Uccise con il mitra da una finestra due dirigenti democristiani ad un raduno

Uccise con il mitra da una finestra due dirigenti democristiani ad un raduno Uccise con il mitra da una finestra due dirigenti democristiani ad un raduno Il delitto a Colombaia di Carpineta nel 'SS - Il mezzadro omicida fu condannato a 26 anni - Respinto il suo ricorso in Cassazione (Nostro servizio particolare) Roma, 20 gennaio. La Cassazione ha respinto il ricorso di Guerrino Costi, il mezzadro condannato a 26 anni e 8 mesi di reclusione per aver ucciso due sindacalisti democristiani a Colombaia di Carpineti. La pena è >!ata diminuita di sei mesi, avendo il Supremo Collegio applicato la amnistio per quanto riguardava il reato di porto abusivo di armi. La nitte del 26 marzo 1955 in una trattoria di Colombaia, una quarantina di dirigenti della de e della Confederazione coltivatori diretti stavano celebrando tre avvenimenti: la vittoria della lista bonomiana nelle elezioni per le mutue coltivatori diretti, la costituzione di una sezione de e l'arrivo del nuovo parroco, don Arrigoni, quando qualcuno da una finestra sparò una raffica di mitra contro i commensali. Due uomini caddero fulminati, un chincagliere di 46 anni, Giovan¬ ni Munarlni, membro del Consiglio direttivo della de e presidente dell'Azione Cattolica di un paese vicino, e un noleggiatore di auto pubbliche di 45 anni, Afro Rossi, segretario della de di un altro borgo. The l'attentato avesse avuto una causale politica, parve chiaro: difficile invece fu identificare il responsabile o i responsabili. Venne inviato da Roma nella zona l'ispettore generale di p.s. dott Salvatore Agneslna, e il Ministero degli Interni due giorni dopo stabilì uno taglia di cinque milioni per chi avesse collaborato alle indagini. La mattino del 1» oprile, a pochi giorni dal delitto, l'omicida fu arrestato: ero un mezzadro di 43 anni, Guerrino Costi, padre di tre figli. Aveva voluto — queste furono le sue sconcertanti dichiarazioni — protestare contro la vittoria degli avversari, proprio lui che ero stato president* della «Latteria sociale». Con assegjii ptr 23 mi/ioni Recuperata una cassaforte rubata il giorno di Capodanno Ivrea, 20 gennaio. I carabinieri di Ivrea stanno facendo luce su un audace furto compiuto poco tempo fa ai danni della società farmaceutica Marxes. Il giorno di Capodanno, i ladri asportavano dagli uffici di via delle Miniere la cassaforte dell'azienda, contenente, oltre a denaro liquido, assegni al portatore per un importo di 23 milioni, formule di specialità medicinali, relazioni scientifiche e altri documenti. Si apprende ora che i carabinieri hanno scovato il nascondiglio delia cassaforte e l'hanno recuperata con tutto il contenuto, riconsegnandola alla direzione della società. Pare che i militi stiano per catturare anche i componenti del la banda, che avrebbero compiuto altri audaci furti a Ivrea e nei dintorni.

Persone citate: Afro Rossi, Arrigoni, Guerrino Costi, Salvatore Agneslna

Luoghi citati: Carpineti, Ivrea, Roma