Kreisky dice alla tv: Riprendere le trattative»»

Kreisky dice alla tv: Riprendere le trattative»» Moderata intervista dopo la rottura a Milano Kreisky dice alla tv: Riprendere le trattative»» Il ministro degli Esteri viennese intende proporre nuovi negoziati a Salisburgo - I nazionalcattolici e gli estremisti di Innsbruck si oppongono (Dal nostro corrispondente) Vienna, 31 gennaio. La radicalizzazione nella crisi altoatesina, accentuatasi dopo il fallimento dì Milano, sta producendo in Austria i primi segni evidenti di una frattura nella posizione che i due partiti governativi austriaci si vedono rispettivamente costretti a precisare in, questo momento di fronte agli avvenimenti. L'odierna seduta del Consiglio dei ministri, che il comunicato ufficiale riassume in due parole che non dicono nulla, è stata nella realtà tesa e animata. Kreisky vuole riprendere le trattative; Gschnitzer e i suoi amici no. In una inattesa intervista concessa improvvisamente questa sera alla tv di Vienna, Kreisky si è rivolto al Paese per fare il punto della situazione e per dire francamente, se:nbra, ciò che dopo la seduta governativa il comunicato ufficiale ha ostentata mente omesso di spiegare. c E' vero che le trattative di Milano non hanno avuto successo: tuttavia io sono del parere che la speranza di trovare un accordo con l'Italia non deve essere abbandonata. So per esperienza che, nelle questioni politiche più complicate, non è stato mai possibile ottenere un, risultato concreto alla prima conversazione. Sebbene l'eccitazione sia molto grande nel Sud Tirolo e nel Tlrolo — ha sottolineai, il ministro —, ripeto che sono del parere che bisogna continuare a trattare >• c II governo italiano — ha continuato — ci dovrà dire con la massima precisione possibile quali sono le concessioni che è disposto a fare: noi pure intendiamo precisare esattamente le nostre rivendicazioni. Quando i due rispettivi punti di vista saranno stati esposti chiaramente, si dovrà vedere se esista, tra essi, una possibilità di avvicinamento. Credo perciò che dovremo fare al governo italiano la proposta di riprendere ì prossimi negoziati a Salisburgo >. Se anche il nuovo incontro fallisse, allora bisognerebbe ricorrere agli altri mezzi previsti dalle Nazioni Unite. Tra questi, Kreisky cita l'invio di una commissione internazionale sul posto, ma nello stesso tempo, sia pure senza esprimere nessun giudizio, ha ricordato anche la Corte dell'Aja. Rivolgendo evidentemente un monito a quegli estremisti i quali vorrebbero, loro soli, poter scegliere uno tra i molti mezzi di soluzione previsti dall'art. 33 della Carta dell'Orni, Kreisky ha concluso: « Anche per la scelta dei mezzi previsti dalle Nazioni Unite bisognerà accordarsi con gli italiani. Siamo naturalmente ancora lontani dalla fine, ma con pazienza e perseveranza si potrà arrivare ad una solu zione. E' vecchia storia che la politica estera non si fa con le porte sbattute >. La « politica delle porte sbattute > è proprio quella che viene annunciata animosamente a Innsbruck, dove ormai si sostiene che la richiesta dell'autonomia è stata superata dalla rottura di Milano e che si deve puntare ora, riso lutamente, sull'autodecisione. Non per niente oggi l'organo della Volkspartei, Neue Tageszeìtvng, critica la proposta di convocare gli italiani a Sa lisburgo. I! socialista Arbei terzeitung riprende invece, per filo e per segno, la linea nego ziatrice sostenuta da Kreisky Negli ambienti di Innsbruck ci si sforza in tutti i modi e con tutti i mezzi di impedire a Kreisky la ripresa del col¬ lommvmtrtudagqtensdnSbcabatevSVgsailfspppptecbcmtdqpcipdtmbdrsvpLvvudllamttRiasmssptladlsnnsdrlcCzlndrnn loquio interrotto. Fra questi mezzi va segnalato uno, veramente inaudito dal punto di vista della correttezza diplomatica, messo in atto dall'oltranzista Tiroler Tageszeitung: il giornale, dopo che le due parti si erano impegnate a Milano di mantenere il segreto sul contenuto dei colloqui, sta pubblicando a puntate un presunto resoconto stenografico delle conversazioni svoltesi attorno al tavolo. I documenti, pubblicati dal giornale, sono veri o sono falsi? Se veri fossero, non si potrebbe, per li ' moménto,. in mancanza di altre indicazioni, che arguire che qualcuno dei membri tirolesi della delegazione abbia passato alla redazione il testo stenografico delle con¬ vers azioni. e. b.

Persone citate: Kreisky