Un ufficio postale rapinato da tre banditi
Un ufficio postale rapinato da tre banditi Un ufficio postale rapinato da tre banditi Fulminea aggressione a Castenedolo presso Brescia - Sotto la minaccia delle armi svuotata la cassaforte - Mezzo milione di bottino (Dal nostro corrispondente) Brescia, 25 gennaio. Una audace rapina a mano armata è stata consumata questa sera verso le 18 nell'ufficio postale di Castenedolo, piccolo centro a 9 chilometri dal capoluogo. • ' L'ufficio è situato sotto il porticato del Municipio ch'è privo di illuminazione, La semioscurità ha consentito a tre giovani banditi dall'apparente età di vent'anni, di irrompere nel locale senza essere scorti dai radi passanti. Varcata la soglia, uno dei rapinatori si fermava in prossimità della porta, mentre gli altri due passavano al di là degli sportelli, ingiungendo ai presenti di non muoversi. Uno dei due banditi era armato di rivoltella e l'altro aveva il volto mascherato con una sciarpa Le tre persone che si trovavano nell'ufficio erano il gerente-titolare Alfredo Di Venanzio di 64 anni, suo Aglio Piero, di 128 anni e l'impiegata Francesca Gussato, di 50 anni. Sotto la minaccia dell'arma, Piero Di Venanzio era costretto ad aprire la cassaforte, dalla quale il rapinatore asportava il contenu¬ to: circa 500 mila lire, parte in contanti e parte in altri valori. Fortunatamente, verso le 17, come fa ogni giorno, il titolare aveva operato un versamento di oltre 500 mila lire. Una volta fatto il « colpo >, i tre uscivano in fretta, allontanandosi a bordo di una «1100» bicolore sulla quale li attendeva un quarto complice che teneva il motore acceso. La macchina si dirìgeva verso Brescia; una volta raggiunto però l'ingresso Est dell'autostrada per Verona, imboccava questa arteria. Qui, i rapinatori acquistavano un biglietto per l'uscita Ovest della stessa autostrada, dirigendosi quindi verso Milano o qualche altra località a occidente di Brescia. Un ragazzino di dieci anni, Ludovico Bianchini, che si trovava sulla piazza del Municipio con altri compagni, notava che la macchina portava una targa di Verona, ma non riusciva a rilevarne il numero. E' probabile che i rapinatori abbiano ripreso, una volta usciti dalla autostrada, la statale n. 11 che porta a Verona. _ •
Persone citate: Francesca Gussato, Ludovico Bianchini, Piero Di Venanzio
Luoghi citati: Brescia, Castenedolo, Milano, Verona
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