Un'autobotte precipita da 100 metri sui binari morto il pilota; l'amico illeso ferma un treno

Un'autobotte precipita da 100 metri sui binari morto il pilota; l'amico illeso ferma un treno Ieri lungo la "Nazionale Piemonte,, presso 11 Passo di C'ariiImmisi Un'autobotte precipita da 100 metri sui binari morto il pilota; l'amico illeso ferma un treno Il pesante veicolo trasportava olio combustibile; apparteneva ad una ditta di Mondovì - Divelti due paracarri, rotola da una scarpata e finisce sulla linea ferroviaria Savona 4ltare-S. Giuseppe Cairo ■ Il secondo autista blocca in tempo l'accelerato da tossano: il convoglio, carico di operai e studenti, si ferma a 30 metri dai rottami dell'autobotte anni; nella cuccetta riposava, \addormentato, il secondo ou- (Nostro servizio particolare) Savona, 17 gennaio. Un'autobotte di Mondovì è precipitata oggi dalla < Nazionale Piemonte », con un volo di cento metri, sui binari della linea ferroviaria SavondAltare-S. Giuseppe di Cairo. Il conducente è morto; il secondo autista, illeso, è riuscito — con l'aiuto di un contadino — a far fermare un treno che stava sopraggiungendo a forte velocità. Il tragico incidente è avvenuto alle 13,45. Un'autobotte targata Cuneo S69SB (rimorchio CN SS45), appartenente alla ditta Bessone di Mondovì, proveniva da Genova dove aveva caricato circa duecento quintali; di olio combustibile. Il pesante veicolo percorreva la salita della < Nazionale Piemonte* diretto verso l'interno. , Alla guida era il giovane Andrea Boasso di £5 uiiiiiiiiiiiiiiuuiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiifiiiiii i tista Giovanni Candela di SS anni, entrambi residenti a Vico forte Mondovi. Dopo la ripidissima salita del Passo di Cadibona, la < Nazionale Piemonte » — indicata anche tome statale nr. S9.— prosegue con rettilinei leggermente ondulati e con curve a strettissimo raggio. L'incidente è avvenuto in uno dei tratti meno pericolosi, in un rettifilo posto poco oltre le ultime case di Cadibona, in località € Casarotta » del comune di Quiliano, detta anche «Ma-'donna della Guardia» per una piccola cappelletta situata a lato della strada. L'autista Boasso, colto forse da sonnolenza, perdeva improvvisamente il controllo del-: l'autobotte che, sbandando, finiva sulla sinistra, abbatteva due paracarri e quindi precipitava con un salto di quasi cento metri nella sottostante linea ferrocarta, all'imbocco della galleria di Altare. iiiiiiiiiiiiiiiiiKiiiiiiiiiiiiiiiiriiiiiiiiiiiiiiitiiiiiia Durante il pauroso,, tragico volo il veicolo rotolava più volte lungo la ripidissima scarpata, sfasciandosi; non incontrava, purtroppo, il minimo ostacolo che ne frenasse la corsa. ^Mentre il Boasso rimaneva schiacciato fra le rotaie e la cabina, il secondo autista, scagliato fuori dalla cuccetta, si ritrovava incolume, disteso sulla scarpata, imbevuta per un vasto raggio dell'olio uscito, dalle cisterne. Attorno a lui, che quasi non 'si rerideva conto di cosa fos- se avvenuto, uno ipettacolo indescrivibile: cespugli rasi a fior di terra, rottami ed un assoluto silenzio. A pochi metri dal Candela era fermo, immobile, come impietrito, . un contadino del posto, Pierino Marenco di 30 anni, che mentre stava scendendo dalla propria casa situata sul cocuzzolo del monte per recarsi a preriHere il gregge di pecore che aveva lasciato poco distante dalla ferrovia, aveva assistito alla scena. Il lacerante fischio di un treno in arrivo richiamava alla realtà sia il secondo autista che il contadino Stava sopraggiungendo l'accelerato 3003. partito alle 11,30 da Fossano ed atteso a Savona per le 13,56: se il convoglio — carico di impiegati, studenti e operai —.avesse urtato contro i rottami dell'autobotte, l'incidente, già di per sé grave, avrebbe potuto tramutarsi in una tremenda sciagura. 1 due uomini, consci di ciò che sarebbe certamente accaduto se non fossero riusciti a fermare il convoglio, si lanciavano di oorsa lungo la galleria, agitando della carta a cui avevano appiccato fuoco ed urlando con tutte le forze. Il treno si stava avvicinando. Il macchinista Giuseppe Massettini, di 40 anni, in forza al deposito di Savona, scorgeva fortunatamente le luci avanzare nel buio del tunnel e bloccava il treno. Ancora trenta metri e sarebbe finito contro l'autobotte. Frattanto erano stati avvertiti i carabinieri di Altare e la Polizia Stradale Sul posto giungeva poco dopo, il Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Boccia, che dopo le constatazioni di legge autorizzava la rimozione del oadavere di Andrea Boasso. Il treno, agganciato da un locomotore giunto da S. Giuseppe, ritornava indietro: i viaggiatori potevano proseguire col t diretto » 245 Torino-Savona, attraverso la linea FerraniaSantuario Sulla stessa linea venivano poi instradati i treni <AT-761», €R.733> e «.1116».. Sul luogo dell'incidente arrivavano subito dopo t Vigili iiiiiiiiiiiiiiiiNiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiit del Fuoco di Savona che, .con l'autogrù, spostavano i rottami a lato dei binari; alle 16,50, dopo oltre tre ore Ai interruzione, la liriea poteva essere ripristinata. Nessun danno ha subito la Unea ferroviaria. 1 rottami dell'autobotte sostano tuttora lungo i binari, non essendo stato possibile riportarli sulla sovrastante strada statale numero 29 che corre, come si è detto, cento metri più in alto. n. s.

Persone citate: Andrea Boasso, Bessone, Boasso, Durante, Giovanni Candela, Giuseppe Cairo, Giuseppe Massettini, Pierino Marenco