Rubano gioielli per cinque milioni accanto ad una donna che dorme

Rubano gioielli per cinque milioni accanto ad una donna che dorme Grosso colpo in un alloggio di corso Unione Sovietica Rubano gioielli per cinque milioni accanto ad una donna che dorme Da una finestra i ladri entrano in casa di un rappresentante di preziosi - La suocera del derubato sente rumore, si alza, ma quelli scompaiono con il bottino Un audace furto di gioielli è avvenuto ieri, in pieno giorno. In un alloggio dove dormiva una anziana signora. Il derubato è Luigi Patanè, rappresentante della ditta Albera, di via Pietro Mieca 9, che tratta articoli di oreficeria. Egli abita un alloggio al piano rialzato di corso Unione Sovietica 243 bis, con la moglie signora Elena Sandri, 1 figli Rosaria di 18 anni, Simonella di 16 e Nichelino di 13 e 1 suoceri, Mario Sandri ed Ester Dal Monte, entrambi di 70 anni. Ieri mattina il Patanè è partito per uno del soliti viaggi che il suo lavoro richiede dato che -gli ha, come zona d'azione, il Biellese e la Liguria. La moglie è andata In ufficio presso una ditta di corso Maroncelll e cosi pure le figlie maggiori che sono impiegate; Nichelino si è recato a scuola. Dopo la parentesi del mezzogiorno, la madre e i figli sono tornati ad uscire e In casa sono rimasti i suoceri del rappresentante. Alle 16 la signora' Ester Dal Monte in Sandri, sentendosi poco bene, ha deciso di coricarsi sul letto. Suo marito è uscito per portare a spasso il cane, come è sua abitudine al centro del pomeriggio. 1 ladri, evidentemente tiene a conoscenza delle abitudini della casa, hanno scelto questo orario. Probabilmente erano già decisi a immobilizzare, legandola e imbavagliandola, la signora Sandri. Ma la sua indisposizione ha eliminato questo problema ed essi hanno agito Indisturbati, Alle 16,30 la signora ha udito dei rumori che le sembravano giungere dalla stanza delle nipoti. Ha pensato che una di esse fosse tornata e s'è alzata per andare a vedere. La camera era completamente sossopra e per giunta c'era aperta la finestra. La signora non riusciva a rendersi uiiiiHiimiiimiimiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinmm conto di cosa tosse accaduto. Uscita dalla stanza, scorgeva aperta la porta del bagno, entrava nel locale e notava che anche questa finestra era spalancata. A questo punto le sorgeva 11 sospetto che in casa fossero entrati 1 ladri. In preda all'orgasmo, nel timore che fossero stati rubati i gioielli del genero, correva nella stia camera e apriva l'armadio. SI sentiva svenire: ora sparita la grossa valigia del campionario che conteneva 1 plateau! La signora Elda Patanè con decine e decine di oggetti d'oro: catenelle, medaglie, anelli, braccialetti, per un valore presumibile di circa due milioni di lire. Quando la signora Sandri aveva sentito i rumori, i ladri stavano certamente fuggendo attraverso la finestra della stanza delle ragazze; con ogni probabilità erano Invece entrati per la finestra del bagno, oppure avevano spalancato anche quella per disporre maggiori uscite nel caso di fuga precipitosa. Tremante per la paura e per lo choc subiti, la signora telefonava alla figlia Informandola dell'accaduto. La signora Patanè provvedeva ad avvertire la sezione di Polizia di Mirafiorl e il commissario dott. Farri si recava sul posto per i primi rilievi, SI provvedeva anche a rintracciare telefonicamente 11 signor Patanè 11 quale ripartiva subito alla volta di Torino dove giungeva In serata Egli ha precisato che il valore degli oggetti rubati ammonta a cinque milioni.

Luoghi citati: Grosso, Liguria, Nichelino, Torino