La camorra sotto accusa al processo del «topo nel latte»

La camorra sotto accusa al processo del «topo nel latte» La camorra sotto accusa al processo del «topo nel latte» Il dibattito inizia giovedì a Napoli - Un operaio della «Centrale» è l'unico imputato - Nelle bottiglie, dopo l'episodio del roditore, vennero trovati anche rospi e lumache (Dal nostro corrispondente) Napoli, 23 gennaio. Il processo del «topo nel latte» inlzierà giovedì venturo in Tribunale. L'imputato/ è un operaio della « Centrale del Latte», Alessandro Regp, da Palma Campania — un paese del Nolano, — arrestatoi sotto l'accusa di avere messo, il roditore nella bottiglia. I/imputazione al Rega — detenuto dal 28 luglio scorso — è.quella di « contraffazione e adulterazione di sostanze alimentari ». Il vero interesse del processo, più che nell'episodio singolo, è però nella discussione dei fatti anteriori e successivi a quello che portò alla incriminazione del Rega e, soprattutto, sul fenomeno titilla camorra. Per avere un'idea degli interessi in gioco basterà considerare che nel '58 — quando non erano avvenuti i disgustosi episodi, in forza dei quali la vendita subì una cosi grave contrazione — si vendettero attraverso la « Centrale > 36 milioni e 500 mila litri di latte, con un incasso di 3 miliardi e 650 milioni. La camorra, che già agisce In altri settori quali quelli delle carni e degli ortofrutticoli, vorrebbe adesso impadronirsi della Centrale municipalizzata per non perdere il fiume di « oro bianco » sgorgante dai serbatoi di corso Malta, dove è appunto lo stabilimento del latte. Il 4 settembre del '59 la famiglia Fiorito trovò il primo topo morto. Poco tempo dopo un operalo della «'Centrale » he scopri un secondo; ma vivo, in una bottiglia completamente vuota e già incapsulata. Vennero poi ciocche di capelli, un palo di -lunghi e ondulati baffi biondi, croste di vernice, rospi e lumache. E' del 28 settembre '60 il ritrovamento di vermi fatto dalla signora Maria Cinelli, abitante al n. 34 di via Battistello Caracciolo. Il Rega ha sempre negato ogni responsabilità nell'episodio del topo nella bottiglia. I suoi avvocati, Francesco Saverio e Vincenzo Siniscalchi, hanno presentato alla Procura della Repubblica una « memoria» in cui sono elencati numerosi argomenti a difesa dell'operaio. Fra questi, anche il passo di un documento ufficiale In cui è dettot «Nella fase di lavaggio delle bottiglie è ben possibile che alcuni corpi non vengano del tutto estratti ». Ciò significa, in pratica, che il topo potè ben essere messo addirittura fuori della Centrale in una. bottiglia vuota, poi confusa tra le altre e finita quindi sul nastro mobile che, carico dèi « vuoti », passa prima per il reparto di lavaggio e disinfezione é quindi per quello della riempitura. c. g.

Persone citate: Alessandro Regp, Francesco Saverio, Maria Cinelli, Nolano, Rega, Vincenzo Siniscalchi

Luoghi citati: Napoli, Palma Campania