Guardiano di una cascina rapinato e percosso a sangue da tre giovani

Guardiano di una cascina rapinato e percosso a sangue da tre giovani Guardiano di una cascina rapinato e percosso a sangue da tre giovani Gli aggressori hanno raggiunto la casa, in aperta campagna presso Settimo, so un motofurgone - Sono poi foggiti con tatti i suoi risparmi: 96 mila lire Il guardiano di una cascina disabitata nei pressi di Settimo è stato assalito ieri da tre malfattori che, dopo averlo tramortito con percosse, lo hanno depredato di tutto 11 denaro che aveva: 96 mila lire.- B' il clnquantaseienne Emilio Damontls, .arrivato in Piemonte nell'aprile soorso dalla natia Armungia, in provincia di Cagliari, dovè ha lasciato la moglie e sei figli Egli è stato aggredito nella cascina allidata alla sua sorveglianza, un vasto edificio chiamato « Fortumi » di proprietà del signor Giovanni Dcmichclis, di Torino, poco lontano dalla strada che da Settimo porta a Volpiano. Erano le 16.30 circa li Damontls era intento ad ammonticchiare della legna nel cortile, in compagnia di due cani, quando arrivava un motofurgone « Ape », con tre giovani sui 25-30 anni. Il guardiano conosce soltanto il dialetto sardo e non capisce che poche parole piemontesi. Secondo quel che ha poi narrato ai cara* binieri, gli sconosciuti gli hanno detto ch'erano venuti a prelevare dei rottami di ferro, effettivamente ammonticchiati sotto una tet tola. * Non consegno niente senza ordine del padrone », ha ribattuto pronto «Eccolo qui!», ha replicato l'altro, mostrandogli un foglio con firme e timbri II Damontls non capiva che cosa fosse quel documento e allora si è fatto aranti un altro dei tre spaccian dosi per il nipote del proprietario della cascina. Intanto il gruppetto è arrivato fin sotto la tettoia. I tre si sono scagliali fulminei sul guardiano e lo hanno fatto cadere sotto una gragnuola di pugni. Rapidissimi, hanno poi frugato nelle sue tasche e si sono impadroniti del portafogli con le 96 mila lire, tutto quanto aveva. II Damontls, basso ma tarchiato e vigoroso, si è rimesso in piedi quando l'« Ape » stava uscendo dalla cascina ed è corso dietro al furgone vociando e imprecando nel suo dialetto. Un conladino che lavorava in un campo vicino lo ha udito e si è buttato sulla strada deciso a fermare il veicolo. Il suo intervento è però stato subito rintuzzato dai mal fattori, i quali, per trarlo In in ganno, si son fermati e rivolgendosi alla loro vittima gli hanno urlato di star tranquillo, perché sarebbero tornati più tardi. Il contadino, che non aveva compre so quél che gridava il sardo, ha cosi ritenuto che si trattasse di una futile disputa ed ha lasciato che l'«Ape» riprendesse la marcia I carabinieri di Settimo, Chivasso e due autoradio del nucleo di pronto intervento, hanno battuto fino a tarda ora le campagne e la periferia della città alla ricerca del motofurgone. Verso le 24, in via Cesare Dombroso un'autoradio dei vigili urbani ha fermato j un'* Ape * targata Milano, t bor- do vi erano due giovani, che sono stati consegnati ai carabinieri. Sul tardi essi sono stati rilasciati, ma le inchieste sul loro conto e sulla provenienza del veicolo continuano. Dalle prime indagini sembra che l'aggressione sia stata preparata da un giovane e una ragazza che la sera di mercoledì si recarono alla cascina « Fortuna» con il pretesto di acquistare mobili vecchi. La polizia stradale ha concluso le indagini sugli Incidenti a catena avvenuti il 21 scorso sull'autostrada fra Cigliano e Santina. Il signor Enzo Arcangeli precisa che la «600» To 309166 |da lui guidata non ha « sbattuto | contro l'autotreno, ma si è fermata a una certa distanza dal rimorchio dello stesso ». ■IIIIlllllIIIIIllllllllIllllMtl\Illlllllllllllllllllllllll

Persone citate: Emilio Damontls, Enzo Arcangeli, Giovanni Dcmichclis, Santina

Luoghi citati: Armungia, Cagliari, Chivasso, Cigliano, Milano, Piemonte, Torino