letali. Nel caso attuale, di cui abbiamo solo sommarie informazioni croniStichc, sembra essere entrato in causa un colpo sull'addome, arrivato tn un punto nevralgi- co giusto per indurre un «io-lento < stupore» in un infrec-ciò (plesso) di rami del sistc- ma nervoso viscerale. Ragio-ne per cui è ipotesi in certo qua! modo attendibile l'avve- ntifo scatenamento di un /c-nomeno riflesso, tale da appor- tare gravissime modificazioni alla dinamica cardiocircolato-ria. Né sarebbe da sottovalu- tare l'azione concomitante del-la componente emotiva nella realizzazione di uno choc da trauma addominale, tenendo particolarmente conto del descritto temperamento del sog- getto e quindi della sua reatti- vita psiconervosa. In altri casi la morte sul ring potrebbe essere provruat,, pure per via riflessa, medianteun colpo che arrivasse a col- pire una regione antera Intera- te del collo, nella quale * si- tuato, alla biforcazione dilla oyrteria carotide, il cosidettotseno carotideo ». Lì si trova- no speciali centri regolatori della pressione sanguigna. Il loro violento turbamento echeggiu, pertanto, subito morbosamente sulla circolazione sanguigna del cervello, che subisce una grave anemizzazione, nonché sul cuore, col rischio di culminare in un esito letale. Angelo Viziano Alberto Martinelli, l'avversario di Matteuzzi (Tel.)

Persone citate: Alberto Martinelli, Matteuzzi

Luoghi citati: Bologna, New York