Il governatore della Banca d'Italia s'incontra con iI collega della Bundesbank

Il governatore della Banca d'Italia s'incontra con iI collega della Bundesbank Il governatore della Banca d'Italia s'incontra con iI collega della Bundesbank Presenti alla riunione di Milano anche Menichella ed esponenti finanziari italiani e tedeschi - Dichiarazioni sulla politica monetaria dei due Paesi Milano, 23 gennaio. Per iniziativa della Banca d'Italia, nonché dell'Istituto per gli studi di politica economica internazionale, si è tenuta ieri a Milano un'adunanza, cui hanno partecipato, oltre al governatore onorario della nostra Banca centrale, dottor Donato Menichella, il dottor Carli, governatore effettivo di quello stesso Istituto; nonché il dottor Blessing, presidente della Banca centrale tedesca ed il dottor Abs, presidente della Deutsche Bank, una delle più robuste banche germaniche di credito ordinario. In quella occasione furono pronunciati taluni significativi discorsi, che i presenti (alti esponenti della banca, dell'industria, del mondo scientifico milanese) hanno seguito con vivo interesse e commentato con grande favore. H governatore Carli, in particolar modo, si soffermò sui vantaggi di una politica monetaria che sappia tutelare il potere di acquisto della valuta: quale si realizzò negli anni '50 in Germania ed in Italia. Ha sottolineato la particolarità che quell'azione fu attuata in un Paese ad economia aperta; e mentre le importazioni si espandevano rapidamente. Italia e Germania hanno nell'ultimo decennio infatti più che raddoppiato la loro quota nel traffico mondiale di importazione ; hanno permesso così ad altri paesi di trarre profitto della loro stessa prosperità. La Germania al principio del secolo, ha continuato Carli, ha contribuito considerevolmente allo sviluppo dell'Italia settentrionale; e proprio per il tramite di canali bancari (si ricorderà, infatti, che la Banca Commerciale Italiana fu fondata da capitali tedeschi). Ora un nuovo compito ci si para dinanzi, egli ha detto: il sollevare l'area depressa meridionale. A questo compito sono impegnate sia la finanza tedesca che la finan za italiana. Guido Carli ha pure ap profittato di questa occasio ne per chiarire una innovazione che sarà apportata nella situazione decadale delia Banca d'Italia: a partire dal documento che ver rà pubblicato il 2 febbraio prossimo. In esso non solo appariranno in piena luce le mutazioni apportate alla no stra situazione monetaria dalla recente conversione di valute estere in oro, ma altresì le anticipazioni dell'Istituto di emissione all'Ufficio italiano dei cambi, per l'acquisto di divise estere — sinora registrate sotto la generica voce di « debitori diversi » — verranno manifestate in una voce a parte. Ciò permetterà agli studiosi di seguire con maggiore attenzione la nostra situazione monetaria e creditizia, per quanto riguarda in particolar modo i rapporti con l'estero. Vi è la speranza che, posto su questa via, l'Istituto di emissione conceda il suo validissimo aiuto all'approfondimento di quel sistema di conti « ai flussi di fondi » che accresce notevolmente le informazioni che si possono trarre dalla contabilità nazionale, sulla situazione di un qualsivoglia sistema economico: soprattutto per quanto riguarda ricerche in tema di risparmio ed investimenti. L'Italia dovrebbe così essere avvicinata ai paesi più fortunati in questo campo: quanto a dire alla Francia, alla Svezia e alla Norvegia, quindi agli Stati Uniti d'America. Gravi difficoltà sussistono tuttavia, da noi, nel distinguere, ad esempio, i settori Famiglie ed Imprese, rispettivamente come « sorgenti » oppure « utilizzatori » di fondi. * irli dottor Donato Menichella, che ha preso la parola subito dopo, ne ha tratto profitto per commenti assai favorevoli sulla politica monetaria tedesca, insistendo sul motto: il miracolo tedesco è dovuto all'alta produttività di quell'industria ed alla capacità di la voro delle maestranze ger maniche. Ha manifestato poi il suo parere decisamente contrario ai consigli (che spesso sono ripetuti in Gran Bretagna e nel Nord America) rivolti ad introdurre una « rivalutazione » demarco, ai fini di porre in equilibrio la bilancia deispagamenti germanica. Codesto equilibrio, eglha detto, sarebbe labile ed avrebbe come conseguenza un aumento dei consumi ne paesi europei a più elevato livello industriale. Orbene non so proprio, ha concluso l'oratore, se convenga che i più robusti paesi industriali dell'Occidente aumentino i loro consumi, quando ad Oriente non si fa altrettanto; e soprattutto quando ancora due terzi della popolazione mondiale hanno un tenore di vita assolutamente troppo basso. Il discorso del dottor Menichella è stato molto applaudito dai banchieri tedeschi. In particolar modo Carlo Blessing, presidente della Deutsche Bundesbank, ha insistito sulle difficoltà in cui oggi si dibatte l'economia germanica per mancanza di mano d'opera; ed ha sottolineato i vantaggi dell'integrazione europea ed atlantica, anche per l'economia italiana. f _ f

Persone citate: Blessing, Carli, Carlo Blessing, Donato Menichella, Guido Carli, Menichella