Il pittore Gordigiani morto a 95 anni d'età

Il pittore Gordigiani morto a 95 anni d'età Il pittore Gordigiani morto a 95 anni d'età Firenze, 30 gennaio. Si è spento, nelle prime ore di stamani a Marradi, all'età di 95 anni,' il pittore Eduardo Gordigiani. Era nato a Firenze il 18 gennaio del 1866. Suo nonno, Luigi, fu musicista insigne. Suo padre, Michele, ritrattista di grido. Eduardo Gordigiani entrò al Collegio militare dopo avere compiuto gli studi classici, ma {asciò la carriera appena iniziata- per la morte della sorella. Successivamente si iscrisse alla Accademia delle Belle Arti dove studiò per cinque anni sotto la guida di Giovanni Fattori, Rivolta, Cassioli e Ciaranfl. Fu a .Parigi e a Londra dove ebbe rapporti di amicizia con Cézanne, Manet, Renoir, Toulouse Lautrec e con il Sargent. La morte di Eduardo Gordigiani ha sollevato vivo rimpianto nell'ambiente artistico fiorentino. Negli ultimi anni una vicenda familiare sorta in seguito a.un secondo matrimonio dell'artista (rimasto vedovo di Sofia Carpentier aveva^ sposato una sua allieva, Irene Fabbri) attirò per qualche tempo la curiosità del pubblir. co su di lui e lo portò alla ribalta della cronaca. ettsescsDi un quadro d'Eduardo Gordigiani, del 1889, intitolato «Via Masaccio», un critico di rara perspicacia, di finissimo gusto, Mario Tinti, da molti anni sparito, scrisse che quel-: la impressione di case rustiche, orti, campi e.prati, resta una delle più squisite, delicate intense pagine di poesia-pittura che abbia dato l'arte italiana fra la fine dell'Ottocento e i primi anni del nostro secolo; e che accanto ad essa si possono collocare — sulla medesima linea di sensibilità paesistica — alcune del Cannicci o del Grubicy. Pittura di grande purezza la sua, paragonabile per certi i lati, sìa pure in tono minore, a quella degli impressionisti francesi, specie di Monet e Pissarro, ai quali il Gordigiani si sentiva affine. Meno vicino stilisticamente invece egli fu a Cézanne, che tuttavia, eser>citò su di lui un fascino cosiforte da indurlo a imitare un suo quadro famoso, < I giocatori di carte », con la tela « La partita a briscola», del 1930: approccio non felice forse perché avvenuto con la mediazione di un pittore livornese-svizzero, Alfredo Muller, che trasformava la sintesi forma-colore del maestro francese in un prestigioso gioco decora-, tivb. • In realtà, Eduardo Gordigiani, che dal padre Michele, celebre ritrattista di tutu i grandi personaggi europei del suo tempo, compresi Cavour, Vittorio Emanuele II, i membri della famiglia reale inglese, patrizi fiorentini, letterati come il Nencioni, aveva appreso i primi elementi di un eccellente mestiere, rimase un pittore di schietta vena toscana. Anch'egli si cimentò nel ritratto, e va ricordato quello di Eleonora Duse, del 1895; ma il suo . tema prediletto fu il paesaggio della sua terra, che egli interpretò con una inalterata commozione, ■ liricamente trasfigurandolo nei suoi saggi migliori. Lavoratore di una vigoria eccezionale, a novant'anni — quando gli furono - tributate onoranze cui si associarono artisti d'ogni parte d'Italia — dipingeva con -l'entusiasmo di un giovane, e inalterata restava la sua prestanza fisica.* E' scomparso con lui non soltanto il decano del pittori italiani, ma' anche l'ultimo rappresentante 'di una" tradizione che, attraverso il 'discepolato del padre, prima scultóre poi pittore,, risaliva a ' Lorenzo Bartolini e & ' Luigi- Mussini,: insigni esponenti dell'arte to-/ scana ottocentesca.

Luoghi citati: Firenze, Italia, Londra, Marradi, Parigi