Sette bambini vivono in una botola

Sette bambini vivono in una botola Sette bambini vivono in una botola La famiglia giunta due mesi fa dalla Sardegna alloggia in una cantina umida e senza finestre - Dove dormite? I bimbi sollevano il coperchio nel pavimento e indicano l'« infernotto » : là! • L'Ufficio d'Igiene multa l'amministratore della casa Ieri una lettrice telefonava a «La Stampa» per segnalare un'altra delle sconcertanti situazioni familiari che il nostro giornale ha reso noto all'opinione pubblica come « drammi degli immigrati ». Protagonista è questa volta una famiglia sarda: quella del trentanovenne Angelo Trippa, nativo di un piccolo centro in provincia di Cagliari. Sei mesi fa il Trippa era venuto a Torino su invito di un fratello, che gli aveva trovato un posto da manovale nel cantiere che costruisce 11 nuovo stabilimento « Ceat » sullo stradale di Settimo. Trovato il lavoro, restava da procurarsi un alloggio. Angelo Trippa, ansioso di farsi raggiun¬ gdpubvunsssTPtz m 1111 j 111l r 11? m 111111111rif 11 m i ■ 11ei!r m11 e : i [ i [ 11111ì ] 111 ■ gere dalla famiglia e non potendo stanziare una congrua cifra per l'affitto, si adattò a vivere in un tugurio nel quale anche una bestia non starebbe volentieri. In via Thcsauro 6, in fondo al cortile di un vecchio edificio, si apre una porticina bassa che Immette nella cantina. Si scendono seisette gradini e ci si trova in una stanza di pochi metri quadrati, dai muri fradici d'umidità, priva di finestre. In questo squallido stambugio si trasferirono dall'Isola, due mesi e mezzo fa, moglie e figli del Trippa: Odilia Coccu di SO anni, Pierina di 9, Giovanni di 8, Antonella di 7, Antonio di 5 e mezzo, Maria Barbara di 4 e mezzo, ■ 111 e m11111 ! 111111[) 1111 ( i i 1111111i1111111m111! 1m11 w a Donatella di 3 anni e 4 mesi. Pier Angelo di 18 mesi. Entro la settimana la donna dovrà entrare alla Maternità per dare alla luce un'altra creatura. Slamo andati a trovare la famiglia che vive in condizioni tanto penose. Il mobilio è degno del locale: un tavolo sconnesso, una piccola credenza tarlata, quattro i sedie malferme, un pagliericcio' che poggta su casse da sapone. Era materialmente Impossibile che sul pagliericcio potessero stendersi nove persone, durante la notte. La nostra perplessità è stata fugata dal bimbo più vispo della nidiata, Giovannino. « Io dormo là », ha detto puntando l'indice. Non c'erano giacigli, sia pure rudimentali, nell'angolo indicato dal ragazzo. Ma quest'ultimo si chinò sul pavimento, afferrò un anello e" facendosi paonazzo per 10 sforzo sollevò il coperchio di legno di una botola. Nella penombra, si intravvedeva una ocaletta ripida. Giovannino scese con l'agilità di uno scoiattolo, seguito dai fratellini e sorelline. La scala collegava la stanza ad un < infernotto » (tipica cantina piemontese due piani sotto terra) adiblto a dormitorio per le sette creature. Altre casse vuote sostituiscono 1 letti, che si riducono a due grossi Bacchi. Niente lenzuola, solo una coperta rattoppata per riparare dal freddo 1 piccoli sventurati. Quando la botola è sollevata, la tana sotterranea riceve aria dal locale soprastante. Le Insostenibili condizioni di vita della famiglia, soprattutto per 11 grave pericolo che incombe sulla salute del bambini, sono state denunciate da alcuni inquilini all'Ufficio d'Igiene. Un sopraluogo dei delegati, sanitari compiuto l'altro ieri ha accertato che il locale è inabitabile. Nel confronti dell'amministratore dello stabile, l'Ufficio d'Igiene ha elevato una contravvenzione. Il Trippa paga 6 mila lire al mese di affitto. L'amministratore ha dichiarato che le due famiglie sono già state invitate più volte a sloggiare, appunto perché si tratta di locali non idonei ad accogliere perso ne, ma solo utilizzabili come magazzino. Rimane da domandarsi perché li ha affittati e perché ha continuato a percepire le mensilità di affitto. L'episodio di via Thesauro non è l'unico. Troppi padroni di casa affittano, a famiglie immigrate in cerca di un ricovero, sordide cantine fredde ed umide, tuguri senza finestre e senza aria. Molte volte gli affitti sono anche elevati. Sarebbe opportuno che l'ufficio d'Igiene estendesse l'Indagine In tutti 1 quartieri della città, senza attendere la segnalazione degli inquilini. Multare i proprie tari di casa, dichiarare inabitabili simili stamberghe è un dovere civile; si difende la salute di tanti bambini infelici. «lnphcrbisIn memoria di Burzlo — Nel tredicesimo anniversario della ecomparsa di Filippo Burzlo verrà celebrata da mons. Arcozzi Masino una Messa di suffragio domani alle 11.30 nella chiesa di San Tommaso. tllllllIlllllllllIlilllllllllllllllllllltlll>i>ltllIllt1lllltll Odilia Trippa con i bambini all'imbocco della botola che porta nell'ct infernotto »

Persone citate: Angelo Trippa, Arcozzi Masino, Filippo Burzlo, Maria Barbara, Pier Angelo

Luoghi citati: Cagliari, Igiene, Sardegna, Torino